Nothing Like Us

Chapter 6 "Lie"

Ariana's POV

"Justin? Posso parlare con lei?" disse una voce alle mie spalle.

Mio padre guardò quella voce e si alzò facendomi notare Sean mentre si sistemava i capelli nervosamente.

Oh ci mancava solo questo.

Mio padre ci lasciò soli e io sospirai chiudendo gli occhi mentre il vento scompigliava i miei capelli.

"Parlami, per favore" disse sedendosi accanto a me.
"Non ho niente da dirti" borbottai tenendo ancora gli occhi chiusi.

Mi prese per un fianco e io tolsi la sua mano dal mio corpo.

"Perché fai così?" non deve chiedermelo. Non so nemmeno io la risposta.

Non risposi e mi limitai ad aprire gli occhi ancora offuscati dalle lacrime.

"Rispondi" disse freddo.
"É complicato" sussurrai con voce tremante
"Se me lo spieghi, magari, non sarà più così complicato"

Il lato buffo di tutto questo? É che era da due o tre anni che non mi faceva un discorso serio senza doppi sensi mirati.

"Non voglio" sbottai. Si sistemò i capelli e io quasi svenni dalla sua perfezione.

"Ho fatto qualcosa?"

Si.

"No" mentì e lui annui. Ugh, non posso andare avanti così. Un giorno o l'altro dovrò fottutamente dirgli tutto.
"Perciò...avrai un fratellino o una sorellina" disse e io alzai gli occhi al cielo. Perché si ostina a parlare così tanto?

"Già"
"Buona fortuna"
"Ora che ci penso...Ethan dov'è?" domandai notando a sua assenza
"É uscito con Madison" fece spallucce ed io annui.

Domani Mad dovrà raccontarmi tutto.
"Okay" mi limitai a dire. Misi una mano sulla tegola del tetto facendo prima un piccolo sussulto per il freddo della tegola poi appoggiai tranquillamente la mano.

Guardai di nuovo davanti a me e sentì calore sulla mano che era appoggiata sulla tegola.

Le mie dita si incrociarono con quelle di Sean.

Il mio battito andò a mille e sentivo la faccia andarmi a fuoco.

Avrei voluto tanto stringerlo a me. Baciarlo. Sentire come le sue labbra si muovevano sulle mie. Vedere il suo ciuffo biondo scompigliato per colpa mia.

Ma non lo feci e come da stupida tolsi la mano dalla sua e la posizionai lontano dalla sua.

"Ti...ti voglio bene, lo sai?" disse come se per il mio atteggiamento lui pensasse che io lo odio...cosa vera.

"Si che lo so" mentì spudoratamente.

Non faccio altro che mentire. E poi non so se mi vuole bene veramente. Uno che ti vuole bene non ti spezza il cuore come un non nulla.

Uno che ti vuole bene non si dimentica di te con gli amici e quando siete soli ti tratta come chissà cosa.

Questo non é volersi bene. Questo io lo chiamo solo 'tradimento'.

Sean mi ha pugnalato alle spalle. Mi ha "tradito" facendo finta che io non esistessi quando era con altri.

"Tu mi vuoi bene, vero?" disse ovvio.

No...forse...non lo so sinceramente.

"S-si" balbettai cercando di essere il più possibile credibile.

"Allora perché mi eviti?" riesce sempre ad incastrarmi in qualche discorso che voglio evitare sto stronzo.

"Il messaggio..." iniziai cercando una scusa ovvia
"AHAHAHAH QUELLO? HAHAHAH" scoppiò di nuovo a ridere asciugandosi le lacrime per le troppe risate. Anche se dovrei essere infastidita dal suo comportamento, non riesco a non pensare a quanto fosse perfetto.