3.5

2.8K 275 118
                                    

"Don't wanna be an American Idiot?
Don't want a nation under the new media?"

«Ma che cazzo!» Gridò Casey irritata dalla suoneria del suo cellulare.
Proprio non capiva chi potesse chiamarla alle sette e venti del mattino.

Trascinò il dito sullo schermo incurante, ma quando sentì la voce della persona che aveva osato svegliarla si calmò all'istante : era Calum.

La ragazza iniziò a respirare affannosamente.
Come aveva fatto ad avere il suo numero?
Soprattutto, perché Calum Hood aveva il suo numero?

«Casey ci sei?»

«Uhm? Ah! No, cioè si, cioè C-calum?»

«Questo è il mio nome. Potresti scendere in strada?»

«Che? No, sono le sette e venti di mattina, perché dovrei?» Sputò la ragazza pentendosi subito dopo per aver utilizzato un linguaggio così "strafottente" nei confronti di Calum.

«Beh, perché io sono di fronte a casa tua e soprattutto sta diluviando. È forse un buon motivo?» Ridacchiò Calum.

«Oh mio Dio mi dispiace! Arrivo subito, scusa!»

Casey, anche se ancora assonnata, prese una coperta, un ombrello e uscì di casa.
Cosa non avrebbe fatto per quel ragazzo.

Calum, effettivamente, non le aveva mentito, pioveva davvero molto forte ed era seduto sul ciglio della strada con i capelli bagnati attaccati alla sua fronte.

«Mi dispiace c-così tanto Calum! D-davvero!»

Casey porse al ragazzo l'ombrello, ma lui rifiutò.

«Tranquilla, devo solo darti questo.»

E prima che la ragazza potesse accorgersene, Calum era già scappato via e lei era rimasta in mezzo alla strada, bagnata dalla pioggia incessante, incredula con un post-it in mano.

"Ti amo anche io."

GRAZIE MILLE PER AVER SEGUITO LA STORIA E AVERMI SOPPORTATA E SUPPORTATA.
GRAZIE DAVVERO!

Ambra.

Obsession. «cth»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora