Capitolo 1

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La nebbia mi offuscava completamente la vista, tutto era silenzioso, tutto taceva, si percepiva solo il passo dei miei piedi scalzi sopra le foglie e sull'erbetta e il rumore quasi impercettibile del vento che muoveva gli alberi.

L'aria era fredda e glaciale , le nuvole erano grigie, minacciose, come se volessero mangiarmi. Avevo un brutto presentimento, ero consapevole del fatto che qualcuno mi stesse osservando.

Due stradine mi si presentarono davanti e
le mie gambe si mossero da sole come se conoscessero già quel posto misterioso.

Mi ritrovai in un bosco compleatamente coperto dai raggi del sole che lo rendevano ancora più fitto. Scavalcai il piccolo ruscello che mi si presentò davanti e continuai per la mia strada.

Sentii un rumore provenire alla mia sinistra e mi affrettai ad andare lì per identificare meglio quel posto.

Quello che mi si presentò davanti mi lasciò sconvolta.
Una scritta era incisa su un albero:  "Multi multa; nemo omnia novit."

"In molti conoscono tanto, ma nessuno conosce tutto" affiancata da: 3 Mile dal North Carolina.

Quel bosco esisteva davvero, infatti nella mia scuola si diceva che successero episodi davvero strani e che si aggiravano strane creature, ma io non sapevo ancora l'importanza di quel luogo, tanto speciale quanto inquietante.

Ovviamente non tutti, come me, credevano a queste voci di corridoio, anche se sono sempre stata una ragazza affascinata dal mondo soprannaturale.

Mi guardai attorno, per paura che qualcuno mi stesse spiando. Tutto sembrava così reale che quando sfiorai la scritta sul tronco percepí una scossa elettrica che mi fece ritirare subito la mano.

Poi, all'improvviso, il vento iniziò a soffiare come se volesse scacciare qualcosa di pericoloso. Si crearono dei tornadi così potenti che tutto ciò che vedevo intorno a me erano foglie che giravano. Poi, il buio.

Riaprii gli occhi convinta che quello strano sogno fosse finito, ma in realtà mi trovai, molto probabilmente, nel lato opposto della foresta.

Tutto ciò che vidi mi lasciò a bocca aperta. Una serie di alberi altissimi erano davanti a me e, dato che erano posizionati in modo parallelo, era come se parlassero e mi dicessero di seguire la direzione che creavano.

La fioca luce del sole rendeva il bosco più incantato mentre il vento mi accarezzava dolcemente i capelli.

Tutto era cosí perfetto fino a quando non mi accorsi che stavo camminando senza una direzione ben precisa e che dietro di me qualcuno mi stava seguendo.

Iniziai a camminare e successivamente a correre sempre piú velocemente poi, con una forza al di fuori dal normale, feci un salto e riuscí ad arrampicarmi su un albero.

Adesso tutto taceva. Ero ritornata nel bosco precedente e ciò mi spaventava terribilmente.

Aspettai un po' di tempo fino a quando decisi di scendere e, spinta dalla curiosità, di esplorare ancora quel posto.

Poi, una voce sconosciuta, una voce fredda ma nello stesso tempo profonda mi fece girare di scatto.

Mi svegliai di soprassalto.

Guardai la sveglia: le 3:52. Era da tanto tempo che non sognavo qualcosa, e mi mancava vivere, anche se solo nella mia mente, delle esperienze strane e fuori dal comune.

Anche se, ripensando al sogno di quella notte, mi veniva un'ansia indescrivibile, mista all'inquietudine procurata con la visione dell'incisione sul tronco e da quella strana presenza che percepivo e non riuscivo a spiegarmi. Un'altra cosa che non capivo era il motivo per cui quel sogno mi sembrava reale, come se fossi stata davvero lì, e non solo nella mia immaginazione.

Akasha [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora