POVS BENJI
Dopo aver finito di divorare i pancake Selena, decise di salire in camera, mentre andai nella stanza dove avevo fatto mettere il mio vecchio sacco da box misi i guanti e iniziai a sferrare pugni, dopo poco il sudore mi scendeva lungo la fronte, e le lacrime minacciavano di uscire, ricordavo tutto di quel maledetto giorno...
*inizio flashback*
Faceva freddo quella sera, ma io non avevo voglia di tornare con il tram, presi la mano della mia mamma e la guidai verso il sentiero alberato che conduceva a casa mia.
Camminavano tranquilli mentre mia mamma mi chiedeva come era andato il compleanno di Emmanuel, il mio migliore amico, mentre raccontavo tutto un piccolo rumore interruppe la nostra conversazione, mi girai di scatto, all'inizio non notai nulla, poi dopo qualche secondo notai due sagome con un cappuccio nero, ci stavano seguendo... non me ne resi neanche conto che uno di loro iniziò a correre e si gettò su mia madre, facendola cadere, le rubò la borsa e poi le urlò di non guardarlo in faccia, ma mia madre non rispettò la parola detta, e lo guardò in faccia, in quel momento la mano di quel uomo, scese verso il basso, io la seguì con lo sguardo, si fermò poco vicino al bacino, dove da una tasca estrasse una pistola...Prima che potessi fare nulla un rumore assordante si diffuse nella notte, mia madre era sdraiata per terra, mentre io continuavo a guardarla e a gridare aiuto con la mia esile vocina, ma eravamo su una strada deserta e anche se qualcuno mi avrebbe sentito, per sbaglio, per mia madre era troppo tardi
*fine flashback*
Lanciai un urlo, con tutte le forze che avevo, mentre continuavo a sferrare pugni,
-Se io non avessi insistito, se fossimo tornati con il tram, tu saresti qui, se io avessi fermato quel fottuto bastardo!! È colpa mia, perdonami!!- gridai ancora
POVS SELENA
Sentì delle grida provenire da sotto, era sicuramente Benji, scesi velocemente le scale, e pensai subito dove potesse essere, e non avevo dubbi, quando era nervoso andava sempre lì, nella stanza dove c'era il sacco da box, gli faceva bene scaricare lo stress così l' unico problema e che ogni volta si ricordava di quello che era successo quella sera, si da la colpa quando lui non centra assolutamente niente... Afferrai la maniglia e aprì con forza la porta, lui era lì senza la maglietta che sferrava pugni al sacco come se volesse ucciderlo!
Corsi e gli bloccai le braccia, ma era inutile lui era più forte, si liberò della presa, e io caddi per terra, mentre lui continuava a sferrare pugni, era sudato, aveva il volto rosso e gli occhi iniettati di sangue, mentre le lacrime gli cadevano lungo i suoi zigomi.
-Benji ti prego calmati, sono io Selena- gli dissi con voce dolce, volevo farlo calmare, ma non ci riuscì, perchè in pochissimo tempo la sua mira cambiò, e si tirò un pugno da solo in pieno volto, non riuscivo a vederlo cosi, faceva male guardare la persona a cui tieni distruggersi, mi avvicinai a lui e lo strinsi forte, poi li sussurrai
-Benji stai tranquillo, ti prego, non è stata colpa tua, tranquillo tesoro- lui si accasciò per terra, il naso li sanguinava, li accarezzai il ciuffo, e li lasciai un bacio in fronte.
-Selena, stammi lontana potrei farti del male- disse lui con voce roca, mentre mi guardava con i suoi occhioni color ghiaccio, io non avevo paura di lui, perché io lo amo, e più di ogni altra cosa so che non mi farebbe del male, mai!
-Benjiamin Brian Mascolo, io di te non potrò mai avere paura, perché ti amo, e perché so che non mi faresti mai del male- dissi accarezzandoli la guancia
Lo vidi avvicinarsi a me, finché non assaporai le sue labbra, che avevano un retrogusto di sangue e menta, la sua lingua chiese l'accesso, e io non glielo avrei mai potuto negare, quel bacio era bisognoso, lui mi voleva e io volevo lui.
Dopo poco ci staccammo controvoglia, ridemmo l'uno sulle labbra dell'altro, poi lui mi sussurrò
-Ti amo anch'io-
Scusate se siamo state inattive,il capitolo è corto ma le sorpese ci saranno nel prossimo un bacio le vostre
MUCCHINE
