...due settimale dopo...
Cazzo. É martedí. É il martedi. É il martedi in cui crollerà questo muro che mi separa da lei.
Mi alzo insieme a Valeria che peró deve andare a scuola.
Dopo averla accompagnata, papà mi ha portata a fare colazione, che carino.
Ci trasferiamo poi in quel lurido luogo.
Aspettiamo una ventina di minuti e poi un'infermiera ci fa entrare.-Buongiorno-
-Salve- rispondiamo io e papà
-Sdraiati sul lettino- annuisco.
Mi toglie il gesso, la pelle è tutta ruvida e rovinata. Ma non c'è il gesso, cazzo. Finalmente si ritorna sulle punte!
FINALMENTEE!-Allora?- dice il dottore
-Allora cosa?-
-La vogliamo lasciare sta danza o no?-
-Certo che no.-
-Ma non ti stanchi? Fate sempre i soliti passi! Ma che palle!-
Lo guardo schifata. Ma che cazzo vuole questo!
-Va bene è stato un piacere. Vaffanculo. Ciao-
Prendo le stampelle ed esco sbattendo la porta. Papà si scusa per un cinque minuti con quel coglione.
-Ma come ti salta in mente!- dice arrabbiato ma non troppo.-Mi è venuto spontaneo- dico con lo sguardo giu -mi dispiace per averti fatto fare una figura un po' cosi...-
-Non ti preoccupare, ma la prossima volta pensa- annuisco e lo abbraccio.
Poichè il piede mi fa ancora particolarmente male, devo continuare ad usare quelle dannate stampelle. Mi viene da piangere. Per distrarmi, prendo il cellulare e chiamo Gabriel.
-Amore- risponde alla chiamata
-Hei-
-L'hai tolto?-
-Yes-
-E quindi? non sei spaventosamente felice?-
evito la domanda -dove sei? A scuola vero?- guardo l'orologio sono le 11, devrebbero essere nell'intervallo ora.
-No, non sono a scuola. Non ci sono andato perchè ho accompagnato Alice ad uno stage fuori città e, facendo tardi, mamma mi ha dato il permesso di mancare-
-Ah. Possiamo vederci quindi?-
-Certo princess. Dove passo a prenderti?-
-All'ospedale?-
-Va bene-
-Ti aspetto. Baci.-
-A dopo amore-
Raggiungo papà.
-Papi puoi andare, passa a prendermi Gabriel-
-Sicura?-
-Si si, ci siamo appena sentiti-
-Va bene allora vado, a dopo-
-Si ciau papi-
-Per qualunque problema chiama, ciao.-
(...)
-Hei amore- mi saluta
-ciao tesoro-
Salgo in macchina da sola, avendo rifiutato il suo aiuto. Ci baciamo.
-Allora dove andiamo?-
-A casa mia? Non c'è nessuno. Oppure preferisci andare fuori?-
-Nah. Andiamo da te, mi fa male troppo e preferisco un luogo comodo-
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Solamente unica ~ danza classica
Narrativa generaleMiriana é una ragazza di 14 anni che ama danzare, sin da quando aveva 3 anni. Frequenta il primo liceo linguistico, adora le amicizia a cui riesce a dedicare notevole tempo nonostante lo studio e la danza. Un giorno come tutti, alla lezione di danza...