Terza parte

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La cena è andata bene. Harry ha indossato la sua migliore camicia bianca –in realtà è l'unica senza strambe fantasie presente nel suo armadio– e Johannah è una donna simpatica e sempre gentile. E' anche molto brava a cucinare, a differenza di suo figlio, ed ha preparato uno squisito piatto italiano di cui il riccio non riesce a ricordare il nome. Phoebe ha insistito per acconciare i suoi capelli in dei ciuffetti, questa volta, e Daisy ha preferito usare l'ombretto al posto del rossetto. Louis dice che il blu gli sta bene e quindi non lo strucca come ha già fatto in precedenza, ma gli scioglie i capelli perché 'i tuoi ricci devono respirare, Harold, non li legare mai più'.

Verso le nove decidono di guardare un film. Louis vota per The Amazing Spiderman, Phoebe e Daisy per Cenerentola, Lottie e Fizzy per Titanic –Harry non vuole immaginare le discussioni che si scaturiscono quando non ci sono ospiti e i cinque possono urlare senza problemi. Ernest e Doris sono gli unici che non danno problemi, zitti e tranquilli nei loro passeggini, mentre guardano il fratellone spiegare che 'Cenerentola è poco educativo e Titanic è per i depressi'.

-Tu che dici, Harold?- lo interpelle alla fine.Harry sospira e Louis alza gli occhi al cielo, perché ha già capito.

-Vada per Titanic- concede quindi, lasciandosi andare contro lo schienale del divano con uno sbuffo sconsolato.

Il riccio ride, poi gli lascia un bacio dolce sulla guancia ispida di barba.

-Ruffiano- borbotta lui in risposta -Non li voglio i tuoi baci.-

-Ti sei proprio rimbambito, vero Boo bear?-

Louis lancia un'occhiataccia alla sorella mentre sistema la coperta sulle gambe di Harry. Il minore le fa un occhiolino, invece, perché Lottie gli sta particolarmente simpatica.

Quando Titanic finisce è quasi mezzanotte e Louis non lo ammetterebbe mai, ma i suoi occhi sono lucidi e Harry potrebbe giurare di averlo sentito tirare su con il naso nel momento in cui Rose lascia andare Jack nel mare.

Lascia che lo riaccompagni a casa, alla fine, e prima di uscire Johannah lo abbraccia e gli bacia dolcemente la fronte. Phoebe e Daisy gli si attaccano alle gambe con espressioni tristi, mentre Lottie e Fizzy si fanno ripromettere che tornerà presto. Per un secondo, Harry si sente parte della famiglia e quasi si emoziona, ma poi Louis lo trascina in macchina e smette di pensarci.

-Piaci da morire a tutte- sorride il liscio, mettendo in modo l'auto -Per un momento ho anche pensato che mia madre avrebbe proposto alla tua un baratto di figli.-

-Tua madre ti adora, idiota.-

-Non ne dubito, ma penso che ogni tanto non le dispiacerebbe se portassi a casa i tuoi stessi voti- fa, per poi scrollare le spalle e accostare la macchina a pochi metri da casa sua.

-Saresti perfettamente capace di farlo e lo sai.-

-Sta zitto e dammi un bacio, sapientone.-

Harry non fa in tempo a rispondere, perché Louis si sporge verso di lui e lo bacia di slancio. Il riccio sposta le mani sui suoi capelli e lascia libero accesso alla lingua dell'altro, morbida e calda come la prima volta. Il tocco di Louis è più esigente del solito mentre si sposta poco sopra il suo fondoschiena, e Harry vorrebbe solo dirgli di andare più giù. Preso dal momento, quindi, si dà una spinta con le gambe e si siede a cavalcioni sul suo bacino.

-Harry- sussurra Louis, il respiro accellerato mentre fa scorrere le mani sotto la sua camicia slacciata per metà. 

Il riccio fa scontrare le loro mezze-erezioni in movimenti circolari, inizialmente insicuro ma sempre meno con il passare dei minuti. Louis gli sfiora la patta dei pantaloni con la mano destra e Harry geme nella sua bocca, sopraffatto dall'intensità del momento.

Take your time | Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora