Tell me the rules...

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" 1, 2, 3, sto arrivando da te.                                                                                                                                                      4, 5, 6, anche al buio ti troverei.                                                                                                                                                  7, 8, 9, scoperto zone nuove?                                                                                                                                                 Ho finito di contare, e non puoi più scappare! " urlò Eva dal sottoscala del gigantesco salone di villa Heelshire, che aveva più che mai un'aria da fiaba oscura, dal momento che gli ultimi raggi delle sette di sera entravano gentilmente dalle finestre ad arco, filtrati dal mosaico di vetri colorati. Andavano a formare un caleidoscopio di arcobaleni vicino ai piedi nudi di Eva, che si guardò brevemente intorno, controllando che Anna non si fosse nascosta dietro uno dei divani color porpora, per poi dirigersi verso la scalinata.

" Ti avverto che se ti scovo entro tre minuti stasera toccherà a te cucinare! " disse a voce alta, sporgendosi col busto verso il piano superiore.

Papà era sceso in città per andare a comprare dei fusibili nuovi e altra roba di prima necessità, dopo aver fatto un sopralluogo della casa, trascinandosi dietro un Chris particolarmente seccato. Anna e lei erano rimaste in casa; Eveline si era scelta una bellissima camera da letto al primo piano - un letto a due piazze, tra l'altro...non vedeva l'ora di trascorrerci la sua prima notte - e aveva disfatto i bagagli, quando era arrivata Anna, pregandola di giocare con lei a nascondino.

Nascondino. Perché no? Ovviamente a lei sarebbe toccato contare, ma alla fine sarebbe stata proprio la scusa di cui aveva bisogno per mettersi ad esplorare quella fortezza, indi per cui aveva acconsentito quasi subito.

Ed eccola lì, ora, a mettersi in ginocchio per controllare che la sorellina non si fosse nascosta sotto il letto della sua nuova cameretta, il primo posto che Eva aveva deciso di controllare. Afferrò il pesante piumone rivestito di un viola fin troppo scuro per i suoi gusti, e lo sollevò. Come immaginava, Anna non si era nascosta lì. In effetti, con una casa del genere c'era solo l'imbarazzo della scelta, per quanto riguardava l'inventiva di trovare il nascondiglio perfetto. Fu proprio quel pensiero a mettere Eva sull'attenti: suo padre aveva detto che alcune parti della casa necessitavano di ristrutturazione, e se Anna fosse andata a ficcarsi dove non doveva?

" Anna? Guarda che non vale nascondersi all'esterno della casa, capito? " gridò, nella vana speranza che la bimba le rispondesse. Silenzio.

Sospirò, indispettita, mentre controllava anche le successive due stanze del corridoio, al primo piano. Ispezionò rapidamente anche la sua camera, senza successo.

Poi gettò un'occhiata verso l'alto, e si accorse di una botola chiusa che dava a quella che probabilmente era la soffitta. Per diversi secondi se ne restò immobile, a fissarla.

" E neanche in soffitta! " esclamò, con una nota di preoccupazione nella voce. Diamine, e se invece fosse andata davvero lassù?

Subito dopo scartò quella probabilità, dal momento che la botola era chiusa, era impossibile che l'avesse tirata su da sola, inoltre Eva non aveva sentito alcun cigolio. Peggio, non aveva sentito neanche il più lieve rumore, sin da quando era cominciato quel gioco.

Poi all'improvviso, come se qualcuno fosse entrato nella sua mente e avesse toccato i suoi pensieri, udì una risatina provenire dal piano di sotto. Eva si precipitò giù dalle scale, spalancando le porte della sala della musica.

The Boy 2 - Brahms' Lullaby -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora