Manu

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Gia all'asilo andavo male a scuola. Capii il mio destino gia d'allora. Non sarei diventata una studiosa. O almeno avrei dato vita anche in una classe di zombie secchioni quattrocchi apparecchiati eccetera eccetera.

Me la prendevo con tutti i "secchioni". Soprattutto con quelli che sapevano scrivere il loro nome alla perfezione. Questo mi dava molto fastidio, anche perchè io ero incapace in materia. Non riuscivo nemmeno a seguire i trattini per scrivere "Manuela". Allora prendevo per un orecchio uno di quei secchioni e gli obbligavo a scrivere il mio nome in modo che sembrasse l'avessi scritto io.

Un giorno mi hanno beccata le maestre. È stato il primo richiamo che hanno fatto a mia madre.

"Sua figlia prende per l'orecchio un suo compagno e lo obbliga a scrivere il suo nome fingendo che l'abbia scritto lei. Dobbiamo prendere provvedimenti!" Quanto ho odiato quella maestra! Con le forbici le ho tagliato un pezzo del grembiule. Non se ne accorse quella cretina! Le ho strappato il quadernino con gli appunti che stava sulla cattedra. Le spaccai anche le penne e versai l'inchiostro nella borsa di pelle di pitone. Ma la cosa piú bella e divertente fu quando misi una puntina sulla sedia, e quando si sedette scattó un urlo di quelli terribili. Fece piangere tutti i bambini con quell'urlo.Mi sentivo realizzata.

L'ultimo anno d'asilo dovevamo fare un cartellone con stampate le mani dei bambini. Io peró le mani non le stampavo sui cartelloni, ma sulle facce dei miei compagni. Si, la mano con la tempera colorata la usavo per dare schiaffi a chi mi sorpassava o pedtava un piede. Alla bambina che non sopportavo le versai direttamente tutta la vernice addosso. Era bianca pallida quella bambina. Le diedi un po' di colore. Blu precisamente.

Mi misero la prima nota sul registro. A 5 anni. Da lí non finii piú. Richiamarono mia madre tantissime altre volte. Ma infondo mia madre non si arrabbiava cosí tanto. Anche lei era una tipa tosta come me. Da qualcuno avrei dovuto prendere il carattere giusto? Io ne andavo fiera di avere quel carattere. Ma con il tempo tese a peggiorare. E io ne andavo ancora piú fiera di quello che stavo diventando.

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