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Ormai il Natale è ormai alle porte. Harry e Louis decidono di abbellire la villa del maggiore con decorazioni rosse ed oro, su richiesta del riccio.

C'è un albero di Natale posto nel salotto, pieno zeppo di palline colorate, luci gialle e varie decorazioni qua e la. Louis aiuta Harry a mettere la stella sulla cima e infine osservano compiaciuti il loro lavoro.

Indossano entrambi lo stesso maglione, rosso con una renna sorridente stampata sulla parte anteriore, perché a quanto pare Harry ci tiene alle feste Natalizie e a tutte le sue tradizioni, poi ha convinto il suo ragazzo con una limitatissima sega nella doccia, e Louis non ha proprio potuto dirgli di no.

E' in quel momento, mentre sono abbracciati sul divano coperti dal calore del camino, che Louis tira fuori l'argomento e "Mia madre ha intenzione di venire qui per il mio compleanno."

Onestamente è terrorizzato dalla reazione di Harry. Potrebbe rendersi conto che le cose sono diventate più serie o magari capire che quella non è la vita che cerca, o peggio, l'uomo che cerca. Deve ricredersi quando Harry gli schiocca un tenero bacio sulla bocca, "Questo significa che mi presenterai come tuo ragazzo ufficiale?" chiede, in maniera del tutto scherzosa. Probabilmente ha captato il nervosismo di Louis.

Il più grande scoppia in una risata e sente la tensione scivolargli via. Attorciglia i ricci del piccolo attorno all'indice e sorride sinceramente.

"Sì, piccolo. Voglio presentarti a mia madre e le mie sorelle."

Harry sembra riscuotersi dal torpore e dalle carezze di Louis perché alza di scatto il viso verso di lui e, nel modo più innocente possibile, proprio come un bimbo, chiede "E questo significa che potrò tenere in braccio Doris ed Ernest?".

Louis non può far a meno di sorridergli perché è in momenti come quelli che si convince sempre di più che quel ragazzo è tutto ciò che Louis non stava cercando ma che la vita ha deciso di regalargli senza un perché. E ne è costantemente grato.

"Sì, bambolina. E potrai giocare con le gemelle, parlare di ragazzi con Lottie, commentare le nuove sfilate con Fizzy. Oh, anche insegnare a cucinare a mia madre, ma non dimentichiamoci di me che sono il più bisognoso di attenz-" ma non finisce la frase perché due labbra pienissime vanno a posarsi sulle sue in modo violento. Louis non ha il tempo di metabolizzare o di fare qualsiasi altra cosa, perché Harry si scansa e gli occhi verdissimi, grandi e lucidi lo scrutano attentamente con un sorrisetto sulla bocca.

"Sta zitto, Tomlinson. Ricevi sempre tutte le mie attenzioni, sei proprio un ingordo." Afferma con un tono presuntuoso, ma il sorriso (l'ennesimo che gli dedica) tradisce la sua messa in scena.

"Ah sì? Chiedi immediatamente scusa, Styles. Non farmi passare alle maniere forti." Ma Harry si mette seduto sul divano, un lampo di sfida attraversa i suoi occhi mentre schiocca la lingua contro il palato e "Nah-ah." Con aggiunta di cenno col capo.

Inutile dire che la discussione si tramuta in solletico per Harry.

•••

Harry è nervoso, lo si può notare dal suo andare da una parte all'altra per le stanze, il suo saltellare da un piede ad un altro e. Ah, sì, la sua sfuriata contro Louis di qualche istante prima.

Beh, non che Louis stesse facendo qualcosa di male, semplicemente era disteso sul divano a guardare una vecchia partita del Manchester in tv ed Harry, vedendolo far nulla, ha iniziato ad urlargli contro di vestirsi, sistemare i suoi panni gettati alla rinfusa in camera da letto e dare una sistemata alla barba troppo folta per i suoi gusti. Si è lasciato sfuggire anche uno 'stronzo', ma Louis si è trattenuto dal punirlo solo perché avrebbero speso troppo tempo in camera da letto.

I'm your little Scarlet || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora