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Sono le 8 di mattina e sento "Before you start your day" dei twenty one pilots che proviene dalla cucina, mi alzo stiracchiandomi e vedo Arcia con la musica allo stereo che prepara il caffè. "Buongiorno" le dico, si gira sorridendomi "scusa se la musica ti ha svegliato ma la sento sempre di mattina, mi fa cominciare la giornata al meglio" mi siedo sulla sedia bianca e la guardo mentre sistema la tavola per la colazione "vado a svegliare Gio, tu semmai sveglia Andre" e così faccio, la vedo salire le scale con il suo pigiama ed è davvero bella, intanto mi butto sul divano letto e sveglio Camper che sta ancora dormendo, poi salgo per cambiarmi ma vedo dalla porta della camera di Cia e Giorgio una scena alquanto stucchevole. Lui si è appena seduto sul letto e l'ha baciata "Buongiorno amore"...
Perché non sono io?

Il pomeriggio mi trovo da solo in casa, Cia e Murry sono al college, Andre dai suoi parenti. Mentre guardo un po' di televisione Arcia entra in casa sbattendo la porta e sbuffando. "Hey, cosa succede?" Domando dubbioso "no, nulla, mi secca un po' tornare a casa da sola. Gio ha ancora due corsi" "Mi chiamavi e venivo io" "non preoccuparti" dice sedendosi sul primo gradino delle scale, mi alzo dal divano e la seguo. "Mi mancano i vecchi tempi sai?" Dico io sedendomi a fianco a lei "non puoi dirlo ora Giova, davvero" dice ridendo "non puoi dirlo dopo che ho passato anni a star male per te e ora che sono felice ritorni con queste frasi, Giovanni, non si fa così. Non posso stare ai tuoi comodi, sei tu che non hai più voluto sentirmi, che non mi rispondevi più e non davi segnali di vita, poi uno ci passa sopra. Si, all'inizio ci sta male e eccome se ci sta male ma la vita va avanti, per tutti. Dovresti farlo anche tu, non star qui a star male per me, vai e vivi la tua vita." Cerco di prenderle la mano e allora lei si alza e se ne va. La inseguo e noto che si è chiusa in camera sua, a chiave, sembra stia piangendo. L'unica cosa che vorrei fare è andare da lei e abbracciarla ma non credo sia possibile.
Ricordo che faceva così anche da piccola, allora dedico di comportarmi allo stesso modo. Scendo le scale e cerco un pezzo di carta e una penna, le mando un bigliettino con scritto. "Hey, cosa ti succede?" I suoi passi e poi un cassetto aprirsi. "Sinceramente? L'unica cosa che posso dirti è che so che non ti toglierò mai dalla mia testa, pur provandoci, tu sarai sempre colui con cui ho condiviso tutto" gliene mando un altro "Perché non potremmo condividere altro?" Passano interminabili minuti "Dimmi che stai scherzando, ora Giorgio é tutto per me, di lui so che potrò fidarmi sempre." Decido di non risponderle e scendo le scale per ritornare in salotto.

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