Umani?

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Mark non ci avrebbe mai creduto.

"Mark!", urlò Lyca entrando in casa. Subito l'uomo si affacciò dalla cucina.

"Oh no! Hai litigato vero? Hai fatto a botte e la preside mi chiamerà e-", iniziò.

"Ho fatto amicizia!".

Il silenzio calò sulla casa intera.

"No, davvero, dimmi se ti hanno espulsa".

"Ti dico che ho degli amici!", sbottò lei. Mark si avvicinò comprensivo.

"Da quando fai uso di drog-", iniziò.

"MARK!", sbottò ancor più arrabbiata "guarda, è vero, ho anche estorto 5 dollari a Gabe per copiargli li appunti".

Mark prese la banconota fra le mani e ci passò sopra il dito. Sbarrò gli occhi.

"Oddio è vero!", esclamò esterrefatto.

"Se te lo dico!", disse lei mettendosi le mani sui fianchi.

"Devi ammettere che è incredibile. Hai fatto un incanto? Perché sai che è proib-", iniziò ancora.

"Mark! Non ho fatto nessun incanto, solo che sono persone...carine. Non mi hanno trattato come solitamente facevano nelle altre scuole con l'ultima arrivata, anzi. Due di loro sono una coppia, vedessi carini! Li ho adottati tutti!".

Mark si strozzò con la sua stessa saliva.

"Oh no, Lyca, non puoi adottare degli umani lo sai!", disse agitato.

"Ma non li ho davvero adottati...cioè non li ho marchiati, solo mi piacciono e voglio...ecco", Mark sospirò e alzò gli occhi al cielo.

"Va bene, puoi farci amicizia e proteggerli, ma non adottarli davvero chiaro? Sei troppo giovane per farlo", la additò redarguendola.

"Io ho adottato i miei primi umani che avevo almeno tre anni meno di lei", sbuffò sua nonna passando all'improvviso. Mark si girò.

"Tara, così non mi aiuti", sua nonna lo fissò con gli occhi a mezz'asta.

"Allora andrò in cucina".

Mark si strinse la base del setto nasale e sospirò.

"Comunque non puoi adottarli", disse.

"Lo so, lo so. Però possono essere miei protetti?", chiese contenta.

"Sì, ma non fare guai ed intervieni solo se la situazione è grave".

"Possono venire oggi pomeriggio?".

"Non so, io...".

Il campanello suonò e Mark la fulminò sul posto.

"Ops", disse fintamente dispiaciuta.

"Vado a preparare un dolce", si limitò a dire Mark sparendo in cucina.

Lyca andò alla porta e la aprì, trovando Liam e Kara, che le si gettò al collo.

"KARA!", le urlò Liam "le da noia il contatto fisico, ma che ti dice il cervello?".

Kara si staccò immediatamente e si guardò i piedi.

"Sc-scusa, lo sai che sono un po'...distratta", disse guardandola, ma Lyca scosse la testa.

"Non ti preoccupare, facciamo che mi puoi abbracciare, ma solo un pochino, va bene Kara?".

"Va benissimo!", disse entusiasta, mentre Liam si scusava con gli occhi. Lei li invitò ad entrare e mise una mano sul braccio di Liam.

Lyca (sequel Fiore di Aconito) in revisioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora