Capitolo 14.

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La foto rappresenta quello che succederà, le foto le metto in base ai capitoli.

No, forse stava scherzando.
Il vento è già un po' alto, e i suoi capelli spostati leggermente dal vento lo rendono sempre più bello.
Basta Angel!
Scendo dall'amaca e vado dentro, voglio farmi una doccia senza proferire parola.
"Ragazzi il bagno è mio almeno per mezz'ora" grido mentre scendo le scale della villetta.
"lo sappiamo" gridano ridendo tutti i ragazzi della villetta cioè Derek, Theo e Alex.
Mi fermo di colpo.
Ma che bastardi, mi invitano e poi mi ridono in faccia, manca poco e stasera mi stuprano.
"Siete dei bastardi, prima mi invitate e poi mi prendete in giro. Vaffanculo" grido andando in camera mia, nostra cioè mia è di Derek.
Chiudo la porta a chiave e la prendo a pugni piangendo.
Sono stanca di essere presa in giro.
Prendo la prima cosa appuntita che trovo è sblocco la porta.
Cosa stai facendo Angel?! Non devi morire!
Devi stare zitta vocina del cazzo.
Mi sono rotta il cazzo di vivere, sempre presa in giro, sempre usata, sempre cercata di violentate.
Basta cazzo, basta.
Apro la porta e mi dirigo a passo svelto dentro il bagno.
Mi sento chiamata ma non me ne importa.
Apro la porta e glie la sbatto in faccia a qualcuno chiudendola a chiave.
Non mi taglierò.
Voglio solo avere qualcosa di appuntito in mano.
Apro l'acqua fredda della doccia e ci entro dentro sedendomi a terra.
Butto la cosa appuntita via da me e mi copro le orecchie.
Ok Angel conta...
...1...
"Mamma hai visto i miei auricolari?" Grido da camera mia.
...2...
"No, mettiti a studiare"
"Cazzo mamma domani non vado a scuola, porca troia dammi gli auricolari"
...3...
Buio.

"Angel non parlarmi così!"
"Parlo come cazzo voglio!"

"Bambina!" Sento qualcuno ma non so chi è.
Dai sul serio non riconosci la sua voce, da come ti chiama.
No...
"Bambina scusa".
Derek...
Apri gli occhi Angel.
Tutto ad un tratto apro gli occhi e inizio a tossire.
Sento tre ragazzi che mi abbracciano.
Levatevi!
Noto che sono sul mio letto e non più sotto la doccia, sicuramente mi avranno portato qui quando sono svenuta, che gentili, come i pinguini di Madagascar.
"Levatevi" grido e si staccano. Diciamo che sei permalosa.
Scendo dal mio letto e vado fuori dalla camera.
"Bambina dov'è vai?" Dice Derek seguendomi.
Mi giro e mi fermo.
"Mare, casa e spiaggia. Dove pensi che vadi? Da mia nonna? Dopo quello che mi avete detto vi dovrei perdonarvi? Perché dopo che ho sofferto cinque anni..." Non finisco di parlare che mi prende il viso all'improvviso e mi bacia.
Questo è un bacio diverso dagli altri, questo è più dolce, più bello.
Non mi ricordo il film, ma la ragazza gli stava facendo un discorso sulla spiaggia ad un ragazzo e il ragazzo la bacia all'improvviso, come questo.
Devo dire che appena ha appoggiato le labbra sulle mie automaticamente io ho ricambiato? Naah, sapete arrivare al cervello.
Si stacca dalle mie labbra e appoggia la fronte sulla mia, il primo pensiero che ho avuto è stato: madonna sono nana.
Ma poi l'ho cancellato.
"Ci stanno guardando vero?" Mi sussurra.
Guardo di lato e non vedo niente.
"No, se ne sono andati" sussurro.
Mi ribacia di nuovo ma questa volta mi prende in braccio tenendo sempre tra le sue mani il mio viso, come se abbia paura che me ne andò.
Mi appoggia alla parete e sono più alta di lui in questo momento.
Ci stacchiamo e nel frattempo lui mi caccia il top facendomi rimanere solo con il pezzo di sopra del costume.
Mi inizia a baciare e a succhiare il collo e io mi lascio sfuggire un gemito di piacere.
Gli tiro piano le punte dei capelli.
Lo sento sorridere sulla mia pelle mentre continua a baciarmi e a succhiare.
Dopo pochi secondi passa al lobo del mio orecchio.
"Derek" gemito.
Si stacca dal mio orecchio e mi guarda.
"Che c'è?" Sussurra, lo ribacio.
"Ho capito" sussurra con un sorriso sulle mie labbra.
Mi lascia un bacio a stampo poi sorridendo va in camera dei ragazzi facendomi scendere da lui.
Riprendo il top e me lo rimetto.
Vado in bagno e noto un segno rosso-violaceo sul mio collo, succhiotto.
Sorrido al primo pensiero ma poi vengo interrotta dal mio cellulare.
"Pronto?" Dico.
"Angel allora com'è la casa di Derek?" Dice Tey tutto di fretta.
"Bella, affascinante, moderna e diciamo anche maschilista" sembra che sto descrivendo Derek.
"Ti ha fatto un succhiotto" dice ridendo.
"Zitta! Tey, io non lo amo ma se sto senza di lui mi sento... vuota? Ma è sbagliato tutto ciò, ci conosciamo da un mesetto" dico.
Tutto ciò che ho detto è vero.
Forse non lo amo, ma se senza di lui mi manca qualcosa e se sta vicino a me succede quello che è appena successo: un disastro piacevole.
Sono in totale confusione.
"Ora devo andare" dico sentendo Derek chiamarmi.
Riattacco e prima di uscire mi copro il collo con i capelli. Sono tutti sul divano a parlare, indovinate un po'? Di calcio, va beh a me piace.
Mi siedo sul divano diciamo tra le braccia di Theo, lui è la persona che istintivamente sai di fidarti, e poi mi piace stuzzicare Derek, appena ha visto che mi sono seduta sulle gambe di Theo ha serrato la mascella, tipo per gelosia.
"Allora ti abbiamo chiamata, perché non si sa mai se hai il ciclo ti incazzi come prima, per dirti che dovrai partecipare alla prossima partita di calcio" dice Alex.
"Cosa? Perché io?!" Dico allarmandomi.
Perché proprio io, cioè non sono molto brava a giocare! Mi è sempre piaciuto guardarlo ma non praticarlo.
"Perché fai parte della squadra di calcio" dice Derek freddo e serio.
Ma è bipolare? Mio Dio fai che passano subito tre anni, così lui se ne và e io avrò un nuovo coinquilino.
"E io dico invece che faccio parte della squadra di chi ha fame" dico salendo sopra lo schienale del divano (sono scalza) e scendere.
Si mettono a ridere.
Sto morendo di fame e loro ridono.
Bastardi.

Resta per sempre il mio stronzo. [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora