prologue.

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Harry si alzò presto, come tutte le mattine, e appena finì di vestirsi corse a scuola a fare il suo solito 'rituale' mattutino, ovvero scrivere frasi sul diario di scuola di Louis.

Louis. Questo bellissimo nome di cui Harry ne era innamorato da sempre, senza mai sapere come dirglielo, quindi partì tutto da una cavolata detta dal suo migliore amico Niall.

«Harry dio mio! Se non riesci a dirgli cosa provi a voce...fallo scritto!» sbuffò il biondo ormai stufo di sentire sempre Harry che parlava di Louis.
Louis qua, Louis là, Louis così, Louis cosà, non ne poteva più!
«Scritto? In che senso?» lo guardò il riccio confuso.
«Ma che ne so io! Prova con...mmh...frasi romantiche sul suo diario? Lo lascia sempre a scuola.» sparò a caso il biondo.
A Harry si illuminarono gli occhi e schioccò un bacio sulla guancia di Niall.
«Dio mio Niall ti adoro!»

E così fu che Harry Styles cominciò a scrivere frasi romantiche a Louis, da ormai tre anni, e Niall ne era spettatore.
Harry e Louis erano in classe insieme e non si erano mai rivolti una parola, perché sapete, il più popolare della scuola non può stare con gli sfigati.
Louis stava da ormai un anno con il capitano della squadra di basket, Stan Lucas, e insieme al migliore amico Zayn Malik bullizzavano i più nerd.
Harry rientrava in quella categoria perché cocco di tutti i prof, anche se aveva un suo fascino: molte ragazze, anche le cheerleader dicevano che Harry fosse bellissimo, con i suoi ricci d'oro che ricadevano morbidi sulle sue spalle.

Appena arrivò a scuola, notò la sua crush sul muretto di scuola a fumare coi suoi amici, quindi Harry ne approfittò per scrivere sul diario di Louis.
Corse in classe e scrisse in fretta.

I'm a fool for you and the things you do.

Rimise tutto a posto e uscì in giardino raggiungendo i suoi due migliori amici Liam e Niall.
Liam era un tipo molto bello, faccia da cucciolo, sempre saggio e pronto a dare consigli a chiunque e aiutare ogni persona terrestre. Non era assolutamente il tipo da droghe, discoteca e alcool, anzi, era proprio contro a questo!
E vogliamo davvero parlare di Niall? Dategli del cibo, e lui può tranquillamente vivere in uno stanzino da solo a vita. Anche Niall era molto bello, biondo tinto, ma nessuna ragazza era interessato a lui, nemmeno a Liam. Li definivano brutti.

«Ciao ragazzi!» salutò il riccio con sorriso smagliante.
«Ehi HarrySonoPazzoDiLouisTomlinson, hai finito il tuo solito rituale?» salutò di rimando il biondo ridendo.
Harry alzò gli occhi al cielo ridendo, ormai abituato ai nomignoli che gli dava Niall.
«Ovvio Niall, se no non sarebbe qui, no?» rispose per lui Liam.
«Stavolta cosa gli hai scritto?» chiese poi il castano.
«Nulla che vi riguardi!» rise il riccio.
«Giusto, poco m'interessa. Saranno le solite frasi 'sei la mia vita amore mio ti amo tanto'.» lo prese liberamente in giro Niall ridendo.
Harry sbuffò mormorando un 'non è vero.'
«Quando credi ti farai avanti?» gli chiese Liam.
«Ovviamente mai.» rispose Harry.
«Mai?! Ma sei pazzo?!» urlarono all'uniscono i due amici.
«No, non sono pazzo.» scrollò le spalle il riccio.
«Ma se ogni giorno ci parli di piccoli Louis junior che girano nella vostra futura e grandissima casa alle Hawaii!» urlò Niall. Harry gli chiuse la bocca con la mano, intimandogli di tacere. «Zitto coglione! Vuoi che ti sentano tutti?!» lo sgridò.
Harry mollò la presa e si pulì la mano dalla saliva di Niall che gli aveva leccato la mano.
«Smettetela di litigare! Tra poco dobbiamo entrare.» li avvisò Liam.
Infatti poco tempo dopo suonò la campanella e tutti cominciarono ad entrare.
Harry aveva i libri in mano camminando accanto ai suoi amici, quando qualcuno si scontrò con lui 'accidentalmente', facendogli cadere tutto.
«Sfigato gay, guarda dove metti i piedi!» urlò una voce a lui molto conosciuta.
Tutti i suoi amici risero malefici, guardando Harry chinarsi a raccogliere i libri.
«Neanche chiedi scusa? Ma che maniere sono?» ghignò Zayn.
Liam lo guardò arrabbiato. «Non vi deve chiedere scusa lui, ma voi!»
«Noi?»
«Ah tanto inutile dirlo, da voi proprio non esiste chiedere scusa!» ringhiò Liam aiutando Harry.
«Zitti, sfigati gay, o giuro che tra due secondi vi incollo al muro!» urlò Louis.
Tutti gli alunni erano radunati in cerchio a guardare.
«Hai le palle di chiamare loro sfigati gay quando lo sei pure tu?» si infuriò Niall alzando la voce.
«Ti ho per caso detto che potevi parlare, stronzetto?» Louis si avvicinò vicino a Niall, che non si fece per nulla intimidire.
«Sì, stronzo senza un minimo di cervello dentro a quel cranio di merda.» ringhiò Niall.
Louis divenne rosso in faccia, e i suoi amici si raggrupparono proprio attorno a loro tre.
«Ripeti, scusa non ho sentito.» si avvicinò ancora Louis.
«Basta, a-andiamo in classe..» cercò di sdrammatizzare Harry.
«Ehi sfigato, nessuno ti ha interpellato.» lo indicò Zayn.
«Ho detto che sei uno stronzo senza cervello in quel cranio di merda.» ripeté Niall.
Proprio in quel momento successe il finimondo: Louis tirò un pugno in faccia a Niall, Liam e Harry si intromisero per aiutare l'amico, beccandosi anche loro pugni e calci dal resto del gruppo.
A salvarli fu il preside, che mandò in presidenza il gruppo.
Ma i tre ragazzi non fecero in tempo a vedere la scena che erano già svenuti.

Hey ragazze! Benvenute nella mia nuova storia Larry! L'idea lo presa dal libro, appunto, di idee di alessiazenob03 e anche i crediti per la copertina vanno tutti a lei! Spero vi piacerà! I prossimi capitoli saranno tutti corti. Prossimo aggiornamento: 27/05/2016

Diary » l.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora