Mi risveglio e non è cambiato niente da ieri, nessun colpo di cannone e niente di particolarmente spaventoso. Tiro fuori tutte le cose che ho preso: la scure, la falcetta, i due pugnali e i due zaini, dopo averli aperti i miei occhi s' illuminano. In tutto ci sono quattro mele, due borracce da due litri piene, due corde che sembrano di dieci metri ciascuna, un coltellino svizzero, un pacchetto di fiammiferi, una coperta apparentemente pesante e un' arma, un' arma strana mai vista. Sono tre palle ferrate attaccate da delle catene a un bastone anch' esso di ferro. Su questo bastone c' è scritto mazzafrusto. Sorrido di gioia, ho talmente tante cose che potrebbero riuscire a far sopravvivere tre tributi ed io sono da solo. Metto tutte le armi nella cintura compreso il mazzafrusto e prendo gli zaini. Inizio a incamminarmi verso le colline di ieri e ricordo di ieri, èche mi sono addormentato prima che l' inno di Panem seguito dai morti apparissero in cielo. Non ci penso e decido di andare avanti lo stesso, lo scoprirò comunque. Dopo tre ore di cammino finalmente arrivo alle colline, mi avvicino agli alberi, sono colmi di fiori e frutti dai colori vivaci che danno particolarmente all' occhio. Riconosco tutte le piante sia velenose che non. Mi arrampico, prendo qualche pesca, albicocche, ciliegie, pere, mele, perfino qualche noce e metto tutto nello zaino meno pieno. Scendo e mi distendo
per terra, guardo le nuvole passare veloci mentre la brezza leggera mi copre di un fresco profumo di piante. Chiudo gli occhi, penso al mio distretto, alla mia famiglia, ai miei amici ma mi obbligo a ripensare alla realtà in cui mi ritrovo a causa di un colpo di cannone. Mi sono perso talmente tanto nei miei pensieri che non mi ricordavo dove mi trovavo. Mi rialzo, quando un dolore si estende nel mio polpaccio, mi volto e trovo due tributi che mi guardano, lui credo sia del distretto sette, ha una lancia puntata verso di me quando nota la scure, la sua scure. Lei credo del distretto 10, ha una mazza ferrata in mano e cinque coltelli nell' altra, solo ora capisco dov' è finito il sesto, quando una seconda fitta al polpaccio mi distrae per un secondo. Prendo in mano la scure in segno di sfida, dopo aver buttato a terra gli zaini. Il maschio del 7 mi tira la lancia all' altezza del petto che schivo con agilità, mi corre in contro tirando fuori dalla cintura due pugnali che non avevo notato e prova a colpirmi alla testa mi abbasso di colpo e con la scure gli colpisco la gamba destra. Il tributo si butta a terra dolorante per la ferita da me provocata ed io gli colpisco il petto con la scure proclamando la sua morte e un colpo di cannone. Riprendo la scure e prendo anche i due pugnali, butto tutte le armi che ho vicino agli zaini tranne il mazzafrusto, l' arma che non ho mai usato per avviarmi verso la ragazza del 10. Mi tira due coltelli che però finiscono dietro di me, è capisco che se prima mi ha preso ha avuto fortuna. Frustata dai due colpi andati persi posa i coltelli e fa passare la mazza dalla mano sinistra alla destra. Corre verso di me, crede di riuscire a battermi ma prima di provare a colpirmi una delle tre palle ferrate del mazzafrusto la colpiscono in piena faccia. Cade anche lei ma non si arrende, riprende la sua arma e mi colpisce il braccio destro, dopo mezz' ora di colpi dati e subiti la colpisco alla testa con tutte le palle e cade a terra morta. Colpo di cannone. Prendo gli oggetti dei due ragazzi che aggiungo alla collezione e decido che per questa notte posso fermarmi qui. L' inno di Panem invade l' arena e mostra i morti di oggi. La ragazza del distretto 6, il ragazzo del distretto 7 e la ragazza del distretto 10. Rimaniamo in 17, ma decido di non pensarci, mi sdraio e mi copro con la coperta per poi chiudere gli occhi e addormentarmi.
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The 32° Hunger Games
FanficJonas Falla, un ragazzo del distretto 11 è stato estratto per partecipare ai trentaduesimi Hunger Games, quale la sarà la sua sorte?