Capitolo 7

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...due settimale dopo...
Cazzo. É martedí. É il martedi. É il martedi in cui crollerà questo muro che mi separa da lei.
Mi alzo insieme a Valeria che peró deve andare a scuola.
Dopo averla accompagnata, papà mi ha portata a fare colazione, che carino.
Ci trasferiamo poi in quel lurido luogo.
Aspettiamo una ventina di minuti e poi un'infermiera ci fa entrare.

-Buongiorno-

-Salve- rispondiamo io e papà

-Sdraiati sul lettino- annuisco.

Mi toglie il gesso, la pelle è tutta ruvida e rovinata. Ma non c'è il gesso, cazzo. Finalmente si ritorna sulle punte!
FINALMENTEE!

-Allora?- dice il dottore

-Allora cosa?-

-La vogliamo lasciare sta danza o no?-

-Certo che no.-

-Ma non ti stanchi? Fate sempre i soliti passi! Ma che palle!-

Lo guardo schifata. Ma che cazzo vuole questo!

-Va bene è stato un piacere. Vaffanculo. Ciao-

Prendo le stampelle ed esco sbattendo la porta. Papà si scusa per un cinque minuti con quel coglione.
-Ma come ti salta in mente!- dice arrabbiato ma non troppo.

-Mi è venuto spontaneo- dico con lo sguardo giu -mi dispiace per averti fatto fare una figura un po' cosi...-

-Non ti preoccupare, ma la prossima volta pensa- annuisco e lo abbraccio.

Poichè il piede mi fa ancora particolarmente male, devo continuare ad usare quelle dannate stampelle. Mi viene da piangere. Per distrarmi, prendo il cellulare e chiamo Gabriel.

-Amore- risponde alla chiamata

-Hei-

-L'hai tolto?-

-Yes-

-E quindi? non sei spaventosamente felice?-

evito la domanda -dove sei? A scuola vero?- guardo l'orologio sono le 11, devrebbero essere nell'intervallo ora.

-No, non sono a scuola. Non ci sono andato perchè ho accompagnato Alice ad uno stage fuori città e, facendo tardi, mamma mi ha dato il permesso di mancare-

-Ah. Possiamo vederci quindi?-

-Certo princess. Dove passo a prenderti?-

-All'ospedale?-

-Va bene-

-Ti aspetto. Baci.-

-A dopo amore-

Raggiungo papà.

-Papi puoi andare, passa a prendermi Gabriel-

-Sicura?-

-Si si, ci siamo appena sentiti-

-Va bene allora vado, a dopo-

-Si ciau papi-

-Per qualunque problema chiama, ciao.-

(...)

-Hei amore- mi saluta

-ciao tesoro-

Salgo in macchina da sola, avendo rifiutato il suo aiuto. Ci baciamo.

-Allora dove andiamo?-

-A casa mia? Non c'è nessuno. Oppure preferisci andare fuori?-

-Nah. Andiamo da te, mi fa male troppo e preferisco un luogo comodo-

Solamente unica ~ danza classicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora