Levissima

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La prima volta che mi bagnò eravamo appena sgorgate dalla fonte glaciale. Le mie molecole, ancora impregnate dell'aria gelida, baciavano con delicatezza l'idrogeno caldo di quel liquido così altissimo... purissimo... Lievissimo. Il contrasto di calore sprigionava vapori dall'inebriante sensualità. Mi sentivo, come non mai, VIVA. Mi chiedevo come fosse possibile quel sensazionale, innaturale calore... Quell'aurea febbrile che circondava lei, lei che riusciva, inspiegabilmente a comprendere tutto il mare, dal ruscello alla foce, che avevo dentro. Le ore, i giorni, le settimane passavano veloci al suo fianco, forse troppo veloci. Fu un periodo felice, uno spiraglio di luce in mezzo alla tempesta. Io ero quel ghiaccio così impenetrabile e duro, lei l'unica esistenza capace di sciogliere quell'oscura parte di me.

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