Mentre chiudo la porta di casa penso al gesto gentile di quel ragazzo.
I suoi occhi... I suoi occhi mi ricordano qualcuno ma non so chi, quei occhi verdi... Mi sono familiari.
Mentre penso a lui un brivido mi sale sulla schiena e mi metto seduta sul divano... Poi mi ricordo che devo mettere un po' di ghiaccio sulla caviglia, quindo mi alzo zoppicando e prendo le mie stampelle che avevo lasciato all' entrata e mi dirigo verso la cucina. Mentre cerco un po di ghiaccio sento bussre alla porta,
<< Bella, siano noi apri>>
Che strano i miei genitori no trovavano la settimana prossima?
Penso dirigendomi verso la porta.
<< Ciao mamma, ciao papà. Com' é andato il viaggio a Firenze?>>
<< Bene tesoro, abbiamo visto molte cose e ti abbiamo portato un bellissimo regalo.>>
<< Mamma non dovevi e ormai ho tredicia anni>>
<< Vedrai che ti piacerà. É una borsa, ora te la mostro spero ti piaccia.....?... Ti piace?>>
<< Ma é bellissima, l' adoro!!!
Grazie di cuore mamma>>
<< Meno male, sono cont... Ma che cos' hai fatto?!>>
<< No, tranquilla non é successo niente>>
<< Ma come non é successo niente? Torniamo a casa e ti troviamo con un piede fasciato e le stampelle? Come hai fatto?>> mi dice agitata indicando la mia caviglia.
<< Emmm... Sono caduta...>>
<< Okay, ma la prossima volta ce lo devi dire>>
Fiuu... meno male se l' ha bevuta perché senno mi avrebbe fatto cambiare città, casa, scuola... penso tra me e me.
Mia madre a volte é molto protettiva, non so perché ma ormai ci ho fatto l' abitudine.*******
IL GIORNO DOPO
<< Bella che cosa ti é successo alla caviglia?>>
< Niente tranquilla dopo ti spiego, ora entriamo in classe>>
<< okay, ma dopo voglio sapere tutto.>>
_________________________________________Scusate se questo capitolo é corto ma ho tante idee e non so come metterle su "carta".