Chapter two

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Appena arrivai a scuola vidi Harry e Louis baciarsi. Oddio,baciarsi è una grande parola. Diciamo che si stanno risucchiando la faccia a vicenda.Li raggiunsi.

-Buongiorno miei cari- dissi io interrompendo la il loro scambio di saliva.

-Salve anche a lei signora- mi rispose Harry con un tono da gentiluomo.

-Che lezioni avete oggi?- chiese Louis.

-Io ho due ore di storia,tre  di matematica,una di scienze e le ultime due di arte- risposi.

Ho sempre amato l'arte,è il mio modo di sfogarmi. L'arte mi ha aiutato dei momenti difficili come quando mio padre ha incominciato a picchiare sia me e sia mia madre.

-Come va a casa?- mi chiese Harry preoccupato.

Proprio mentre stavo per rispondere il rombo di un motore di una moto ci interrompette ed io sapevo benissimo a chi corrispondesse quella moto. 

Zayn Jawaad Malik.

Ed eccolo li,in tutta la sua stronzaggine. Oggi è vestito come al solito. Skinny neri, maglietta nera con sopra una giacca di pelle nera e delle nike nere. Allegria portami via.

Andò verso il gruppo dei "popolari" o meglio conosciuti come il gruppo dei coglioni e delle troiette. Batté il cinque a Liam e Niall e si sedette su un muretto accendendosi la solita sigarette. 

Il suono della campanella mi risvegliò dai miei pensieri e mi riportò alla realtà. Ovvero che mi aspettavano due ora di storia. Evviva.

Entrai a scuola insieme ai miei Larry e mi diressi verso la classe di storia.

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Finalmente la campanella che segnava l'inizio della pausa mensa suonò. Mi diressi verso la mensa quando urtai qualche cosa, o meglio qualcuno.

-Guarda dove metti i piedi,idiota- mi disse quel "qualcuno" . Io quella voce l'avrei riconosciuta anche tra mille. Zayn.

-Intanto ti calmi. Cos'è? Una troietta non te l'ha data e ora sei arrabbiato?- sputai con rabbia, forse anche troppa.

-Ma come cazzo ti permetti puttana?!- mi urlò in faccia.

Io a quel punto alzai la mano per tirargli un ceffone con la forza che, madonna, John Cena fatti da parte quando lui mi bloccò premendo forte contro il polso. Io urlai perché al polso avevo i tagli. Si, sono autolesionista. Io vorrei smettere ma è come se la lametta mi chiamasse e mi dicesse che dovevo farlo. Inutile dire che cedevo ogni volta. 

Lui si staccò subito con faccia preoccupata e alzò la manica della maglietta. Passò un dito sui tanti tagli del polso. 

-Come hai fatto a procurateli?- mi chiese con voce preoccupata.

Sta scherzando vero? Dopo due anni che non ci parliamo e che me prende per il culo con il suo gruppetto di coglioni fa il ragazzo preoccupato? Ma chi vogliamo prendere in giro, probabilmente se gli dico che mi taglio avrà un'altra cosa per cui prendermi in giro, non sono così scema.

-Non sono affari che ti riguardano- sputai acida togliendo il polso dalla sua presa.

Brava Dark, non farti impietosire!

-TI HO CHIESTO COME CAZZO HAI FATTO A FARTELI- urlò.

-ED IO TI HO DETTO CHE NON SONO CAZZI TUOI- urlai a mia volta - e ora lasciami andare a pranzare con i miei veri amici- dissi sottolineando la parola veri.

Lui si bloccò,il suo sguardo si incupì. Tirò un pugno ad un armadietto e se ne andò.

Io rimasi li ferma per un po', rielaborando i fatti che erano appena successi ma poi mi convinsi ad andare in mensa.

Appena arrivata notai subito Zayn e Sasha, la più troia della scuola, baciarsi molto appassionatamente. Mio dio che schifo.

Il resto della giornata passò velocemente,comprese le due ore di arte sfortunatamente.

Appena arrivai a casa sentì un'urlo che proveniva dall'interno.

Era la voce di mia madre...

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 01, 2016 ⏰

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