PROLOGO.

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Non ho mai creduto ad una felicità permanente, una felicitá che resta ogni giorno con le sue emozioni o sensazioni che siano, che ti accompagna tutta la vita.

Credo alla felicità del momento. Alla felicità di un gesto che ti fa battere il cuore, alla felicità di quando riabracci una persona dopo tanto tempo, di quando risenti il suo profumo e rivedi il suo sorriso, credo alla felicità quando mangio il mio cibo o vedo il mio film preferito. Alla felicita che c'è, ma non resta.

Perché si tratta di momenti, e i momenti restano momenti, i momenti non sono permanenti, durano un po', ma dopo se ne vanno lasciando un vuoto che richiede di essere colmato in qualche modo, quindi aspetti un altro momento di felicità, pregando, sperando che resti. Nella maggior parte dei casi non lo fa, con me non lo fa mai,
perché i gesti non sono ripetibili, le persone dopo esser tornate, ripartono portando con sé il loro profumo e il loro sorriso, il cibo dopo un po' lo termini e infine il film passa ai sottotitoli.

Io sono fatta di momenti. I momenti sono frammenti che compongono la mia vita, ed io stanca di essere un continuo puzzle.

Voglio che la mia vita sia un momento di felicità interminabile, o che qualcuno, riesca a mettere insieme questo puzzle disastroso che sono io. Grace.

/GRACE/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora