Buongiorno bella gente!
Non so perché siate qui, fossi stata in voi sarei scappata, terrorizzata dal titolo (che a me fa veramente venire la pelle d'oca, ma non ho trovato di meglio nel cassetto delle idee pessime ed economiche).
Ma, alle anime coraggiose che hanno deciso di sorvolare il titolo, dico grazie.
Questo piccolo 'testo' che state per leggere è nato per un progetto organizzato dalla mia scuola che tratta il tema "diritti umani"/"migranti".
La storia originale -quindi la prima idea che mi è balenata in testa- è rimasta incompleta, e non so se la porterò mai a termine.
Come trama mi piaceva di più, in quanto era più "originale" di ciò che state per leggere.
Ma, ad essere sincera, ho rinunciato a portarla a termine nell'esatto momento in cui ho realizzato che era troppo lunga... Mi chiedono di scrivere, e poi mi danno anche un limite di pagine (che non ho comunque rispettato, alla fine. Credo).
Per farvi intendere, solo la parte iniziale era lunga quanto l'intero "racconto" che state per leggere. (De piùh!)
Tutto questo per dirvi che mi spiace se troverete la storia un po' banale, specialmente se avete letto il libro "Non Dirmi che hai Paura" (*messaggi subliminali* CORRETE IN LIBRERIA, ORAH!), a cui mi sono ispirata per questo secondo tentativo.
Spero comunque vi possa piacere.
*si scusa per la noia della premessa*
*si dilegua*
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Speranza e Promessa - One Shot
RandomUna qualsiasi, semplice azione che compiamo durante la giornata, a qualsiasi ora in qualsiasi luogo, è probabilmente la stessa che sta compiendo una persona qualsiasi dall'altra parte del mondo. No, non per forza dall'altra parte. Può essere vicina...
