It isn't so bad.

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Camminammo per le strade di Torino in cerca di un posto dove poter mangiare.
Spesso dei tifosi lo fermavano per fare una foto e lui si fermava volentieri,sempre sorridendo e scambiando qualche parola con loro.

E mentre camminavamo la mia testa era immersa in tutt'altro.
Sentivo una strana sensazione al petto,che mai prima avevo provato.
Continuavo a farmi domande senza però riuscire a darmi delle risposte.
Cercavo di dare un nome a quella sensazione,ma non ci riuscivo.

Alla fine andammo in una semplice pizzeria,un po' isolata dal caos della città.
Non c'era molta gente,il che era un bene,sia per lui,che per me.

Ci sedemmo al nostro tavolo e ordinammo.

[...]

Arrivarono le pizze e le bibite ed iniziammo a mangiare.

"Allora,ti piace il lavoro alla Juventus?" mi chiese il numero 21,per poi dare un morso alla sua fetta di pizza.
Alzai le spalle "Diciamo che è una buona esperienza lavorativa" risposi sinceramente.
"Capisco...e cosa ne pensi di noi?" mi chiese successivamente.
Diedi un sorso alla mia gazzosa.

Cosa pensavo di loro?

"In che senso?" chiesi,appoggiando il bicchiere sul tavolo.
Rise appena "Non so,cosa pensi della squadra? Ceh,siamo solo una banda di idioti,siamo simpatici,arroganti o cose del genere? Sono curioso di sapere la tua opinione" disse,per poi sorridere.

Per quanto fosse banale,quella domanda mi aveva messo parecchio in difficoltà.
Non sapevo cosa rispondergli.
Certo,un'idea me l'ero fatta,ma niente di più.
"Non credo che io possa dirti tanto" dissi,sistemandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio "Dal punto di vista fisico siete tutti ad un buon livello. Ci sono degli infortuni frequenti ma riuscite a riprendervi in fretta,sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista morale. Riguardo all'aspetto tecnico non so che dirti. Non me ne intendo di questo sport,anzi,faccio fatica a comprendere per quale motivo voi lo giochiate e perchè così tante persone lo seguono e lo amano. Però quando sono entrata a far parte della società mi hanno fatto visitare il museo,e ho potuto capire che questa squadra ha una grande importanza nel calcio,lo dicono i trofei e la storia,e mi sembra che voi stiate portando avanti questa storia,anche se non ne capisco molto,come ti ho già detto.
Per il resto,non ne ho idea. Siete un gruppo unito,so questo. Avresti dovuto porre questa domanda a Chiara,ti avrebbe senza dubbio risposto in modo più ampio" conclusi,non dando molto peso alle parole che avevo appena pronunciato.

Sorrise "Per fortuna che pensavi di non poter dire molto" rise,guardandomi negli occhi "Mi fa piacere che la pensi così. Tengo molto a questa maglia e a questa squadra,e volevo sentire il tuo parere a riguardo" disse "Per il fatto del calcio,non devi capirlo. Il calcio semplicemente lo devi vivere" concluse,sorridendo,per poi tornare a mangiare la sua pizza.

Restai in silenzio a quella affermazione,che comunque continuava a passarmi per la testa.

Finimmo di mangiare dopo poco più di mezz'ora,parlando per tutto il tempo di lavoro e nient'altro.
Uscimmo dal locale e iniziammo a fare un giro per Torino.

Dopo dieci minuti di cammino ci ritrovammo davanti ad un parco.
Il parco che vedevo tutti i giorni e in cui mi ero rifugiata un giorno.
Un piccolo giardinetto.

"Ti va di sederci sulla panchina?" mi chiese il numero 21.
Alzai le spalle "Per me è okay" risposi,e lui sorrise di rimando.

Ci sedemmo in una delle panchine.
Non c'era molta gente,anche perchè era un giorno di settimana.
C'erano più che altro ragazzini che facevano giochi stupidi,si scattavano foto e che ascoltavano la musica.

"Non trovi che sia stupendo?" disse,ad un certo punto,il numero 21.
"Mh?" mi girai verso di lui.
Aveva gli occhi rivolti verso il cielo "Il cielo,le stelle" disse,poi.
Alzai anche io la testa.

Il cielo era completamente ricoperto di stelle,nemmeno una nuvola.

Annuii,restando in silenzio.
Mi erano sempre piaciute le stelle. Forse una delle poche cose che mi piacevano.

"Spettacolari" disse,lui.
Mi girai appena verso il numero 21.

Il suo viso era illuminato dai raggi della Luna,mentre nei suoi occhi risplendeva la luce delle stelle.

Persi un battito.

Tornai a guardare il cielo.


La sua compagnia non è poi così male.

ᴄʟᴀʀɪᴛʏ ; ᴘᴀᴜʟᴏ ᴅʏʙᴀʟᴀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora