Capitolo 2

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Il giorno dopo Tom andò da Nicole,Elena le fece l'occhiolino per farle capire che era lui il ragazzo con cui doveva stare.Tom iniziò a parlarle,Nicole iniziò ad odiarlo.Tom era una persona così stupida,non era nemmeno considerabile come una persona,a lui non fregava niente di Nicole e voleva solo una cosa...Nicole lo sapeva ma fece finta di niente.
Siamo a febbraio nella loro scuola si tiene una festa,Nicole non voleva andarci,quella era la sera in cui solitamente stava a sfogarsi in camera sua leggendo o ascoltando musica,ma fu invitata e costretta ad andarci con Tom.Io la storia la conosco fino a qui...chi sono io?Io sono Emily l unica amica vera che Nicole abbia mai avuto,io non ero come lei,non mi interessava di come potevo apparire agli altri.Ero la sua migliore amica fin dall infanzia e l'avevo sempre appoggiata in tutto,ma quel giorno alla festa non ce la feci più.
Cercai di farla riflettere e le dissi che lei era una persona magnifica e che non importava come la pensavano gli altri e che io la pensavo così... Lei mi rispose malissimo,non era più la mia migliore amica,quella che conoscevo da sempre,ricordo ancora le sue orribili parole:
«Io non voglio vivere come te,a te non ricorderà mai nessuno,io non voglio essere come te una sfigata esclusa.»
Io quelle parole non me le meritavo,decisi di andarmene,ma prima le dissi
«Buona fortuna allora e goditi il pensiero della gente,lascia che gli altri,la gente a cui di te non gli importa minimamente,lascia che pensino che sei una troietta come le altre perché è questo che vuoi,no?»
A quel punto presi tutto e me ne andai,io la storia la conosco fino a qui,il resto sarà lei a raccontarvela.

Nicole:

Quella festa si stava rivelando orribile,avevo appena perso la mia migliore amica,non le avevo dato l importanza che si meritava.Lei aveva fatto bene a rispondermi così,tutto ciò che aveva detto era vero,ormai era troppo tardi,l avevo persa,a lei importava davvero di me e io ero stata davvero una stronza a dirle quelle cose.Mi sento veramente uno schifo,quando per finire in bellezza arriva Tom.Tempo di salutarci e mi chiese subito di andare in un posto più appartato,io li non ce la feci più presi tutto e andai fuori,lui cercò di chiamarmi ma io scappai.
Mi isolai fuori seduta in un angolo con la mia canzone preferita,ormai ero sola,non facevo più parte del gruppo,avevo appena lasciato solo Tom alla festa,ero completamente sola...pensavo a questo quando vidi una persona avvicinarsi,convinta che fosse Tom ero già pronta ad andarmene.Si avvicinò,non era Tom,era Harry un ragazzo che faceva parte della mia classe.Mi chiese perché fossi là fuori da sola a piangere,lui conosceva le intenzioni di Tom che si vantava il giorno prima ma pensava che anche io sarei stata d accordo,io a quel punto non ce la facevo più,lui era lì,e mi sono ritrovata a parlare dei miei problemi con una persona di cui non sapevo niente apparte il nome.Gli raccontai tutto:che io non ero come loro,che io stavo con loro solo perché avevo paura di essere presa in giro o di essere giudicata una sfigata,che era stata Elena a costringermi a stare con Tom minacciandomi,avevo perso la mia migliore amica perché sono una stronza e che non ce la facevo più.Mi misi a piangere sulla sua spalla,lui sembrava interessato a quello che dicevo,certe cose non le avevo mai dette a nessuno neanche a Emily...
Lui dopo 5 minuti di pianto,quando alzai la testa mi disse:
«Sai,anch io non sono come gli altri,io odio la musica rap e odio questi vestiti,anch io sto con loro per non essere giudicato un povero sfigato.Per questo sono qua fuori,io a ogni festa con la scusa del bagno vado fuori a pensare,a pensare a questo schifo,io non voglio questa vita e neanche tu da quel che ho capito...sai una cosa,ma chissene fotte di quello che pensano gli altri,noi per fortuna non siamo come loro,e non voglio neanche esserlo.»
Era una cosa incredibile,lui mi capiva!..dopo due minuti di silenzio ,dissi una cosa,neanche ci pensai mi venne spontaneo
«È come se fossimo dei piccoli insetti sotto terra,con un mondo sopra di noi,un mondo che non ci appartiene,ma noi questo mondo sotterraneo non l abbiamo mai esaminato,questo è il nostro mondo e farà invidia al mondo lì sopra.»
Lui rispose con una frase,una frase di cui in quel momento avevo davvero bisogno:
«Questo è il nostro mondo ti va di esplorarlo insieme?»
In quel momento ci avvicinammo un po' entrambi e ci baciammo,avevo 16 anni e non avevo mai baciato nessuno ma in quel momento fu la cosa più naturale e fu una cosa bellissima.

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