Gabriel sbarra gli occhi.
-Amore- mi stringe forte.-Ehi- rispondo -Ma sono bagnata tutta. Cos'è successo?-
-Come? Non ricordi?-
-No. Puoi spiegare?- mi cade giá una prima lacrima. Ma com'è che tutte a me devono succedere?
-Io non c'ero. Stavi andando da Valeria per farti accompagnare in bagno, ma qualcuno ti ha spinto in acqua.- abbassa lo sguardo.
-Ah sí, ricordo che qualcuno mi ha presa violentemente-
-Ti ricordi davvero?- si meraviglia
Annuisco.
-E hai visto qualcosa di questa persona?-
-Mi sembra fosse bionda-
-Cazzo.-
-Cosa?-
-Io lo sapevo. É quella lurida. É stata Allyson. Cazzo. Non dovevo lasciarti sola.-
Inizia a piangere. Versa lacrime ansiose. Si preoccupa.
-Non preoccuparti amore. Ma chi é questa Allyson?-
Continua a scendere una seconda lacrima.
-É la mia sorellastra. Sai dopo la morte di mio padre, mia mamma si sposó con il padre di Allyson, separato dalla moglie.- dice tutto d'un fiato.
-Ma cosa vuole da te?-
-Vuole che io stia male. Dice che mi sono portato via suo padre. Quando di suo padre, a me, non interessa proprio!- scoppia in lacrime.
Lo abbraccio.
-Ho paura di questa Allyson- gli dico bassa voce piangendo.Mi stringe fortissimo.
-Il piede mi fa male.- rompo dopo un po' il ghiaccio.
-oh, é vero, cazzo il tuo piede!- dice frettolosamente asciugandosi le lacrime.
Sono bagnata fradicia e, standogli in braccio, l'ho bagnato.
Lui se ne frega però altamente.
Mi asciuga il gesso, che per fortuna aveva una doppia e spessa infasciatura, passata sopra.-Amore puoi accompagnarmi a casa?- chiedo
-Come? A casa? Di giá?-
-Ma se sono bagnata!-
-Aspetta un attimo-
Va nella sua macchina e torna con una busta abbastanza piena.
-Allora. Qui ci sono dei pantaloncini da calcio che uso per allenarmi, sono nuovi e mi stanno stretti. Poi ieri, incaricato da mia sorella Alice, sono andato a prendere una maglietta ad un negozio al centro; ma, dato che le piaceva tanto ne ho prese due, cosí per il suo compleanno. Ora serve a te, quindi te la regalo. Poi questa é la mia felpa preferita, te la cedo.-
Lá mi scappa un sorriso.
-Ti chiamo Valeria?-
-Fa pure mio eroe-
(...)
-Allora Vale ti lascio la mia principessa nelle tue mani, non lasciarla mai sola e aiuta a cambiarla--Si signor capitano!- risponde mia sorella.
Ridiamo tutti.
In bagno mi tolgo il nero dagli occhi e mi rimetto un pó di mascara. Faccio una coda di cavallo.
Sono pronta.
Sti pantaloncini blu sono bellissimi, poi sta maglietta nera della vans e il suo felpone non ne parliamo.
Valeria mi guarda e sorride. Che tenera. Ha appena smesso di piangere. Si é preoccupata tanto.
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Solamente unica ~ danza classica
Ficción GeneralMiriana é una ragazza di 14 anni che ama danzare, sin da quando aveva 3 anni. Frequenta il primo liceo linguistico, adora le amicizia a cui riesce a dedicare notevole tempo nonostante lo studio e la danza. Un giorno come tutti, alla lezione di danza...