Capitolo 1

41 11 2
                                    

CAST:
Harry Styles come Harry Styles
Tracy Donovan come Taylor Swift
Jess Donovan come Emma Watson
One direction

INIZIO CAPITOLO!

12 settembre del 2016

"Tracy! Si può sapere perché la mia maglia si trova nel tuo armadio?" Urlai, continuando a frugare tra la sua roba.
Ero stanca di tutto ciò, particolarmente quella mattina ero abbastanza nervosa, poiché era il mio primo giorno di università.
Quindi ci tenevo davvero ad arrivare puntuale, oltretutto dovevo incontrarmi con la mia migliore amica Lily ma fu già in ritardo di venti minuti.
Ne dubitai fortemente che si trovava ancora al bar ad aspettarmi, probabilmente già era entrata e mi imaginai la predica che mi avrebbe fatto in seguito, non appena avessi messo piede in quella struttura.

"Tracy Donovan,sali subito!" Urlai con tutto il fiato in gola.
Presi dei skinny jeans neri mettendoli sotto braccio e rinunciandoci mi voltai distrattamente per tornare in camera mia ma mi andai ad imbattere su una figura massiccia e seppi benissimo di chi si trattava.
Unico e indistinguibile era il suo profumo inebriante.
"Harry?" Pronunciai il suo nome con agitazione, mentre il cuore cominciò a battere all'impazzata.
Dovevo andarmene via presto da quella stanza, l'aria si fece soffocante ma i suoi occhi magnetici così belli e puri me lo impedirono.
Così mettendo su un gran falso sorriso, decisi di far finta di nulla e di non dare voce alle mie emozioni più profonde.
"Come stai piccola?" Mi chiese con estrema dolcezza.
Amavo quando mi chiamava così, nessuno mai lo aveva fatto e mai io lo avrei permesso, solo lui poteva.
In fondo ero la sua piccola, la sua piccola Jess.

La sua voce nel corso degli anni cambiò molto, aveva una sfumatura più rauca e profonda e tutto ciò era davvero così sensuale.
La sua corporatura era più muscolosa rispetto a prima, chiaro segno di tutto quel duro allenamento che si sottoponeva ogni singolo giorno.
I suoi ricci morbidi cadevano sulle spalle ampie dato la loro lunghezza ma a me piacevano molto, lo rendevano più affascinante agli occhi miei.
"Sto bene" mentì spudoratamente, interrompendo il flusso di pensieri su di lui "e tu?" Gli chiesi curiosa.
Mi rivolse uno sguardo intenso togliendomi totalmente il respiro e pian piano un sorriso sincero solcò tra le sue labbra color ciliegia.
"Sto bene, va tutto alla grande" mi riferì calorosamente.
Sorrisi e buttai via un sospiro di sollievo.
"Oggi sarà il tuo primo giorno di università, me lo ha riferito Tracy" mi disse, andandosi a sedere sul mio letto.
La mia mente continuava ad urlargli contro e implorarlo di andare via ma il mio cuore mi disse tutt'altro.
Così con un po di coraggio e riuscendo a fare la disinvolta, mi andai a sedere accanto a lui.
"Si è il mio primo giorno, sono così nervosa. Non conosco nessuno la ovviamente, poi cambierà tutto.
I compagni di classe, gli insegnanti e sinceramente mi chiedo se gli starò simpatica a qualcuno di loro. Magari riuscirò a fare amicizia anche" blaterai un paio di cose.
Improvvisamente avvicinò la mano verso la mia spalla scoperta dalla scollatura e spingendo su di essa, mi fece appoggiare la testa sul suo petto.
Un milione di brividi ricoprirono il mio corpo e ebbi paura in quell'istante, paura se riuscisse a sentire il mio battito cardiaco accelerato e magari si chiedesse il motivo di tutto ciò.
Non ero in grado di confessargli i sentimenti che provavo per lui, soprattutto dopo che li ho tenuti nascosti per ben sei anni.
"Stai calma piccola, andrà tutto bene vedrai e tu lo sai bene questo. Poi sei una ragazza stupenda, ovvio che starai simpatica a tutti" mi sussurrò caldamente.
Ne fu grata per ciò che disse nei miei confronti, perciò di conseguenza mi strinsi maggiormente a lui beandomi del suo profumo e del suo calore.

"È nervosa? Sta blaterando?" Ad interrompere questo momento magico fu Tracy, che ci osservava sorridente e ignara di tutto ma se sapesse tutto su di me, su quello che provavo per il suo ragazzo cosa sarebbe successo? Mi guarderebbe più con gli stessi occhi?
Queste furono le domande che mi tormentavano giorno e notte.
"Amore mio, finalmente!" Esclamò Harry.
Si staccò subito da me, andando incontro alla sua ragazza stringendola a se e baciandola con trasporto.
Sentì un rumore nel mio petto, come se si spezzò qualcosa.
Fu il mio cuore ma io ero esperta ormai in questo.
Nessuno mai mi aiutava, ero sempre stata sola mentre mi curavo le ferite e cercavo di risanare continuamente il mio cuore, senza successo però.

Ricacciai indietro le lacrime e abbandonai la stanza, tuttavia loro neanche mi avevano notata.
Erano rinchiusi in quella schifosa bolla d'amore e io ovviamente mai ne farò parte, almeno per Harry.
Mi andai a vestire nella mia camera perdendo un po di tempo e scesi giù in salotto, dove trovai mia sorella specchiarsi.
"Sei qui, andiamo dai o farai tardi" mi riferì, prendendo le chiavi della macchina da sopra il tavolino basso in vetro.
"Andiamo" la seguì silenziosamente e una cosa mi apparve strana.
Harry non c'era e non mi aveva nemmeno salutata, non lo aveva fatto mai una cosa del genere.
"Dov'è Harry?" Le chiesi esitante.
"Oh, è andato già via" mi rispose con una scrollata di spalle.
Mi rattristì internamente e non dissi più una parola, neanche durante il viaggio in macchina.
Mia sorella notò tutto ciò ma non disse nulla e a me andò bene così, non mi andava di parlarne.
Oltretutto non potevo dire la verità, avrei inventato altre bugie, come sempre del resto.
Bugie su bugie.

"Grazie per il passaggio Tracy, a dopo" la salutai, rivolgendogli un piccolo sorriso.
"A dopo Jess" mi salutò, prima di sfrecciare via lungo i margini della strada.
Presi un profondo respiro e mi inoltrai verso la maestosa struttura, sperai soltanto con tutta me stessa che qualcosa nella vita magari mi andasse bene.

Destiny H/SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora