Buio.
Sono...giorni credo, che vedo solo oscurità.
Di preciso non so dove mi trovo.
I vaghi ricordi della battaglia riempiono il mio tempo.
So di aver ucciso Dylan.
So di essere rimasta ferita.
E poi...basta.
Non ho idea di cosa sia successo dopo.
Mi sono risvegliata qua.
Nel buio.
La vocina della mia coscienza mi dice che non mi sono svegliata per niente.
Forse sono svenuta, penso.
O morta.
Oh no.
Non devo essere morta.
Ho da fare ancora tante cose nella vita.
Tipo...okay, in questo momento non mi viene in mente niente ma ho di sicuro qualcosa di folle che non ho ancora fatto.
Giusto?
Giusto!
Più che giusto, sospiro.
Il viso preoccupato di mio padre quando sono caduta a terra si materializza davanti ai miei occhi.
Dove sarà?
Starà bene?
E Matt?
Kilorn?
Jem?
E mentre penso ai miei cari...boom.
Cosa diavolo...?
Il buio intorno a me inizia a...sgretolarsi.
Pezzetti di oscurità si staccano dal soffitto nero, rivelando una luce un po' troppo forte per i miei gusti.
Non riesco a guardarla.
Brilla troppo. È come se un ammasso di stelle luminose si siano sostituite alle pareti nere che mi circondavano.
Cado per terra, in preda a un dolore acuto che parte dalla testa e arriva fino ai piedi.
Mi tengo la testa con le mani.
Tentativo inutile di placare la voce che mi dice di svegliarmi.
«Alaska, svegliati! È ora di alzarsi!»
Alzarmi?
Piano piano il dolore diventa sempre più forte.
Così intenso da farmi gridare.
E quando apro gli occhi per la prima vera volta dopo solo Dio sa quanto...
Cazzo, potrebbero smetterla di usare queste luci intermittenti!
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Tangled in the Great Escape
FantasyQuesto da Dylan non me lo aspettavo. Imprigionarci in un laboratorio umano. Con medici umani. Che aspettano solo di studiarci. --------------------------------------------------------- «Non riuscirai a scappare, Alaska» La voce della dottoressa John...