6) CRAZY IN LOVE - BEYONCE'

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Magnus Bane era consapevole al centodieci percento di aver fatto tante di quelle scelte sbagliate nella sua lunga, lunghissima, vita da stregone.

Come scordarsi di quella volta che aveva rasato a zero il gatto di Ragnor solo per provare un metodo di depilazione alternativo a base di lacrime di pappagallo demoniaco e foglie di piante carnivore. Oltre ad essere diventata la versione brutta di Gollum, del Signore degli Anelli, aveva iniziato a riempirsi di pustole fuxia su tutto il corpicino.

Ragnor ancora adesso gli rinfacciava il perfetto modo di come gli avesse tirato l'intruglio su una delle sue giacche preferite. Il gatto, buon anima, lo tormentava ancora nei suoi sogni.

E non vogliamo nemmeno citare quella volta in cui chiamò le forze dell'ordine per fare rimpatriare un osceno e indecente clandestino di origini messicane che se era stabilito abusivamente nel suo appartamento: quando lo vennero a prendere, fortunatamente di notte, Raphael rischiò di essere rimpatriato e non aiutarono certo le sue imprecazioni in spagnolo antico. E poi ancora...

Insomma, se c'era qualcuno che non teneva conto delle conseguenze quel qualcuno era Magnus Bane. Ma mai si sarebbe immaginato che la sua innocente proposta di portare Alec al Pandemonium si sarebbe rivelata una tale impresa.

Il Cacciatore se ben all'inizio riluttante si era lasciato definitivamente andare, tanto da essere ormai fuori controllo.

Quanto avesse bevuto era sfuggito a Magnus, che a un certo punto della serata aveva dovuto accompagnare un Raphael ormai ubriaco fradicio in bagno per sciacquargli quella faccia cadaverica che si ritrovava. Lo maledisse continuamente per avergli rovinato la serata con Alec e lo implorò di smetterla di cantare "Bailando" scambiandolo per la sua nuova cotta. Quest'ultima era misericordiosamente apparsa in bagno e aveva assicurato lo stregone che se la sarebbe cavata da solo.

Abbandonato Raphael a Simon, si era subito precipitato in pista cercando da tutte le parti Alexander. Si aspettava di vederlo su un divanetto isolato o imbronciato in un angolo remoto del locale con il suo drink in mano. Ma nonostante avesse perlustrato ogni angolo di quel posto non riuscì a trovalo. Il deejay mise a tutto volume "Crazy in Love" di Beyoncè e tutta la folla esultò lasciandosi contagiare dal ritmo coinvolgente ed accattivante della canzone. E in quel momento notò che una piccola parte di ressa si era riunita intorno al tavolo su cui alcuni ragazzi stavano ballando in preda all' euforia e ai superalcolici e tra questi riconobbe una figura alta e sciolta.

«ALEXANDER GIDEON LIGHTWOOD» urlò cercando di sovrastare le voci urlanti dei ragazzi che incitavano i ballerini.

Gli occhi lucidi e azzurri di Alec incrociarono i suoi e Magnus si convinse che non era proprio il momento di soffermarsi sul modo in cui il corpo del giovane Shadowhunter si muovesse a ritmo di musica. Sotto quelle luci colorate che facevano risaltare la sua pelle sudata e la maglietta nera ormai appiccicata sul suo petto, Magnus intravide finalmente il ragazzino diciottenne che nella vita di tutti i giorni veniva soffocato dai doveri e dalle responsabilità di uno Shadowhunter ormai considerato adulto.

Nonostante lo avesse fatto scendere, Alec non era minimamente intenzionato a smettere si ballare, talmente era preso dalla canzone.

Iniziò a ballare urtando il corpo dello stregone che iniziò a sudare, ma non per l'aria soffocante che riempiva il locale.

«Alexander» scandì appellandosi a tutto l'autocontrollo che in quattrocento anni aveva appreso «Così rovini l'immagine casta e pura che ho di te» gli urlò vicino all'orecchio.

Vide il viso di Alec illuminarsi e un sorriso tra il malizioso e il divertito fece stringere lo stomaco dell'altro. «Solo perché non sono schietto come te, anche io posso fare pensieri» ammise grazie al alcol il corvino, facendo spalancare leggermente la bocca dello stregone che non fece in tempo a ribattere che si trovò spalmato contro il petto dell'altro.

Immersi in una danza straziante e appiccicati anche grazie alla troppa gente in pista, Magnus si sentì letteralmente morire quando sentì i piccoli baci sul collo che l'altro stava imprimendo sulla sua pelle.

Si impose di respirare profondamente. Ad interromperli ci pensò Simon che, spettinato e con la camicia sgualcita, li raggiunse con il fiatone. «Spero che tu abbia un motivo valido, mondano» lo bruciò lo stregone con lo sguardo.

«Ho perso Raphael» iniziò, come a pregare Magnus di non ucciderlo. «Eravamo in bagno e ci stavamo... Facendo cose» sviò il moro «Ha detto che voleva farmi una sorpresa ed è corso via»

Sia Alec sia Magnus sbuffarono, ma non dovettero cercare a lungo. I tre avevano appena iniziato a fare scorrere lo sguardo tra tutti quei copri quando delle urla concitate si levarono in direzione del palco. Magnus spalancò gli occhi, mentre Simon fece lo stesso con la bocca.

«Non ci posso credere» mormorò come se avesse la gola secca.

«Come se non ti piacesse la tua sorpresa» rise lo stregone, ma Simon era già corso verso il palco facendosi largo a gomitate.

«RAPHAEL SANTIAGO, SCENDI IMMEDIATAMENTE DA QUEL PALO E RIMETTITI LA MAGLIETTA, SUBITO!»

NOTA D'AUTRICE

Sarò breve e concisa essendo domenica sera e non volendo minimamente pensare al lunedì ormai imminente. Ho deciso di postare oggi per rallegrarvi un po', data la fine del weekend e quale migliore occasione di un Alexander Lightwood completamente ubriaco?Questo è in definitiva uno dei capitoli che mi è piaciuto di più scrivere, spero vi abbia divertito quanto ha divertito me scriverlo.

DOMANDA DELLA SERATA: Saphael si o Saphael no?

Fatemi sapere quante shippers ci sono e anche i vostri altri shippi all'interno della saga?

Detto questo, grazie mille per le 700 letture, i commenti e i voti. Mi fate davvero feliciaa.

Alla prossima xx

Malec - 10 songs challengeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora