Chapter 4

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POV CRISTIANO

Nelle mie orecchie risuonano i Muse..imiei amati Muse.

Guarda caso la prima che parte è Madness.

<<Ican't get this memories out of my mind, it's some kind ofmadness, it started to evolve.>>

I ricordi..I ricordi delle suemani forti pronte a prendermi e trascinarmi sempre su,in salvo.Ricordi delle parole sussurrate nelle mie orecchie per calmare unpianto incessabile;così come i ricordi delle parole urlate a musoduro per calmare la mia irruenza,la mia impulsività.

I ricordi diquando invece sono stato io a stringerlo tra le mie esili bracciaquando la pressione era troppa e anche lui aveva bisogno di unpiccolo salvagente su cui aggrapparsi. Il.suo sorriso subito dopo cheè valso più di mille ringraziamenti...e da quel momento

<<Itried so hard to let you go But some kind of Madness is swallowing mewhole.>>

Come faccio a farlo uscire dalla mia testa? È unmartello continuo,un legame troppo forte che va aldila' di qualsiasilogica umana. Un martello continuo che mi porta alla pazzia,albisogno impellente di parlargli,assicurarmi che stia bene,che nonabbia bisogno di un po' di luce nei suoi pensieri. Perché lui simostra sicuro, forte dell'esperienza che i suoi 30 annicomportano,ma in realtà anche lui ogni tanto cede ed è bellissimonel suo modo inconsapevole di mostrarlo. Ma io,io lo vedo.

<<Cometo me, just in a dream Come on and rescue me>>

E non sei forsegià venuto a salvarmi,ma non in sogno,no. Lui è realtà, pura emeravigliosa realtà. Il suo petto è come se fosse la mia casa, isuoi abbracci il mio ossigeno.

<<Yes I know, I can't bewrong>>

Vero,forse sono troppo sicuro

<<And maybe I'mtoo headstrong >>

O semplicemente troppo testardo per ammettereche

<<Our love is...madness.>>

Il nostro amore...daquando è diventato amore?


POV DANIELE

Non sono positivo allanormalità. Le ho scritte io queste parole, no? E ho scritto ancheNon Ho La Tristezza. La canzone dell'amore universale. Ma c'è unabella differenza tra le canzoni scritte per gli altri, e i pensieriscritti per ME. È facile parlare di amore che va oltre ogni cosa, dirifiuto dei canoni e degli stereotipi, quando tutto questo nonriguarda me. È facile definirmi Daniele Incicco, un trentennemarchigiano di San Benedetto del tronto, un chitarrista ed uncantante. Eterosessuale.

È facilissimo scrivere una canzone controle etichette, mentre me ne appiccico addosso diecicontemporaneamente. Più difficile, invece, è rendermi conto chequando Cristiano sorride, sorrido pure io. E non semplicemente perchéil suo sorriso è largo, dolce e contagioso. No. Perché mi piacevederlo sorridere. Mi piace vederlo FELICE. È difficile per me direche so che lui mi guarda mentre canto. Che non balla e non fa casino,come tutti gli altri, perché sta guardando ME. Ogni volta, dietro imiei salti, dietro il mio picchiare incessante sul tamburo, nascondoun piccolo tremito che ho dentro, che ignoro e passo oltre. Unpiccolo riquadro della mia mente che sa, sa che Cristiano mi staguardando, e posso anche immaginare che faccia sta facendo. Stafacendo il viso serio e concentrato. Di una serietà diversa datutte. Non è la serietà disgustata di quando cantano Lele e Chiara.È una serietà...quasi preoccupata. Forse mi sto immaginando tutto.Ma non riesco a non pensare che quella serietà sia diversa, e cheabbia un senso.

Non riesco a non domandarmi se anche lui si stiafacendo mille domande come me o se se le sia fatte, almeno una volta.E non riesco a trattenermi dal rispondermi di sì.



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