Somebody that I used to know

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Credete nell'amore a prima vista?

Io no, o meglio, non fino a quando non l'ho visto.

Come è successo? Ora ve lo racconto.

Per la precisione è successo tutto un anno fa, ero uscito con i miei amici e mio fratello; inizialmente neanche ne avevo voglia, ma dopo vari tentativi di farmi smettere di studiare ed uscire dalla mia camera da parte di Mike e Jaime, continuando a ripetermi che avrei potuto studiare gli ultimi cinque pomeriggi che mi erano rimasti per l'esame che avrei poi dovuto affrontare e che avevo bisogno di una pausa. Alla fine cedetti.

Ci eravamo fermati per andarci a sedere su una panchina che si trovava vicino la piazza principale, quando ad un certo punto notai che affianco a noi si trovava un altro gruppo di ragazzi.

Che sono gay è una cosa risaputa tra i miei amici ormai, dato che feci il mio coming out tempo fa, nel periodo in cui andavo al liceo; e la cosa fu presa anche abbastanza bene da parte loro, poi ormai si erano anche abituati dato che, in due anni che sono all'università, mi è capitato di presentare loro un mio ex ragazzo, per cui all'epoca persi letteralmente la testa.

Non so ancora bene perché, ma appena vidi quel gruppo di ragazzi, girai la testa verso di loro per vedere chi potessero essere, ed in quel momento lo vidi.

Stava ridendo per qualcosa ed immediatamente il suo sorriso mi stregò, portandomi a rimanere a fissarlo.

Rimasi a guardarlo, quando ad un certo punto i nostri occhi si incrociarono per una frazione di secondo; inutile dire che immediatamente nella mia testa iniziai ad immaginare su me che mi avvicinavo a lui e gli chiedevo il suo nome e il numero di telefono, su come lui avrebbe potuto accettare e dirmi che avrebbe aspettato con ansia una mia chiamata, su come poi lo avrei potuto chiamare subito e su come gli avrei potuto chiedere di uscire con me uno di quei giorni, su come lui avrebbe potuto accettare, su come poi ci saremmo potuti incontrare il giorno dopo vicino proprio quella panchina, su come avremmo passato una giornata perfetta e su come io poi lo avrei potuto baciare, iniziando quindi la nostra storia d'amore perfetta.

Poi ad un certo punto mi sentii chiamare e, alzando lo sguardo, mi ritrovai faccia a faccia con un ragazzo alto, dai capelli neri e corti, uno sguardo magnetico di un verde chiarissimo ed un sorrisetto imbarazzato che lasciava intendere quanto fosse in imbarazzo in quella situazione.

-Ciao, io sono Kellin piacere... So che può sembrare una proposta azzardata, ma posso avere il tuo numero di telefono?-

Lo vidi tendermi la mano, mentre tutto il resto del mio gruppo ci guardava con un sorriso divertito sul volto.

-A-Ah, va bene-

Lui mi tese il suo cellulare e io lo segnai in fretta, salvandomi semplicemente come "Victor", passandoglielo subito dopo.

-Grazie, quindi ora se ti chiamo per un appuntamento mi risponderai?-

Lo guardai sorridente, rispondendo semplicemente: -Certo!-

-Allora mi aspetterò una risposta, ci sentiamo-

Rimasi a guardarlo allontanarsi da me, mentre tutto il resto della mia comitiva era rimasta a guardarmi, quando ad un certo punto Tony mi disse: -Ma chi era quello?-

-Umh... Semplicemente qualcuno che conosco-

Quel giorno mi chiamò la sera stessa chiedendomi di uscire il giorno dopo, cosa che per me era quasi impossibile, dato che avevo un esame importante che si avvicinava e ero anche abbastanza indietro con il programma.

"Ma si" mi dissi "domani sarà il mio ultimo giorno di pausa, da martedì studierò giorno e notte".

Inutile dire che alla fine non riuscii a passare quell'importante esame, dato che non aprii più libro per tutta la settimana e che ora mi ritrovo ad aver lasciato l'università, dato che sono riuscito a trovare un impiego a tempo pieno e ben pagato nel bar del mio ragazzo.

Volete sapere come si chiama?

Beh... Il suo nome è Kellin.

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