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*Louis' pov*
Era passata un mese da quando io e Harry avevamo scoperto del bambino ed ora Harry doveva ritornare a casa perchè era tornata Anne dall'Italia e doveva parlarne con lei.
Era tutto agitato e stava mettendo nella valigia tutto quello che gli apparteneva, non sopportavo vederlo così ed non vederlo più la mattina al mio fianco mi rattristava, potrebbe sembrare strano ma ero innamorato di lui e ancora non avevo lasciato Briana e aver confessato il mio amore ad Harry.
Dovevo farlo al più presto.
***
Un'ora dopo io e Harry stavamo sulla soglia della porta ad abbracciarci.
«Ciao piccolo mio.. Ci vediamo mh?» sussurrai al suo orecchio.
Lui semplicemente annuì e mi baciò a stampo senza farsi vedere dalla madre, per poi andarsene verso la macchina.
Io rimasi appoggiato alla porta guardandolo allontanarsi.
Ciao piccolo... pensai mentre saliva in macchina.
Tornai in camera e passai tutta la sera rinchiuso ad ascoltare la musica.

Harry's pov.
È passata una settimana e la mia pancia si nota un pochino quando sto senza maglia.
Una settimana senza svegliarmi vicino a lui, senza il suo odore sul mio cuscino.
Sospirò e mi alzo per andare a fare colazione, appena finisco decido di andare a fare un giro per la città.
Mentre cammino vedo Louis. Louis che cammina tenendo per mano Briana.
Non può essere, ha detto che l'avrebbe lasciata. Era tutta una menzogna allora? Pensai mentre mi avvicinavo a lui.
«Fanculo Louis. Vaffanculo okay? Cosa mi avevi promesso?» lo guardai con le lacrime agli occhi.
Lui sgranò gli occhi e lasciò subito la mano di Bricagna.
«Ti posso spiegare. Aspetta..» sussurrò prendendomi per il braccio.
«NO CAZZO NO. TE NE VAI IN GIRO CO STA ZOCCOLA MENTRE MI AVEVI PROMESSO CHE GLIELO AVRESTI DETTO. NON VOGLIO SENTIRE ALTRE MENZOGNE.
LO POSSO CRESCERE ANCHE DA SOLO, NON HO BISOGNO DI TE OKAY? OKAY.» sussurrai l'ultima frase con le lacrime che mi rigavano il viso e decisi di andarmene per non farmi umiliare ancora di più.

Louis pov
Ero nella merda, quel pomeriggio ero uscito con Briana solo per dirle tutta la storia e per concludere la nostra.
Harry l'aveva interpretata male.
Quel pomeriggio spiegai tutto a Briana che sembró comprensiva e poi la riportai a casa.
Dopo riaverla accompagnata andai nella gioielleria dove lavorava il mio compagno di banco Liam e decisi di prendere un anello ad Harry.
Quando entrai, c'erano due signore a guardare collane di perle ed appena Liam mi vide mi fece un gran sorriso.
-COME TI POSSO AIUTARE LOU?!-
-Lì, mi servirebbe un anello-
-Che genere?!-
-Maschile-
Mi fece cenno di seguirlo ed andai dietro di lui.
Prese tante piccole scatoline rosse e a mano a mano le aprì.
C'erano degli anelli davvero belli, ma uno mi colpì fin da subito: era argentata ed aveva una striscetta nera, era semplice ma perfetta.
Decisi quindi di comprarla.
Dopo essere uscito dalla gioielleria mi diressi verso il centro commerciale .
Avevo due tappe molto importanti da svolgere li dentro.
Arrivai e subito le tappe diventarono tre.
La prima: Cenare, con un pezzo di torta preso da Starbucks.
Presi il pezzo di torta, lo mangiai ed mi diressi verso la Chicco.
Non sapevamo ancora se il fagiolino che aveva in grembo Harry fosse maschio o femmina così decisi di prendere cose di colore neutro.
Presi
•Un ciuccio verde
•Una bottiglietta a tettarella bianca
Ed infine
•Due tutine una Verde e una Panna.
Uscii dalla chicco e mi diressi verso il negozio di fiori del mio amico Niall.
Acquistai un mazzo di rose bianche.
Le preferite di Harry.
Finiti gli acquisti ritornai in macchina , notai l'orario ed erano le 9.30pm.
Dovevo andare da Harry.

Harry's pov.
Sono corso fino a casa in lacrime. Non posso credere che mi abbia trattato cosi, per fortuna mia madre non era a casa cosi non poté vedermi in quello stato.
Andai in camera mia e feci una doccia per poi mettermi una maglia di Lou che, stranamente, mi stava grande. Mi immaginai lui con questa maglia, gli arriverebbe a metà coscia, sorrisi a quel pensiero.
Nono basta pensare a lui.
Dopo aver asciugato i capelli decisi di scendere a guardare un film, presi delle patatine e mi sedetti sul divano a guardare i pirati dei caraibi quando d'un tratto qualcuno suonò al campanello, mi alzai e andai ad aprire. Non sapevo chi poteva essere, forse era mamma che aveva dimenticato di prendere le chiavi.
«Piccolo..» mi sorrise Louis mentre teneva in mano un mazzo di rose bianche e nell'altra una busta, feci un piccolo sorriso guardandolo «Che vuoi?» cercai di essere più freddo possibile.
Mi porse le rose e con un sorrisetto entrò in casa posando la busta accanto al divano, sbuffai chiudendo la porta per poi affondare il naso nelle rose. Amavo quel profumo di rose.
«Allora? Che vuoi?» lo sguardai mettendo le rose in un vaso.
«Parlarti. Hai capito male piccolo, sono uscito con lei per raccontarle tutto, è stata molto comprensiva.»
Abbassai lo sguardo mormorando un flaccido "ah.."
Non avrei dovuto fare quella scenata, avrei dovuto essere più comprensivo.
«Scusa, pensav-» non riuscì a finire la frase che mi si fondò addosso baciandomi con amore, dolcezza e possessività. Ero suo e lui era mio.
Misi le mani sui suoi fianchi per poi scendere al suo sedere stringendolo, mugolò nella mia bocca e mi sorrisi continuando a stringergli le natiche.
Lo alzai facendogli mettere le gambe attorno alla mia vita.
«Ti faccio male alla pancia, mettimi giù..» protestò lui,
«tranquillo non mi fai male.» sussurrai sulle sue labbra per poi ribaciarlo. Mi diede l'accesso e le nostre lingue si rincorrevano, interpretando una danza tutta loro, a ogni tocco sentivo una scarica di adrenalina, volevo sentirlo e questa volta per bene.
«Aspetta..» si staccò da me e scendendo dalle mie braccia, lo guardai indignato «Nano troio.».
Lui ridacchiò guardandomi, mi disse di chiudere gli occhi e cosi feci.
«Aprili.» disse con quella voce angelica che si ritrovava e gli aprì guardandolo.
Aveva in mano una scatolina argentata con una striscetta nera, dentro c'era un anello.
«Vuoi essere il mio ragazzo, Harry?» chiese mettendomi l'anello mentre lo guardavo con un sorriso a 7362652 denti stampato sulla faccia.
«Now kiss me you fool.» buttò la scatolina da qualche parte e si affrettò a baciarmi, questa volta con più aggressività, più passione.
Mentre le nostre lingue danzavano le sue mani scorrevano sotto la mia maglietta e le mie mani stavano dentro i suoi pantaloni che stringevano quelle natiche. Oh come amavi quel culo, dio il suo culo era così perfetto, così da donna.
Pian piano il bacio si fece sempre meno casto finché non ci ritrovammo sdraiati sul divano, lui sopra di me ed io sotto.
«Devo dirti qualcosa..» sussurrò cercando di riprendere un po' di fiato, lo guardavo con fare interrogativo mentre si avvinava al mio orecchio.
«Beh, piccolo mio.. Sai non sono sdolcinato come nei telefilm, ma dopotutto qui non siamo in un telefilm siamo nella vita reale. Ti conosco da tanto, sei sempre stato accanto a me, quando avevo bisogno di te tu c'eri.. Grazie Harry, grazie per tutto.. Volevo dirti che in questo mese ho capito... ho capito di amarti. Ti amo  fottutamente tanto! Non riesco a stare un attimo senza pensarti, le tue fossette, i tuoi occhi, le tue labbra.. Insomma tu. Ti amo Harry Edward Styles.»
Mi commossi a quelle parole, mi amava e anch'io lo amavo. Ora lo sapevo, me l'aveva detto. Cazzo se ero felice. Sorrisi mordendomi il labbro «Ti amo Louis William Tomlinson."

•SPAZIO AUTRICE•
CIAO BELLI, siamo tornate, abbiamo voluto far litigare un po i larry, ma presto le cose andranno per il verso giusto.
Nel prossimo capitolo ci saranno nuovi personaggi , nuove complicazioni ma Louis Harry e il loro piccolo fagiolino ne usciranno a testa alta.
HO DETTO GIA TROPPO.
Lasciate un commento e qualche stellina.
Vi amiamo
Sere
E
Marts
Twitter: @harryisaqueen

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