Capitolo 2

40 8 2
                                    

Mi guardai in giro per adocchiare la mia amica Lily, oltretutto l'unica mia amica ma di lei nessuna traccia.
Mi rimase solo il bar dell'università da vedere.
Camminai evitando di imbattermi nei numerosi studenti impazziti ed ad un tratto una presa ferrea al braccio mi fece voltare all'istante.
"Si può sapere il motivo del tuo ritardo?" Irruppe una voce squillante che io oramai conoscevo fin troppo bene.
"Lily, finalmente ti ho trovata!" Urlai abbracciandola stretta a me.
La sua dolce risata riecheggiò nelle mie orecchie e seppi già che i suoi occhi erano chiusi e le sue labbra piegate in un dolce sorriso.
"Veramente ti ho trovata io" disse beffarda.
Annuì lievemente e la seguì tra la massa dei ragazzi.
"Hai visto quanti bei ragazzi Jess?" Mi chiese con aria sognante.
La spinsi con aria giocosa e scossi la testa, era sempre la solita.
Il suo carattere era qualcosa di incredibile e io la ammiravo talmente tanto, siamo due opposti e forse per questo la nostra amicizia divenne così forte nel tempo.
Ci completiamo a vicenda.

"Soprattutto uno mi piace in particolare" disse con aria distratta.
La guardai accigliandomi e mi appoggiai vicino al suo armadietto.
"Chi è?" Chiesi con interesse.
Chiuse l'armadietto con uno scatto facendomi sussultare sul posto e sbuffò irritata.
Si diresse nel corridoio, guardandosi ogni tanto alle spalle.
Con una falcata la raggiunsi e cercai di rimanere al suo passo scoordinato e veloce.
"Non conosco ancora il suo nome ma non so per quale strano motivo mi attira così tanto e Dio i suoi occhi Jess...sono qualcosa di straordinario." Rispose con un reale interesse.

Sinceramente questa fu la prima volta che la sentì parlare di un ragazzo in questo modo, quindi il suo interesse era davvero elevato.
"Tempo al tempo Lily. Vedrai che se dovesse succedere qualcosa succederà senza nemmeno che te lo aspetti" dissi rivolgendogli un caldo sorriso.
"Hai ragione Jess, andiamo su entriamo. Non voglio pensarci al momento." sospirò.

La seguì all'interno dell'aula e vidi che era già piena a zeppo di studenti.
Spalancai gli occhi sorpresa e mi andai a sedere vicino a lei verso le ultime file.
"Che materia abbiamo adesso?" Mi rivolsi a lei, poggiando la borsa sulle mie gambe scoperte.
"Fisica" rispose distrattamente.
Sbuffai socchiudendo gli occhi, e appoggiai il volto sul palmo della mia mano.
"Direi che ti piace, andiamo sono solamente tre ore!" Squittì divertita.
"Cosa? Tre ore?!" Urlai.
Diversi studenti si voltarono verso la mia direzione e io mi feci piccola piccola sul posto per l'imbarazzo.
Oh mio Dio...

****

"Grazie Lily, a domani" la salutai scendendo dalla sua confortevole macchina.
"A domani Jess, ti voglio bene!" Urlò prima di sfrecciare via lungo il margine della strada.
"Anche io" pensai.

Aprì la porta d'ingresso e mi addentrai nel salotto.
Strano, non c'era nessuno in casa.
Poggiai la borsa sul divano e andai in cucina, riempendo un bicchiere d'acqua che subito dopo bevvi velocemente per rinfrescare la gola secca.
Qualcuno si schiarì la gola per attirare la mia attenzione e il mio cuore perse due battiti o forse tre, non lo so dannazione ogni volta perdevo la cognizione del tempo in sua presenza.

"Sei tornata di già piccola Jess" disse calorosamente.
Piccola Jess..
Mi voltai lentamente verso lui cercando di regolarizzare il mio respiro e gli rivolsi un piccolo sorriso ma fallì miseramente risultando più una smorfia.
"Si, dov'è Tracy?" Chiesi spostando l'attenzione da me.
Prese posto su uno sgabello attorno alla penisola e mi invitò a fare ugualmente, cosa che feci risultando impacciata nei movimenti.
"Si sta facendo una doccia" rispose con un ghigno enorme.

Quel maledetto ghigno mi fece male, mi fece intendere tutto.
Guardandolo meglio, notai i suoi capelli scompigliati e i suoi vestiti stropicciati.
Chiusi gli occhi strizzandoli fortemente per disfarmi dell'immagine di loro due a letto insieme e inghiottì il groppo in gola.
"Stai bene?" Mi chiese preoccupato.
Spalancai gli occhi e annuì freneticamente, per un istante mi venne l'istinto di cacciarlo via da qui ma evitai racchiudendomi in me stessa come al solito.
Bevvi un altro bicchiere d'acqua e a passi veloci mi diressi fuori dalla cucina ma la sua voce mi bloccò.
"Jess, non mangi?" Mi chiese stranito.
Non mi voltai nemmeno per guardare il suo bel volto d'angelo ma che per me era un diavolo.
"Non ho fame" sussurrai.
Salì velocemente le scale e ricacciai indietro le lacrime.
Maledetto l'amore che provavo per lui, maledetto l'istante in cui entrò in casa mia e maledetto lui.
Nel corridoio incontrai mia sorella ma non avevo nessuna voglia di iniziare un dialogo con lei.

"Jess stai bene?" Mi chiese titubante.
Un soffice telo bianco avvolgeva la sua esile figura.
Per un momento mi chiesi come fosse stato se al posto suo lo avrei incontrato io per primo ad Harry.
Cacciai via i miei pensieri e misi su un falso sorriso.
"Sto bene" mentì spudoratamente.
Annuì lievemente sebbene non convinta e si avvicinò a me di qualche passo.
"Harry?" Domandò.
Distolsi velocemente lo sguardo dal suo intenso e sospirai.
"Giù in cucina, adesso devo andare a studiare" risposi distrattamente.
Senza aspettare una risposta da parte sua mi chiusi in camera mia e mi appoggiai sulla soglia della porta, pensando al gran casino che era la mia vita.
Come feci ad innamorarmi del ragazzo di mia sorella?
Questa domanda mi frullava continuamente nella mia testa ma non vi seppi mai rispondere.

Destiny H/SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora