Agricoltori

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Dopo aver parcheggiato con la macchina modificata d'avanti al Quartier Generale, siamo scesi, avvicinandomi all'orecchio del Vice gli sussurrai:" dagli un'altro incarico, qualcosa che può danneggiare per bene qualche banda rivale." Lui si giró verso di loro e li accompagnò dentro la nostra base, si accese una sigaretta, lo stress era a mille, non lo sopportava proprio, indicando una stanza disse:" Visto che siete ormai dentro, andate nella prima stanza a destra, incontrerete J-m, il nostro corriere, vi darà un incarico... Cercate di non deludermi." Si vedeva dal loro sguardo che non volevano deluderlo erano attenti, e mentre parlava lui stavano sempre zitti.
DonPia, G'youth e Luca allora andarono da J-m, la stanza in cui entrarono era piena di panette di fumo e mille tipi di marijuana; un piccolo paradiso per un tossico di quartiere.
Il corriere li scrutò per bene con lo sguardo, spostandosi indietro la folta chioma bionda inizió a spiegargli il piano:" allora questa missione è abbastanza complicata..." "Perché?" Disse Luca interrompendolo bruscamente, G'youth gli diede una gomitata per dargli un avvertimento di non interrompere il discorso, J-m riprese il discorso:" allora la missione sarà quella di infiltrarsi nella gang di Borgo Roma che si chiama BorgoRed, dei piccoli bastardi comunisti, vi metterò a disposizione vestiti caratteristici della gang (Rossi), dovrete estorcere più informazioni impossibili sul loro giro di spaccio, non ho più nient'altro da dire andate!".
Dopo essersi camuffati da BorgoRed - una bandana in testa legata con un nodo d'avanti, un cappellino adagiato alla testa (rosso), infine una maglietta dello stesso colore del cappellino o una canotta - e aver studiato per bene il posto, si presentarono alla porta della loro base, un garage molto più piccolo del nostro, mi sa che poteva avere solo due stanza; non sapevano come entrare, che stupidi si sono presentati così d'avanti alla porta senza nessuna idea su come confondersi con loro, stavano per avere una crisi di panico, ma ad un certo punto a Luca gli venne un'idea: bussare alla porta principale.
Allora G'youth con grande enfasi spinse  Luca d'avanti alla porta, il pover uomo era spaventato, le mani erano gelide, il braccio sinistro stava avanzando lentamente, le uniche parole che riecheggiavano nella mente del ragazzo erano: "e se mi scoprono? Scappo? Mi sparano? O cazzo! Non voglio andare in coma di nuovo!".
La mano toccó la porta, il rumore era esile, bussò di nuovo e di nuovo, finché non gli aprirono, l'uomo che gli aprì era molto alto ma esile di corporatura, aveva una folta chioma azzurra, ovviamente cappellino appoggiato alla testa e canotta rossa, si muoveva in modo obliquo, alzando e muovendo le braccia come se non ci vedesse, tutta questa fatica solo per andarsi a sedere su un divano? Ma certo era strafatto di qualcosa, il tipo faceva segno di entrare.
Entrarono tutti e tre assieme, un uomo abbastanza basso, pelato con una piccola cicatrice nell'occhio esclamò:" finalmente! Sono arrivati i ragazzi che dovevano andare a prendere la droga da Albi e Raggio!".
Non sapevano di cosa cazzo stesse parlando, si guardarono e dopo un imbarazzante silenzio, annuirono, li sbatterono fuori dandogli un gps in mano, dovevano percorrere la strada indicata.
Arrivati al punto segnato dal gps, si fermarono, videro una casupola, costruita in un area deserta, entrarono dentro questo pericolo mortale, visto che ad ogni passo che facevano il pavimento scricchiolava e il soffitto tremava; al centro della stanza c'era una mini serra di marijuana, merda G'youth rimase a bocca aperta, era come stare in estasi vedendo tutto questo "ben di dio".
Luca si sentiva una specie di spigolo che gli toccava la schiena, girandosi vide due ragazzi che gli puntavano la pistola, erano Albi e Raggio, sempre ben attenti alla sicurezza, li fecero girare, li perquisirono togliendogli tutto cio che avevano che poteva essere usato come arma, il primo ragazzo era di pelle chiara, alto e molto intelligente, i capelli a spazzola tirati tutti quanti indietro, che gli dava quell'area da vero spacciatore; il secondo ragazzo un po' meno alto del primo, pelle di colore marrone, capelli messi a casaccio e solite vesti da drogato ( i suoi indumenti erano tutti quanti di 6-7 taglie più grandi).
Loro erano i due "agricoltori" della droga delle Golosine.
La tensione dentro la casupola era altissima, tutti erano in silenzio, non si muoveva nessuno. Iniziarono a parlare quelli che avevano il coltello dalla parte del manico, Raggio innervosito disse ai tre ragazzi: "come mai qui?" Nel suo tono si poteva intuire che non aveva voglia di scherzare, DonPia rispose alla sua domanda :" siamo qua per conto dei BorgoRed! La prego vogliamo solamente parlare, la prego rimetta la pistola nella sua fodera." "Siete qui per riscuotere la droga, eh? Fanculo. Ci state ormai dissipando il nostro unico guadagno!" Luca intromettendosi nel discorso inizió a parlare:" Odiate i BorgoRed? Bene! Noi possiamo aiutarvi, basta solo che..." "Zitto! Cazzo!" Albi riprese la pistola, era infuriato, loro non sapevano perché avesse reagito così, il dito stava sfiorando il grilletto, il suo sguardo era iniettato di rabbia... Luca era fottuto.

THE STORY OF GOLOSINE'S CREWDove le storie prendono vita. Scoprilo ora