Capitolo 7

185 23 3
                                    

26 Dicembre 2016

Dean si avviò verso il salone, dove Castiel lo aspettava.

"Ieri era Natale, e ho pensato di portarti il mio regalo." L'ex angelo fissava in pavimento.

"Cosa?! Mi dici che cazzo stai facendo eh? Il giorno prima mi baci d'improvviso e mi fai sentire l'uomo migliore del mondo, quello dopo mi cacci via senza un fottuto motivo e adesso ti presenti qui così perché ieri era Natale? Dannazione Castiel!" Le grida di Dean attraversarono i muri.

"Dean.. Non volevo.. Io non volevo ferirti." L'ex angelo lo disse con voce fioca.

"Non funziona così maledizione! Castiel non puoi farlo lo capisci? Non puoi!" Continuava ad urlare.

"Adesso tu mi parli una buona volta per tutte e mi dici ogni cosa!"

"È.. È una lunga storia.."

"Ho tutto il tempo del mondo." Abbassò il tono della voce.

Castiel alzò lo sguardo.

"E va bene." Disse, riluttante.

Si sedettero sul piccolo divano che il cacciatore aveva comprato ad un mercatino dell'usato mesi prima, Castiel non riusciva nemmeno a guardare Dean in faccia. C'era un silenzio assordante.

"Allora, parli o no?" Dean lo disse con calma, cercando di non perdere il controllo un'altra volta.

"Mi dispiace tanto."

Dean chiuse gli occhi e strinse i denti.

"Okay." Rispose, "Vai avanti."

"No Dean, non puoi costringermi a parlarne. No." La sua faccia si trasformò in una maschera di paura.

"Senti, se non mi racconti tutto dall'inizio come pensi che possa funzionare tra noi due? Come pensi che io possa aiutarti?" Dean si impose di calmarsi, voleva solo che Castiel stesse meglio.

"So che dopo non mi vorrai più bene." L'ex angelo guardava il muro.

"Cazzate." Dean gli poggiò una mano sulla spalla.

"D'accordo." Castiel si mise più comodo e rilasso le spalle sullo schienale del divano.

"Quando è finito tutto, quando non sono più stato utile, ho deciso di andarmene. All'inizio non sapevo dove, visto che non avevo soldi ed ero completamente solo, quindi mi sono ridotto alla vita di strada. Poi un martedì di Ottobre ho conosciuto quest'uomo: era così bello Dean, così bello. Aveva una casa grande e spaziosa." Sorrideva mentre raccontava, e notò la disapprovazione e la gelosia che erano apparse sul volto di Dean. "Abbiamo passato alcune notti insieme, poi lui ha.. Lui ha.." si interruppe.

"Ha fatto che cosa Cas?"

Castiel sospirò e parlò. "Mi ha costretto a fare delle cose che non volevo fare Dean, cose brutte." Iniziò a piangere, incapace di continuare. Dean lo tirò verso di se e lo strinse.

"Mi dispiace tanto Cas, ora ci sono io qui."

"Io non mi sono ribellato Dean, capisci? Ho lasciato che facesse di me quello che voleva!" Urlò con la voce rotta dal pianto, mentre teneva il viso schiacciato contro il petto di Dean.

"Non è colpa tua. Hey, hey.. Guardami." Tirò Castiel su dalle spalle e gli asciugò le lacrime. "Eri in una situazione difficile e non sapevi cosa fare, ma adesso è passato Cas, sei qui, con me."

"È.. È questo il motivo per cui mi sono comportato in quel modo, ma non volevo Dean, te lo giuro."

"Lo so Cas, lo so." Dean gli diede un bacio sulla fronte e lo abbracciò, sentì il corpo dell'ex angelo rilassarsi contro il proprio.

Si fece sera, e si addormentarono uno stretto all'altro.

Dicembre.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora