The 32° Hunger Games

in arena

La pedana su cui mi trovo inizia a salire, vedo per l' ultima volta il mio mentore nonostante fossimo divisi da un vetro abbastanza spesso, mi mancheranno questi giorni a Capitol. Arrivo alla fine del tubo senza accorgermene, sono in una pianura, al centro di questa una cornucopia color mare e all' interno di questa varie armi, zaini e oggetti per la sopravvivenza. Che strano, tutto là dentro, niente affiancato alle pedane su cui si trovano i tributi, compreso me, penso che gli strateghi si aspettano un bel bagno di sangue per questo. Intanto senza accorgermene il tempo sta per cadere 10, 9, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2, 1, felici Hunger Games e possa la fortuna essere sempre a vostro favore. Il suono di una tromba echeggia e tutti e 24 i tributi corrono verso la cornucopia. Io sono il quinto ad arrivare, prendo una scure, un pugnale che metto nella cintura che si abbina alla tuta color verde scuro che ho addosso. Poi prendo uno zaino e una falcetta. Tengo quest' ultima in mano quando mi accorgo che il tributi del distretto 9 cerca di attaccarmi con un pugnale, prova a beccarmi il braccio sinistro ma prima di prendermi gli prendo il braccio bloccandolo e lo giro fino a quando non sento un lieve "crack" per poi togliergli il pugnale dalla mano e colpirlo al collo con questo uccidendolo. Metto il pugnale nella cintura e prendo lo zaino che aveva il tributo del 9 e corro via dalla cornucopia dove i favoriti staranno uccidendo quelli degli altri distretti, le mie gambe non si fermano, corro verso delle colline a est dove mi sembra di vedere qualche albero e pensando che ci possa essere qualcosa di utile decido che sarà la mia meta. Mi fermo a circa metà strada tra la cornucopia e le colline quando risuonano vari colpi di cannone e li conto 1...2...3...4. Quattro morti di cui uno per mano mia, non mi sembra vero, sono troppo pochi per come erano messi gli oggetti che avrebbero salvato la vita ad uno dei ventiquattro tributi.