Nella mattinata presto scendemmo in gommone. Mi misi velocemente il mio costume preferito (quello blu) e ci incamminammo verso il porto, dove il gommone ci stava aspettando già in acqua. Appena salimmo distribuimmo i cuscini da mettere davanti, ci tolsimo le magliette e rimasimo in costume. Ci avviammo verso punta principessa, un luogo dietro agli scogli, davanti ad una spiaggetta Non tanto grande, con il fondale di sabbia (il mio preferito). Ci accomodammo davanti, sdraiati a pancia in giù per riscaldarci la schiena, visto che c'era venticello. Fede si buttó in acqua per primo e fece un tuffo a bomba. Io mi buttai per ultima (cioè per terza) e giocai con lui a passare sotto il gommone quante volte riuscivamo. Alla fine mi girai dalla parte del mare aperto e vidi un cane sott'acqua, fermo immobile, di color nero. Evidentemente era un Labrador Retriever. Il fondale era di 4 metri e quindi forse ci arrivavo. Salii sul gommone e presi un canotto e due corde, legai la corda al canotto e l'altra corda la tenni in mano per agganciare il cane. Con tutta la forza che avevo mi spinsi sotto, legai il cane e tentai di tirare, ma Nn avevo abbastanza forze. Allora mi sforzai e mi misi in testa che se Nn lo portavo all'aria aperta il prima possibile, sarebbe morto (quel cane era svenuto secondo i miei genio si calcoli). Alla fine lo legai attorno al bacino e riuscii così a portarlo sul canotto e a sdraiarlo. Sul gommone c'era solo Francy sdraiata e fede era in acqua con me. Salimmo e fede mi diede una mano a porre il cane per terra davanti, dove misi per terra la mia tavoletta da surf ormai rovinata è spezzata in due e lo appoggiai sopra. Tentai di rianimarlo, mentre li altri due prendevano dalla borsa frigo l'acqua è una bacinella. Si rianimò. Li chiamai e sentii che il cane si sforzava di abbaiare, ma la sua voce era rauca, con poco fiato e secca. Gli appoggiammo davanti la ciotolina con l'acqua e lui bevve. Era femmina, e aveva appena partorito i cuccioli, perché aveva ancora la pancia gonfia. Ad un certo punto sentimmo dei latrati acutissimi che provenivano dalle scogliere. Mi affacciai dal gommone e vidi 5 stupendi cuccioli di Labrador. Allora prima che arrivarono i miei, mi ributtai in acqua con il canotto e andai a salvarli. Li portai sul gommone e li lasciammo insieme alla mamma, per farli riabituare. Bevvero il latte dalla mamma. Secondo le mie teorie la madre aveva partorito 1 settimana fa mentre era su una barca. Poi era stata gettata in mare ed i cuccioli lasciati sullo scoglio. I miei arrivarono e gli dissimo la verità, con molta difficoltà nel parlare. Ci dissero che potevamo tenerli fino alla fine delle vacanze. Ne scegliemmo 1 a testa, mentre gli altri due li lasciammo dentro ad una scatola in strada in attesa di uno che potesse prendersene cura: io quello nero che chiamai Ader, Francy quella bianca che chiamò Luna e Fede quella marrone che chiamò Zoe. La madre la portammo a casa insieme agli altri tre cuccioli. Comprammo cibo per cani, pettorine e guinzagli e li portammo nella Via delle Pavane a fare i bisogni. Allan sera li lasciammo nel recinto davanti alla nostra camera. Alla mattina trovammo in strada uno dei due cuccioli che avevamo lasciato nella scatola morto per terra in mezzo alla strada. L'altro era stato dentro alla scatola, tremava e uggiolava dalla disperazione e dalla paura. Lo prendemmo e lo portammo a casa. La mamma era rimasta nel recinto a casa, mentre ora eravamo con i tre pestiferi al guinzaglio, pronti per andare a fare colaIone.
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~•Elba•~
AdventureFrancesca, Nicole e Fede sono tre grandi amici e fan dell'Elba, abbreviazione di Isola d'Elba, un'isola della Toscana dove passano le vacanze ogni anno. Questo libro racconterà le loro esperienze. (Storia vera: nicole sono io, Francesca una delle mi...