La caduta

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Il cuore le batteva forte, le mancava il respiro e aveva le lacrime agli occhi.
Intorno a lei c'erano solo mura, non era presente nemmeno un piccolo spiraglio o nascondiglio dove rifugiarsi. Era spacciata, non voleva morire lì, e non proprio ora, finalmente poteva sfamare la propria famiglia. E senza di lei come se la sarebbe cavata la sorella?
Sentiva i passi del ragazzo avvicinarsi sempre di più, e con essi sentiva che anche la sua morte stava arrivando.

- Consegnami il libro e prometto che non ti farò del male. -

Proseguì a camminare verso di lei incombente, allungando la mano in attesa che Fryia gli restituisse il libro, ma lei, spaventata, lo strinse al petto. Infondo era molto ingenua, e nelle situazioni di panico tendeva sempre a confondersi e non capire nulla.

- Questo è l'ultimo avvertimento, consegnami il libro, tu non conosci il suo vero potere! Non è un oggetto che può usare chiunque. -

Il ragazzo era arrivato a pochi metri da lei, avvicinandosi cautamente per strapparle dalle mani quell'oggetto magico. Fryia era paralizzata dalla paura, non sapeva cosa fare, il libro le serviva e non voleva lasciarlo.
Quando ad un tratto sentì gridare una voce familiare.

- Scappa, Fryia! -

Era la sorella, si trovava all'entrata del vicolo cieco. Senza esitare un attimo lanciò un sasso contro la testa del ragazzo incappucciato per distrarlo, così da permettere a Fryia di scappare.
Ma sfortunatamente il destino volle che il ragazzo se ne sarebbe accorto e, di conseguenza, avrebbe schivato il colpo. Ovviamente il piano fallì, e lui, notando la somiglianza fra le due, non esitò a piombarsi sulla minore e a catturarla, puntandole la pistola alla tempia. In seguito, guardò in viso la più grande delle due.

- Facciamo uno scambio, tu mi dai quel maledetto libro ed io risparmio la tua amichetta. -

Fryia si ritrovò con le spalle al muro, ora era costretta a ridare l'oggetto al presunto legittimo proprietario, sarebbe stato più doloroso perdere Mirya. Così si decise a fare la cosa giusta.

- Va bene... -

Abbassò la testa singhiozzando. Fece un passo avanti porgendogli il libro, ma per distrazione sforzò troppo la caviglia ferita,cadendo a terra, e con lei anche il libro.
Esso si aprì producendo un bagliore dorato, risucchiando Fryia.

"La piccola bunny venne risucchiata dalla luce magica che emanavano le pagine del libro, cadde con il corpo leggero come una piuma nel giardino dei sogni; dormi coniglietta, buonanotte mia dolcezza".

Si sentí il rumore di un corpo cadere dall'alto.

Seduta in una area di un giardino vi era una ragazza che leggeva.

- È tempo di salutare la nostra ospite. - disse la ragazza. Chiudendo il libro che aveva sulle gambe si alzo dal tronco di legno dove era seduta e si diresse per i vialetti del giardino magico, passando su un vialetto lastricato di rocce liscie e piatte che formavano un sentiero. Si diresse verso una piazzetta con un'aiuola di fiori gialli, in mezzo ai fiori dell'aiuola vi era una creatura.
Si avvicinò per osservare meglio l'entità, scavalcò la bassa cinta dell'aiuola e si inginocchio tra i fiori gialli, davanti a quello che lei dedusse fosse un coniglio. Il pelo color rosa chiaro e morbido come il cotone; era ferita ad una caviglia e aveva parecchie ferite sul corpo.

- Accidenti... avrei dovuto farla cadere in un modo meno doloroso, per colpa mia ora è nella sua forma base... - mormorò la ragazza passando la sua mano sul corpo ferito di Fryia accarezzandola.
Ad un certo punto, fermò la mano al centro del corpo di Fryia e cominciò a recitare frasi in lingue antiche e sconosciute, e per magia il corpo della coniglietta si alzò, fluttuando nell'aria, la mano della ragazza si allontanò dal corpo di Fryia che cominciò ad emanare un'aura dorata e lucente che si formò a poco a poco in scritte in una lingua antica che andarono a circondare il corpo ferito e che cominciarono ad avvolgerla.
Piano piano la luce divenne così forte che non si riusciva a distinguere la forma del corpo di Fryia che stava mutando tornando ad essere umano. La ragazza, ancora con gli occhi chiusi, restò immobile a recitare la formula finché pian piano smise di parlare ed aprì gli occhi lentamente guardando il corpo ora umano della ragazza, che si appoggiò piano piano sui fiori con la luce che avvolgevano il suo corpo che si facevano sempre piú tenui e opache, fino a sparire in un piccolo scoppio di scintille.
La ragazza guardò la faccia di Fryia, la fissò intensamente appoggiando la sua testa sulle proprie cosce così che potesse osservarla meglio.

- Sei carina per essere una ragazza spericolata... - mormorò lei, passandole la mano tra i fili di capelli morbidi come la seta.
In pochi secondi Fryia aprì gli occhi, guardò in faccia alla ragazza. Aveva dei lunghi capelli neri e occhi grandi come delle noci, rossi come rubini e lineamenti leggeri e morbidi come i petali delle rose. Rimase a fissare la sua faccia come se fosse ipnotizzata, Fryia scosse leggermente la testa e disse:

-Dove sono?Chi sei? - Aveva il corpo pesante, stanco, non riusciva a muovere un dito, provò a guardarsi attorno mettendo a fuoco piano piano le immagini.

- Tu, piuttosto, come ti chiami? Non è educato chiedere prima di presentarsi, no? -Disse lei guardando Fryia, che pian piano si stava alzando; la aiutò a stare seduta e le mise una mano sulla fronte.
- Ti fa male da qualche parte? Sembri molto confusa... -Disse con un tono preoccupato, fissandole gli occhi di tanto in tanto.
Sentendosi osservata, Fryia spostò il proprio sguardo di lato. "Ha la pelle così morbida, e la sua voce è così dolce, è una bambina così carina!"pensò lei rispondendo

- Scusa i..io sono Fryia, Fryia Nerion, P..Piacere... -
Fece un piccolo cenno con la testa come per imitare un inchino.

-Dealie!piacere di conoscerti, Fryia. -Disse lei guardandola.
"Sembra una bambola" pensò Fryia incantata,aveva i capelli lunghi e neri,due occhi che sembravano rubini preziosi e la pelle bianco porcellana.

- Sei nel mio giardino, spero che non ti sia fatta nulla cadendo da lì.-Disse Dealie indicando il "soffitto". C'era un punto rotondo che emanava una luce splendente,illuminando la piazzetta.

Fryia guardò quel punto di luce preoccupata e pensò "Ora cosa faccio?".

-----------angolo d'autrice
Yeeeee~~~ il secondo capitolo!=7=

Chiedo perdono per il ritardo,avevo deciso di farne almeno uno alla settimana ma,siccome il mio editore si è malato,abbiamo dovuto rimandare.;-;

Spero comunque che vi piaccia la storia lasciate una stella e un commento! Fatevi sotto non mordo!

Alla prossima!

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