Capitolo 3.

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Prima dell'ora di pranzo faccio rientro al dormitorio e lì vedo una lite tra il mio coinquilino e un ragazzo di nome Oggy.
"Sorpresa di trovare il tuo coinquilino litigare con Oggy?" Dice Tyler facendomi saltare in aria.
Gli tiro un pugno sulla spalla in modo scherzoso poi gli rispondo.
"Si scemo, non so il nome del mio coinquilino." Dico ritornando a guardare quei due.
Da una semplice lite si sta trasformando piano piano a una rissa.
"Beh io lo so ma lui non vuole, ti dico perché sta quasi picchiando Oggy. Beh perché ha detto a qualche ragazza il suo nome e Oggy non gli vuole dire a chi l'ha detto" Ecco perché.
Vado da loro due.
Esiste la bocca per sapere le cose non i pugni.
"DIMMELO" grida il mio coinquilino a quel povero ragazzo.
"Basta! A me non mi ha detto niente quindi ora vai in casa!" Dico e con la mia voce si calma immediatamente e lasciando andar via Oggy.
Lo chiamerò Tizio, è brutto chiamarlo sempre coinquilino.
Tizio sale di sopra con le scale e io lo seguo.
"Mi dici perché lo stavi quasi picchiando?"dico guardandolo.
"Hai detto bene quasi" dice senza guardarmi salendo per il terzo piano.
Ma non potevano assegnarmi una camera al secondo piano?! No eh?
Lasciate ogni speranza o voi che entrate. Questo è quando in un dormitorio ci sono 7º piani e tu sei al terzo ma sembra il 7º Arriviamo al nostro piano e io corro davanti alla porta di casa.
Tizio mi precede e entra per primo.
Il mio tentativo di arrivare prima è fallito, dato che Tizio è più veloce di me.
"Dimmi il tuo nome" dico.
"No" dice freddo.
"È imbarazzante il tuo nome?"
"No è il più bello di tutto il college" dice andando in cucina.
E allora perché non me lo vuole dire?
Perché sono l'unica che non sa il suo nome?! Cosa gli ho fatto di male?
"Perché non me lo dici?" Dico seguendolo.
"Perché sei una rompi coglioni e non dico il mio nome alle rompi coglioni."
Vado in camera mia e mi metto a studiare, dopo pochi minuti con le lacrime che scendono a dirotto.
So che non c'è niente da studiare ma ho voglia di farlo.
Tu che hai voglia di farlo, ma a chi vuoi prendere in giro?
Non fiatare.
Ma cosa gli ho fatto di male?
Vorrei non essermi mai innamorata di questo college.
Odio lui e inizio ad odiare anche questo college.
Mi asciugo le lacrime, prendo il cellulare e navigo su internet lasciando stare lo studio e dando ascolto alla mia pigrizia.
Un giorno la pigrizia batterà lo studio.
Nei tuoi sogni.
"Angel" dice lo stronzo.
Già è uno stronzo.
Figo però.
"Cosa vuoi?!" Dico fredda e acida.
Lui non mi rispetta e io non rispetto lui.
Mi giro verso di lui.
"Prima cosa calmati, seconda cosa smettila di piangere. Terza cosa scusa" dice, sembra sincero.
"D'accordo, ma mi dici il tuo nome?" Dico.
"Mi chiamo Derek. Contenta?".
Derek, bel nome anzi come ha detto lui è il più bello.
Coscienza sta zitta.
"Si" dico alzandomi dalla sedia e prendendo una salvietta per il trucco e eye-liner.
Mi pulisco il viso e lo vedo sorridere.
"Che c'è?" Dico passando all'eye-liner.
"Che sembri un cesso con e senza trucco." Dice ridacchiando andandosene da qualche parte.
E se non diceva qualcosa non era lui eh.
Mi cambio mettendomi una canottiera grigia con dei disegni molto carini e un pantaloncino abbinato comodo apposta per lo sport.
Appena finisco esco da casa, corro nel corridoio fino ad arrivare alle scale le scendo e vado dritto alla palestra.
In estate si usa per quello che si vuole.
Entro e vedo una donna alla reception. Vado lì e mi saluta cordialmente.
"Buona sera che sport vorrebbe fare?" Dice sorridendo.
"Calcio, maschile solo per oggi" dico determinata.
"Sicura? Non è uno sport molto aggraziato per una signorina".
Faccio spallucce e la signora mi indica campo da calcio e mi avverte che gli allenamenti inizieranno tra mezz'ora.
Lei avvertirà il coach del mio arrivo.
Arrivo al campetto, amo il calcio.
Vedo un pallone e con esso inizio a fare alcuni palleggi, alcune volte la faccio palleggiare con la testa dopo essermi fatta la coda e un po' con le ginocchia e piedi.
"Piccola pazza cosa ci fai qua?" Sento dire da un ragazzo.
Fermo la palla per terra e mi giro.
Tyler.
Gioca a calcio sicuramente.
"Giocherò con voi oggi" gli grido prendendo la palla con le mani.
L'allenamento comincerà fra 10 minuti.
Si avvicina e sorridente mi distrae e mi frega la palla iniziando a rincorrerla e a cacciarla con i piedi.
"Se la rivuoi vieni a riprendertela"grida.
Inizio a rincorrere Tyler per riprendermi la palla.

...

Mi butto sul letto stanca morta per l'allenamento.
C'era anche Derek come previsto.
È andato a farsi la doccia per primo dato che lì, le docce non ci sono o forse sì ma sono rotte.
La serata passa bene, senza liti e per la prima volta da quando sono qui Derek non si è lamentato della mia cucina.
Quando Derek finisce di fare la doccia me la faccio in 10 minuti.
Ora sto andando a letto bella pulita e profumata ma prima saluto Derek che fa spallucce.
C'è del bene in lui ma in fondo.

Resta per sempre il mio stronzo. [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora