Lei ha gli occhi aperti. Quegli occhi nocciola che mi hanno conquistato sono aperti, senza vita e in un qualche modo mi stanno fissando. Lei. Lei non c'è più. Se ne è andata qualche secondo fa, mentre io impotente urlavo il suo nome. La rabbia che mi pervade non è paragonabile alla tristezza che provo. So solo che Lei non c'è più. Lei, l'unica che è riuscita a farmi provare un qualcosa, che non sia il piacere nel mangiare del cibo, o l'adrenalina durante una battaglia. L'unica che è riuscita a prendermi il cuore con un solo sguardo, quello sguardo che insieme ai suoi occhi nocciola, così profondi che potrei perdermi dentro e sprofondare in quel colore maledettamente perfetto, mi ha preso l'anima, senza uccidermi. Lei. I suoi occhi, il suo nasino leggermente all'insù e quel sorriso, perfetto come lei. I suoi capelli dorati, morbidi e lisci, così belli da toccare che resterei ore a pettinarli con le mani. Ogni suo particolare, ogni sua caratteristica, il suo corpo troppo formoso da renderla goffa ma che a mio parere trovo assolutamente magnifico, perfetto per il suo dolce viso, che nonostante le sue smorfie di rabbia è tenero. Ogni suo piccolo difetto è un pregio. Sento qualcuno che nonostante la mia espressione stupefatta davanti a quel corpo senza vita là a terra mi sta stringendo in un abbraccio di conforto. Io tenevo troppo a lei. Guardo verso il basso, la piccola testolina blu di Wendy è appoggiata all'altezza dell'ombelico. Lei mi sta abbracciando, forse soffre più di me. Per lei Lucy era più di una semplice amica, le risultava una sorella maggiore che la proteggeva da ogni pericolo. Sta singhiozzando, mi abbasso alla sua altezza e la abbraccio, forse per dare più conforto a me che a lei.
- N-Natsu... - La bassa voce di Wendy mi richiama. Non le rispondo, ma la ascolto.
- L-Lei... - piange più forte, come a voler provare di non essere in un incubo.C'è tutta la Gilda qua, siamo davanti alla tomba della luce, Lei che mi ha fatto brillare su tutto e tutti, Lei che ha curato le mie ferite, Lei che nonostante il suo sentirsi debole dava il meglio di se, pur di non essere lasciata indietro. Non l'avrei mai abbandonata. Il sole splende nonostante l'importante perdita, lucente come non mai. Lei. Semplicemente Lei. Lei che non ha mai mollato. Lei che nei momenti difficili ci tirava su di morale. Lei, la madre tanto sognata da Happy.
- Lei. - sussurro. Anche se tutti sono lì, davanti a quella grigia tomba, io vado via, sento che sto soffocando, come se l'aria mi mancasse, come se il mio corpo fosse troppo impegnato a camminare e trattenere le lacrime. Non voglio piangere davanti a loro, davanti a Lei. Sono ormai davanti casa, apro la porta, solo il buio. Mi oriento per trovare l'interruttore, la luce si accende, tutta la stanza è illuminata. Le tapparelle abbassate, i mobili impolverati. Da quanto non venivo qui? Casa mia. L'unico luogo che ho ignorato dopo il suo arrivo. Comincio a guardare gli oggetti, ci sono alcuni giochi di Happy quando era ancora un cucciolo, una foto di Lisanna, di quando eravamo ancora piccoli. Di fianco alla sua trovo quella di Lucy. Ogni volta che guardo queste sue foto penso a Lei, a come sarebbe bello poter avere un draghetto e una stellina al quale badare, insieme a lei.
- Lucy... - sussurro. Ho paura a dire il suo nome. Giro il mio sguardo verso la nostra bacheca delle missioni. Dalla prima all'ultima. La rabbia sale dalle profondità del mio cuore. Sento che quei ricordi sono troppo importanti per noi, ma troppo difficili da guardare. Tiro una manata al primo foglio che mi capita, strappandolo. Sto urlando per la mia debolezza. Mano a mano li strappo quasi tutti, vorrei piangere, ma non riesco. Lei mi ha stravolto la vita e poi se ne è andata via così.
- Natsu... non dovresti farle questo - la voce di Gray mi distrae da ciò che sto facendo. Ripenso a ciò che ho fatto... Io le ho fatto questo.
- Lei... Lei se ne è andata e non ho potuto fare niente... - ho la voce strozzata dai singhiozzi, ma non voglio far scendere le lacrime. Sbatto un pugno contro la parete.
- Lei se ne è andata e io non ho potuto fare niente! - sto urlando. Lo vedo serrare i pugni mentre abbassa la testa. Sento le lacrime che cadono a terra. Sta piangendo.
- Lei se ne è andata... Lo so bene anch'io ma dobbiamo andare avanti, per lei! - mi urla in faccia.
- Gray... Lascialo stare - la voce di Erza invade la stanza ormai silenziosa. Lui si gira e se ne va, Erza mi fissa per qualche istante, chiude la porta e se ne va anche lei.Lei. Lei che mi ha salvata dalla mia sofferenza interiore, quella che mi stava mangiando le viscere. Lei che con il suo sorriso mi rendeva felice. Lei, l'unica che in un qualche modo è riuscita ad apprezzarmi per ciò che sono. Lei che adesso non è più con me. Chiudo gli occhi e prendo un respiro profondo. Entro dopo un anno in questo posto infernale. Centinaia di tombe mi si presentano davanti,ma la più importante é quella infondo, quella che non noterebbe nessuno se non fosse per i fiori che ogni quattro giorni Erza e Gray cambiano. La sua tomba, che nonostante mi ricordi la sua morte, è meravigliosa come lei. Ogni singolo fiore è scelto appositamente per lei, ogni petalo è perfettamente in ordine. Intorno alla tomba ci sono i fiori che tolgono dall'acqua per piantarli nell'erba che circonda la pietra. La raggiungo e mi fermo a guardarla. Le incisioni sulla pietra sono ordinate, scritte in corsivo, di fianco al suo nome si trova una stella, sotto ad esso la sua data di nascita e quella di morte. Poi sotto ancora una sua foto, è bellissima come sempre.
- Lucy... - sussurro, sento già che le lacrime stanno per scendere, ma cerco di resistere, per lei.
- Mi spiace... - Appoggio i fiori che avevo in mano di fianco alla lapide. Mi inginocchio, e piango. Sento le sue mani delicate che mi accarezzano il viso abbassato, come a darmi conforto.
- Io... Io volevo proteggerti, non ce l'ho fatta... mi spiace... - piango, oramai so fare solo questo. Piangere.
- Volevo darti l'addio... Volevo tornare in missione con te... Volevo dirti... Volevo dirti quanto ti amo... Volevo abbracciarti un ultima volta... Volevo prenderti in sposa, come tanto sognavo... Volevo portarti sull'altare con me... Volevo darti quel bacio che avrebbe segnato il nostro legame per sempre... Ma non ho potuto farlo... Perché non ne ho avuto il coraggio... - Mi sento quasi un idiota, a star qui a parlare davanti alla sua tomba, davanti a quella che doveva essere la mia Lucy
~ Lo volevo anch'io... ~ è quasi un sussurro quello che sento nell'aria. Il suo magnifico odore di vaniglia e la sua dolce voce, che sembra chiamarmi. La sento nell'aria, sento il suo respiro, il suo battito e ogni suo spostamento e riesco anche a sentire le sue braccia che mi avvolgono il torace in un abbraccio, un abbraccio più intimo di un semplice bacio, un abbraccio che racchiude più amore di qualsiasi altra cosa. Il suo morbido petto appoggiato delicatamente sulla mia schiena che al suo contatto si irrigidisce, ma che con calma si rilassa.
~ Anch'io volevo diventare tua moglie, quella che nessun altro uomo d'ora in poi avrebbe toccato... anch'io volevo indossare quell'anello che avrebbe fatto vedere al mondo, che noi, nel nostro piccolo ci amiamo più di ogni altra cosa... Invecchiare insieme a te per poi finire nella tomba, vicini come è sempre stato... e anch'io non ne ho avuto il coraggio ... ~ Ogni sua parola mi risuona nelle orecchie, quasi a formare una melodia con la sua voce.
~ Ma ho seguito ogni tuo consiglio, ho seguito ogni cosa che tu mi hai detto, badare alla propria famiglia, senza mai lasciarla sola, giusto? I nostri unici ricordi sono andati in frantumi, come vetro che cade a terra... ma, nonostante ciò ho comunque seguito ciò che mi hai detto, non arrendersi mai, qualsiasi cosa accada... Perciò fai ciò che tu stesso mi hai insegnato, vai avanti e non arrenderti mai! ~ Sento le sue braccia piano piano svanire, così anche il resto del corpo, il suo profumo c'è ancora e sento ancora i suoi respiri calmi
~ Ti amo anch'io Natsu... ~ dopo quelle poche parole non la sento più, o perlomeno, non sento più il suo battito, il suo respiro... sento solo che è qui, è sempre presente e non solo esternamente, ma anche nel mio cuore... con calma mi alzo in piedi, dò un bacio alla foto di Lucy e me ne vado... Lei sa cosa sto pensando, so che Lei lo percepisce.- Mai arrendersi, mai lasciare la tua famiglia da sola - sussurro a bassa voce. Come le ho insegnato...
Fine
Ecco la storia un po' modificata e migliorata, spero vi piaccia ^^
(17/10/16)
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Nalu ~ Ti Sento Ancora
Fiksi Penggemar" Sapevo che un giorno te ne saresti andata via... Ma volevo venire con te... "