Peter Pan

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Nel bel mezzo del giardino londinese, al centro di un lago, si trova l'isola degli uccelli, governata dal re Salomon, un corvo che accoglie le preghiere delle donne che desiderano fortemente diventare madri. Egli invia nelle loro case fringuelli e passerotti che con il passare del tempo si trasformeranno in bambini.
Gli uccellini, giunti nelle case, vivranno un periodo di transizione in cui non saranno ancora bambini e conserveranno ancora le caratteristiche della loro natura di uccelli. Sarà proprio nel momento in cui avranno coscienza della realtà che perderanno del tutto la capacità di volare.
Peter ha solo sette giorni di vita quando la madre inavvertitamente lascia la finestra aperta e lui spinto dal suo istinto vola giù dalla finestra e fa presto ritorno ai giardini di Kensington.
Tornato al cospetto di re Salomon apprenderà la condanna autoinflitta a restare in questa sorta di limbo, in questo essere-non-essere, né bambino né uccello.

Peter chiederà successivamente di poter tornare dalla madre, pentito di esser fuggito via, ma questa gli verrà tristemente negata quand'egli, tornando alla finestra della casa da cui era scappato, la troverà sbarrata e vedrà all'interno la madre stringere amorevolmente un altro bambino.
Inizierà a passare il suo tempo nei giardini con gli abitanti di essi, fate, animali ed altri bambini perduti, comincerà a suonare il flauto di Pan, da li nascerà il nome, ed acquisterà i tratti caratteristici a tutti noi.

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