I miei bellissimi sogni vengono interrotti da un suono assordante, si...è la sveglia.
Ad un certo punto mi ricordo che non è un giorno come gli altri, oggi uscirò da questo lurido orfanotrofio in cui mi ritrovo, devo dire che nonostante l'ambiente mi sono fatta degli amici, ma nonostante ciò sono felice di uscire di qua.
Non è facile che una famiglia adotti una 17enne, per motivi abbastanza ovvi, ma io ho trovato due neo-sposi che sembrano volermi bene, e oggi vengono a prendermi, domani è il mio compleanno...e diciamo che è un po il mio regalo questa adozione, il miglior regalo che abbia mai ricevuto da quel dannatissimo giorno in cui i miei si schiantarono com un camion cve chissà dove andava, togliendosi così la vita in un incidente stradale.
Dopo dell'accaduto, mia zia Kathrin aveva insistito per insrivermi a questo orfanotrofio, e quindi eccomi qua;
La ragazza con cui sono andata più d'accordo qui dentro è in assoluto Sharon, che è più grande di me di un anno ma siamo andate subito a genio. Ah, non mi sono nemmeno presentata! Io sono Emily Grace, ma tutti mi chiamano Emi... sono qui a Parigi da ormai 3 anni, anche se in realtà sono di Washington.
Sharon mi mancherà perché è stata la prima con cui ho legato di più, è nata un'amicizia fantastica, e mi ha aiutata moltissimo In quel periodo In cui non avevo voglia di vivere.
In questi anni sono cambiata tanto, la perdita dei miei genitori mi ha fatto chiudere in me stessa, avevo un legame proprio forte con loro, con mia madre Lucie soprattutto, che era insomma la mia migliore amica... ho pianto per tanto tempo, poi mi sono ripresa, non del tutto, ma mi sono ripresa. È stato il periodo più brutto della mia vita, non volevo vedere nessuno e tantomeno parlare.
Indosso una canotta, perché si muore dal caldo dato che siamo a Luglio, un paio di shorts in jeans e faccio una crocchia ai miei capelli lunghissimi, facendo ricadere due ciocche liscie sul davanti. Scendo al piano di sotto per dare il Buongiorno agli altri e specialmente per salutare tutti.
《Buongiorno Emi!》dice Angela appena scendo le scale.
《Buongiorno Ange.. dove sono tutti?》dico guardandomi intorno.
《Sono tutti a fare colazione, vieni... Eleonora ha preparato i pancakes》
Adoro i pancakes, e la cuoca Eleonora non perde occasione per farceli gustare come li fa lei, che sono una delizia. In realtà cucina tutto benissimo e mi mancherà la sua cucina da mozzare il fiato.
《Corro!》rispondo elettrizzata ridacchiando.
Angela ride e mi accompagna in sala come se fosse la prima volta che ho messo piede qui dentro.
《Buongiorno》 dico attirando l'attenzione di tutti.
Loro mi salutano, regalandomi per l'ultima volta uno dei loro splendidi sorrisi e insieme finiamo la colazione, dopo un pò Serena mi avverte che sono arrivati i miei nuovi genitori, dubito che riuscirò mai a chiamarli 'mamma' e 'papà', ma per ora...vanno bene i nomi Sasha e Alan Staddis.
Sharon viene ad abbracciarmi e scoppia a piangere, sto trattenendo le lacrime ma appema mi sussurra all'orecchio《mi mamcherai un casino scema, nom dimenticarti di me》divento una fontana, e le lacrime mi rigano il viso, ma come se non bastasse mi porge un pacchetto: lo apro, vedo un ciondolo in argento...è una collana, con scritto 'sister', si, da quando ci conosciamo diciamo di essere come sorelle e questo è il regalo più bello di tutti, la abbraccio di nuovo e lei mi fa vedere la sua collana in oro. Dio quanto le voglio bene, e quanto mi mancherà!
Saluto gli altri, le insegnanti e tutti gli altri mi salutano calorosamente e mi porgono un pacchetto dicendo:《Tua zia Kathrin ha detto di dartelo il giorno che saresti uscita e di dirti di aprirlo solamente il giorno del tuo compleanno, per cui..miraccomando Emi, abbi cura fi te, buona fortuna e quando ti capita vienici a trovare!》
《Lo farò, e grazie di tutto》 dico mentre una lacrima attraversa la mia guancia.
Saluto di nuovo tutti e mi incammino verso la macchina di Alan, che nel frattempo è arrivato con Sasha.
~~~_xoxome_
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Just me, just you.
RomanceEmi Grace è una 17enne con un'infanzia complicata alle spalle, i suoi genitori muoiono entrambi in un incidente stradale, la zia Kathrin la manda in un orfanotrofio di Parigi. Quando esce si trasferisce a Chicago con la nuova famiglia, determinata a...