Ribelle dentro.

Capitolo 4.

Vedo l'orologio, noto che si è fatto molto tardi.
Io: "Oddio, è tardissimo, sono le undici, domani abbiamo scuola."
Davide: "E cosa più importante...sono due ore che stiamo qua e abbiamo lasciato quei due lì da soli, chissà che fine avranno fatto." Dice sorridendo.
Io: "Credo ci stiano cercando."
Davide: "Credo che invece stiano facendo altro.." sorride maliziosamente.
Io: " Cos.."
Davide: " Beh, devi sapere che noi tre siamo amici dall'asilo, non sono mai andati d'accordo quei due, stranamente da due anni a questa parte ho scoperto che si piacciono, ma non so per quale assurdo motivo si ostinino a non dirmelo."
Io: "Forse temono che tu possa prenderli in giro."
Davide: "Non lo so, ma sta di fatto che io non voglio sgamarli, voglio che mi confessino tutto di loro spontanea volontà, quindi adesso non tornerò da loro..ti accompagno a casa se vuoi."
Io: "Mi stupisce questo tuo modo di essere, non è da tutti." Sorrido "comunque si, se ti va, accompagnami."
Davide: "dovresti dirmi dove abiti.."
Io: "Ah già, che stupida..comunque abito vicino alla scuola."
Davide: "Bene, devo proprio passare di lì, siamo a piedi, ma fa niente immagina di essere in macchina, ti guido io.." tossisce "mi segua signorina."
Io: " ribadisco quello che ho detto stamattina, tu sei fuori ahahaha."
Davide: "E adesso giriamo a destra, proseguiamo dritto, poi a sinistra e poi di nuovo a destra."
Io: "Ma guarda un po', oltre ad un amico, ho anche un navigatore satellitare."
Davide: "Visto quanto sei fortunata?" Fa spallucce "Siamo arrivati, a domani signorina dai capelli color nutella."
Io: "A domani giovanotto dai capelli color rame."

Entro in casa, mi affaccio alla finestra e lo vedo proseguire verso la scuola...a quest'ora? Perchè?
Incuriosita esco e comincio a seguirlo in lontananza per non destare alcun sospetto..ma poi entra nella scuola e non riesco più a vederlo.
Torno a casa e un po' perplessa mi addormento, sperando vivamente che l'indomani sia bello quanto è stata bella la giornata che ho trascorso oggi.