5: Play Hide and Seek with him-part 2

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"L'ha presa."

"E piantala di ripeterlo! Non lo vedi che è assurdo?"

"E allora dov'è finita, vuoi spiegarmelo tu?!"

Eve stava urlando e i suoi occhi pizzicavano. Deglutì, portandosi le mani al viso e facendo respiri profondi. Cadere nel panico non sarebbe stato l'ideale, vista la situazione.

"Ma si sarà nascosta, che vuoi che ne sappia. Questo poi è proprio il suo genere di cose!" Chris fece spallucce, infilando le mani in tasca e facendo per rientrare in casa. Eve lo guardò, scandalizzata.

"Che vuoi?"

"Quanto puoi essere menefreghista, eh? Anna è tua sorella, tanto per sapere, te ne importa qualcosa?"

"Tanto quanto di te. Ti soddisfa la risposta?" rise lui, alzando gli occhi al cielo. Eveline gli corse incontro, sbarrandogli la strada.

"Ti ho detto che mi ha chiamato qualcuno, dal suo cellulare, ha detto che la riavremo solo se riusciamo a trovarlo!"

"No." ribatté Chris. "Hai detto che era la voce di un bambino."

Eveline esitò. Già. Era quella la cosa che non quadrava.

"Sei diventata stupida o cosa? Era lei!" obiettò Christopher, spingendola da parte per passare. "Ha scimmiottato la voce perché era certa che una cretina come te ci sarebbe cascata ed è corsa a nascondersi."

"Cerchiamola." fu la risposta di Eve, incurante del gemello. "Tutti e due. Ora! E se non la troviamo entro l'ora di cena, chiamerò la polizia."

"Ma tu sei impazzita..." sospirò Chris, passandosi una mano tra i capelli. Poi la interruppe, mentre Eveline stava per dire qualcos'altro. "Innanzitutto, non puoi chiamare la polizia, per che cosa poi? Per denunciare la sua scomparsa? Devono passare 24 ore, non le guardi le serie tv? E seconda cosa, non vorrai certo dare una delusione al tuo paparino adorato, no? Che penserebbe papà se la sua cocchina dimostrasse di non saper tenere la situazione sotto controllo, come invece si asp- AHI! Che cazzo fai?"

Il palmo di Eve bruciava per lo schiaffo. La ragazza ansimava come un cane e suo fratello la fissava con gli occhi fuori dalle orbite, incapace di credere quello che Eve aveva appena fatto.

"Non mi importa" sibilò lei, tremando. "più niente di lui. Non mi importa. Mi senti?!" sbraitò, quando Chris non le rispose. Lo prese per le spalle e lo scosse, ormai preda di un attacco di rabbia che per troppo tempo aveva cercato di seppellire da qualche parte, dentro di sé. "Non me ne frega niente di quell'infame! Dove pensi che sia, in questo momento? Eh? Ti sei bevuto davvero la storiella della conferenza? E' andato da lei." sputò tra i denti, dando le spalle a Chris. "E' andato da quella puttana con cui ha deciso di spezzare per sempre la nostra famiglia! Si vedono ancora, ho letto i suoi messaggi!"

Chris continuò a non dire nulla. Abbassò gli occhi a terra. Chissà a cosa stava pensando, si chiese Eve.

"E noi siamo ancora con lui?" disse il ragazzo pochi secondi dopo, più a se stesso che a lei.

"Non è dipeso da noi." sospirò Eve, asciugandosi una lacrima in fretta e furia. "Ma sai che ti dico? Al diavolo il giudice. Adesso cerco Anna. E quando la trovo, faccio le valigie torniamo da mamma e fanculo papà e questa maledetta casa!!!"

L'ultima frase si era trasformata in un urlo così potente da perdersi in una eco appena riecheggiante. Con il bosco alle sue spalle, la ragazza si lasciò cadere sull'erba, esausta, in procinto di piangere.

Ma prima che potesse iniziare a farlo, il cellulare riprese a vibrare.

Questa volta, Chris fu più veloce di lei; glielo strappò dalle mani e inserì il vivavoce.

The Boy 2 - Brahms' Lullaby -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora