Seconda parte

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Escono insieme due giorni dopo, di venerdì, dato che il sabato non dovranno andare a scuola e potranno rimanere sul letto ad oziare. O a fare qualsiasi altra cosa, insomma. Harry rimane un'ora davanti allo specchio della sua camera, dopo aver sistemato i capelli, fino a che sua sorella non lo salva dalla sua indecisione. Gli lancia addosso un paio di jeans neri e la maglia dei Rolling Stones, poi gli dice di sbrigarsi ad usare il bagno e se ne torna nella sua stanza. Durante il tragitto fino a Sinyhills road il riccio chiama Niall, che gli urla nell'orecchio qualcosa come "sapevo che foste fatti l'uno per l'altro, Haz!". Il suo migliore amico sa sempre come aiutarlo a scaricare i nervi. Quando il 5A passa, dieci minuti dopo aver chiuso la telefonata con Niall, Harry mostra il suo biglietto mensile all'autista e si siede sul primo posto libero che trova, poi infila le cuffie nelle orecchie e poggia la testa sul sedile. Il bus impiega circa venti minuti per arrivare a North street, e quando Harry scende Louis è già lì ad aspettarlo, stretto nei suoi jeans blu scuro, la maglia bordeaux firmata Vans e un capello che apparteneva a lui, almeno fino al giorno in cui il liscio ha deciso di impossessarsene in modo illegittimo. Non gli dispiace troppo, comunque. Harry gli picchietta la spalla destra con la mano, e ride quando Louis sobbalza leggermente. Gli lascia un dolce bacio all'angolo della bocca, poi, e lo prende per mano comminciando a camminare.

-Potremmo andare da qualche parte e poi mangiare sul ponte, ti va?- comincia, la voce felice e l'espressione quasi esaltata.

-Certo che mi va- risponde Harry.-Avevo pensato di andare in quella libreria che ti piace tanto...-

-Waterstone's?-

-Sì, quella- dice, insicuro, prima che Harry gli stringa la mano più forte e cominci a saltellare come il bambino che a quanto pare è rimasto. Non è molto fiero dello squittio acuto e poco virile che esce dalla sua bocca, ma se ne dimentica non appena mette piede nella Libreria –con la lettera maiuscola, sì, perché è sicuro che non esista libreria più bella di questa. E' a quattro piani, dotata di un piccolo bar con tavolini e sedie al terzo, e divisa in reparti –romantico, giallo, fantasy, Harry Potter. Harry Potter. Il riccio sale immediatamente al secondo piano e, come l'inguaribile romantico che non smetterà mai di essere, si dirige verso gli scaffali dedicati ai romanzi rosa. Louis lo segue velocemente, ed Harry è felice di vedere che non sembra per niente annoiato, ma che, al contrario, la sua espressione è piuttosto felice. Ricorda che sua sorella, la prima volta in cui lo ha portato a Waterstone's, due o tre anni fa, gli ha detto "assicurati di trovare un ragazzo a cui piaccia accompagnarti a comprare un libro piuttosto che un pacco di preservativi, Haz". Harry ha sempre preso il suo insegnamento come una filosofia di vita, ed è contento che quel ragazzo a cui non importa dei preservativi –o almeno non per ora– sia proprio Louis.

-Ti piace questo libro?- gli chiede, occhieggiando al romanzo che Harry tiene in mano da più o meno cinque minuti. Il titolo è Dont't let me go, di J.H. Trumble, e sembra proprio una di quelle storie che fanno venire il diabete e che al riccio piacciono tanto.

-Sì, penso che lo comprerò.-

-Te lo compro io- afferma Louis, sicuro, per poi prendere un'altra copia del libro e dirigersi verso la cassa, dall'altra parte del piano. Harry sbarra gli occhi per la sorpresa, ma gli afferra il polso e lo blocca prima che possa tirar fuori i soldi.

-Andiamo Lou, hai già detto che pagherai la cena, non penso sia il caso che paghi anche questo- tenta, mentre il liscio fruga impassibile nel suo portafoglio, come se non l'avesse neanche sentito.

-Se non volessi farlo non lo farei Haz- spiega con un sorriso -Sta tranquillo, okay?-Harry sospira e lascia che Louis compri il romanzo, perché sa che con lui è una battaglia persa a prescindere. Inoltre, non può negare che questo gesto gli abbia fatto davvero piacere. Sa che penserà a lui, ogni volta che leggerà il suo nuovo libro. Dopo aver pagato, non senza che il riccio abbia fatto prima un salto nel settore dedicato ad Harry Potter –Louis ha alzato gli occhi al cielo ma il suo sguardo era pieno d'affetto–, ringraziano il commesso ed escono dalla libreria. Harry tiene la busta con il suo nuovo acquisto in una mano, e la mano di Louis nell'altra.

Take your time | Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora