Capitolo 3.

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Io: "Cavolo, smettila di correre che ho l'affanno!!"
Davide: "Dovrei smetter di correre, così poi mi prendi e rovini il mio bel nasino?" Domanda sarcastico.
Io: "Dai non fare la femminuccia e fermati, ti prego, non ce la faccio più ad inseguirti, è da mezz'ora che ti corro dietro, SAI CHE TI DICO? SEI PROPRIO UN CONIGLIO!"
Davide: "Non ho capito bene...ripeti se hai il coraggio!"
Io: "Coniglio coniglio coniglioo."
Davide: "Eh no piccola nana da giardino, ora me la paghi.."

Comincia a corrermi dietro, io cerco di scappare, ma alla fine mi raggiunge, comincia a farmi il solletico e io proprio non resisto al solletico...

Io: "ti pregoo smettila, ahahah, soffro troppo il solletico, ti prego, scusami, concedimi una tregua.."
Davide: "va bene, ma solo perchè ti sei scusata."
Io: "Oh mio dio, grazie." Rido "odio troppo il solletico."
Davide: "Buono a sapersi."
Io: "Dai ritorniamo da quei due, altrimenti si preoccupano."
Davide: "No, restiamo ancora un po', vieni qui.." mi indica un muretto sul quale ci sediamo.
Io: "Si ma credo che dovremmo tornare da loro." Dico un po' tesa.
Davide: "Che fretta c'è, rimaniamo un po' qui, solo noi, voglio conoscerti.."
Io: "Non c'è nulla di bello da raccontare, fidati."
Davide: "Gli amici veri fanno così, si raccontano di tutto, non temono di essere giudicati, perchè sanno che un amico vero, mai li giudicherà."
Io: "Ti conosco da 12 ore, non credi sia troppo affrettato definirci 'amici veri' ?"
Davide: "Devi fidarti."
Io: "Non ti conosco nemmeno, dovrei fidarmi?"
Davide: "Sei molto scettica, se non provi, come pretendi di riuscirci?"
Io: "Non mi fido di me stessa, figuriamoci degli altri."
Davide: "Guardami negli occhi e dimmi se è sincero il ragazzo che vedi, sai, lo sanno tutti che gli occhi parlano meglio delle parole stesse."
Io: "Perchè non cominci tu a parlarmi di te?"
Davide: "Perchè te l'ho chiesto prima io."
Io: "Perchè ti ostini ad avere sempre l'ultima parola?"
Davide: "Perchè cerchi di cambiare discorso?"
Io: "Perchè odio parlare di me."
Davide: "Se ti sto chiedendo di parlarmi di te, credimi, è perchè veramente voglio sapere della tua vita, dei tuoi pensieri, delle tue passioni, mi interessi in un modo non indifferente."

Scoppio a piangere...
Io: " Mi stai prendendo in giro? Questo è impossibile! Per gli altri sono un'anticonformista del cavolo, solo perchè non mi adeguo al branco di pecore, solo perchè mi vesto in modo diverso, solo perchè ragiono a modo mio, per gli altri sono strana, non ci credo che a qualcuno interessi di me, non ho mai avuto amici, adesso arrivi tu?"
Davide: "Non devi essere diffidente, non con me, fidati, sono molto simile a te."
Mi asciuga le lacrime "perchè piangi?, non credo di averti offesa."
Io: "Tu non hai fatto nulla, io sono troppo complicata, ho pianto perchè da stamattina la mia vita è cambiata, ho quasi degli amici, siete stati e sopratutto tu sei stato così gentile con me, malgrado io sia stata così sgarbata. È strano lo so, ma questa cosa, anzichè rendermi felice, mi spaventa..." mi si spezza la voce. "È che quando mi accade qualcosa di bello, non ci credo mai, penso sempre che alla fine, in un modo o nell'altro mi abbandoneranno tutti."
Davide: " io non ti abbandonerò, perchè oggi penso di aver conosciuto la vera Rose, non quella che fingi di essere." Mi sorride "sei tu, semplicemente tu, e io nonostante ti conosca da pochissimo, so per certo che un cuore e un animo nobile come il tuo, in giro se ne trovano pochi."
Io: "Io...io...ti chiedo scusa, sei una brava persona, scusami se ti ho trattato male, scusami tanto."
Davide: "traquilla, tranquilla, già ti voglio bene Rose, sei speciale."

Mi abbraccia, lo abbraccio, e giuro non sono mai stata così bene come in quel momento, sentirsi confortati, sentirsi apprezzati, sentirsi speciali, anche solo per un momento, non sapevo fino ad ora che prezzo avesse.

Ribelle dentro.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora