ANCORA TU ❤️

23 1 1
                                    

Arrivata a casa mi sentì meglio solo dopo aver chiuso la porta ,per poi rendermi conto di cosa avevo fatto, ero scappata dal centro commerciale senza comprare niente, per la paura di rincontrare quel ragazzo dagli occhi nero corvino.
Ero paonazza,mi sentivo una stupida,ero scappata da un ragazzo veramente carino ,che si è dimostrato anche molto gentile, e che sicuro dopo avermi conosciuto sarebbe scappato a gambe levate .
Dopodiché  l'accaduto di questo pomeriggio non avevo tanta fame quindi non toccai praticamente cibo,mia madre ci era abituata, non sono mai stata una che mangiava molto sono sempre stata minuta fin da piccola.
Mi infilai il pigiama e andai a letto indossavo una canottiera blu con dei pantaloncini blu e bianchi,qui si muore di caldo in confronto alla mia vecchia casa...una lacrima mi rigò il viso e dopo qualche istante mi addormento.

LA MATTINA

La sveglia suona sono le 7 !!!! Alle 7:30 devo essere a scuola non è possibile,non posso fare tardi il primo giorno di scuola!!!!

Entro in bagno mi vesto meglio che posso con il tempo che scorre.
Indosso una maglietta senza maniche griglia ,dei jeans corti delle converse sempre grigie ,i capelli legati in una specie di cipolla mezza sfatta,truccata il minimo indispensabile.
esco di casa alla velocità della luce prendendo al volo un toast e un succo che avrei buttato poi arrivata a scuola.
Mi precipito al numero del mio armadietto per poi correre chissà dove prima di trovare l'aula giusta.chiudo l'armadietto per poi finire addosso a... UN MURO?
come c'è finito un muro qui?
Magari fosse stato un muro,era...ODDIO
era lui,il ragazzo del centro commerciale,non c'è nemmeno bisogno di specificare quanti ragazzi potrei incontrare con quegli occhi? E con quelle labbra...mi scossi da quel pensiero.

" hei ancora tu? Allora è destino"

lo disse con 37 denti che gli fuoriuscivano da quella bocca perfetta,non poteva essere così contento per me.
"Hei"

dissi io timidamente.osservai ogni suo minimo movimento,mi stava squadrando dalla testa ai piedi per poi mordersi il labbro soffermandosi sul mio volto. Chissà cosa stava pensando...

" senti...volevo sapere il tuo nome, se per te va bene"

"Sofia,"
Mi uscì un suono che non so nemmeno come chiamarlo,non credo fosse nemmeno un suono.

"Sofia,mi chiamo Sofia "ripetei io un po imbarazzata.

"Be io mi chiamo..."
DRIIIIIINNNNN!!!!!!

"Scusa,faccio tardi me lo dici dopo"

Un cuore che cantaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora