Lo scontro

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Nessuno dei due voleva arrendersi. Eravamo entrambi forti. Guardavo Viola con la coda dell'occhio: era inerme. Distesa sull'erba. Mio fratello me l'avrebbe pagata.
Mordevo e mi diffendevo sempre. Era una specie di ballo. Attacco, difesa, attacco. Sempre così.
Mio fratello si fermò: mi ringhiava sempre. I suoi occhi erano pieni di odio.

 I suoi occhi erano pieni di odio

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Non mi sarei intimorito. Non mi faceva paura. Poi ricominciammo. Darcia si stava stancando. Sapeva che avrebbe perso contro di me.
Il se uo ringhio era orrendo e disumano: il suo unico scopo era uccidere me e la mia compagna

 Il se uo ringhio era orrendo e disumano: il suo unico scopo era uccidere me e la mia compagna

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Poi mi morse una zampa. Caddi a terra. Rise della mia sfortuna. Si avvicinava a me con zanne scoperte e sorriso beffardo. Ringhiai. Cercai di alzarmi, ma con una zampa mi spinse a terra. Si preparò a darmi il colpo di grazia. Mi disse<< sei stato un rivale tenace. Te lo devo riconoscere. Ma ul combattimento finisce qui. Peccato che non mi vedrai uccidere la tua bella. Eravate belli insieme>>. Gli ringhiai contro. <<Addio fratello e stato bello averti >> e alzò il muso per prepararsi a darmi la morte. La guardai un ultima volta: bella come poche. Chiusi gli occhi e attesi la mia fine. Addio.

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