Capitolo 4 Le incomprensioni sono così strane

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Penso di aver dato il peggio di me oggi, ne sono consapevole! Ho rivisto la puntata e mi sono vergognata, non penso mi sia mai capitato!
Anche papà poco fa quando mi ha chiamato me lo ha fatto notare, non era un rimprovero, ma sa bene che a volte sono troppo diretta e sbaglio.
Ho 25 anni, anch'io ero come lui, forse lo sono ancora adesso in realtà, ma nessuno si è mai permesso di giudicarmi.
Sono io che si autogiudica a volte, ma se lo facesse qualcun altro andrei un po' troppo fuori dai gangheri.
Mi siedo a tavola, non siamo molti a cena poiché c'è chi è partito per trascorrere il fine settimana a casa con la propria famiglia e chi non è ancora sceso, tipo Gabriele che vedo sbucare poco dopo!
-Ciao Gabo!- mi alzo dal tavolo per salutarlo mentre cerco di scorgere Lele dietro
-Cerchi qualcuno?- chiede lui attirando la mia attenzione
-L'amico tuo non c'è?- chiedo facendo l'indifferente
-Non ha fame- afferma alzando le spalle -E comunque questo tono agghiacciante non mi piace!- dice rimanendoci male
-Scusa Gabri, sono un po' così oggi, non ce l'ho con te-
Sorride e mi abbraccia, sembra il mio fratellino minore! Sempre bisognoso d'affetto ma sempre tanto dolce.
-Ragazzi stasera usciamo?- domanda Nick arrivando al tavolo con Chiara
-Andiamo in discoteca?-
-Si Elo, oppure in un pub- si affretta a precisare Luca
-Dobbiamo festeggiare ugualmente, vittoria o meno, alla prima vera puntata!- dice Jessica avvicinandosi
-Andiamo?- chiedo a Sergio e Gabri
-Andiamo!!- dicono schiacciandosi un cinque -Ma Lele?- domanda Sergio
-Lo avviso io!- dice Chiara
-Vabbo! 'namo no?- dico a Jessica

Un'oretta dopo ci ritroviamo giù, non tutti ma una buona parte dei restanti in hotel..attendo Chiara che viene in macchina con me e Jess ma arriva senza Lele
-Non gli va!- afferma sollevando le spalle mentre entra in macchina
Jessica alza un sopracciglio non capendo
-Cercavi Lele no?- mi chiede retorica mentre io alzo le spalle
-No, semplicemente non capisco perché debba isolarsi e restare in hotel! Ma saranno fattacci sua-
-A me non sembra un diciannovenne!- dice Jessica ad un tratto, la invito a continuare con uno sguardo -Nel senso, è maturo, ha le sue conoscenze in campo musicale, ha una bella testa se ci fate caso!-
Sbuffo -Jess, ma questi discorsi filosofoci su Lele te li prepari o sono proprio spontanei? Non è che ti piace e rompi da pomeriggio sul fatto che ha talento solo per questo?- chiedo aggrontando le sopracciglia
-Se non fossi così maledettamente sicura che ti da fastidio la sua sicurezza, potrei pensare che sei gelosa!- dice ridendo -E no, non mi piace! Un bel ragazzo ma non è il mio tipo...troppo contorto-

Mi sveglio con un botto assurdo! Uccido Gabriele, se è quello che penso lo lascio a terra!
-Gabri!- dico autoritario ancora assonnato
-È cascata- afferma rialzando la mia chitarra, mentre io lo fulmino osservando che gli rotto una corda
Dopo questo frastuono che si è protratto con Gabriele che ha sbattuto contro il letto, che ha praticamente rotto la porta perché la delicatezza nel chiuderla non è fra le sue doti migliori, mi alzo e me ne scendo giù nella hall, dove il silenzio regna sovrano..se non fosse per un rumore incessante di un accendino che proviene dall'esterno.
Mi avvicino solo per constatare che non sono visionario e ascolto per sbaglio quella che sembra essere una conversazione privata
-Vabene André, ti voglio bene e me ne vuoi anche tu, mo tagliamola e basta! Non ci troviamo più, non mi pensi e io non penso a te, non mi va di tenere in piedi qualcosa che non esiste...si....perfetto....notte!-
Faccio per allontanarmi ma mi vede
-Ma gli affaracci tua no?- chiede quella specie di fragola-prezzemolo
-Senti, sono sveglio perché l'amico tuo ha praticamente smantellato mezza stanza, avrei voglia di dormire ma non mi è stato possibile, vorrei suonare ma devo comprare la corda che Gabriele ha accidentalmente rotto, vorrei andare a casa ma non mi va di deludere chi ha fatto dei sacrifici per farmi arrivare qua! Quindi fidati che sei l'ultimo dei miei pensieri!- dico furibondo tirando fuori una buona parte di ciò che mi ero tenuto per un po' di giorni
-Scusa- sussurra quasi
-Scuse accettate, buonanotte!- dico freddo salendomene sopra

Ho deciso di lasciare il mio ragazzo, non va per me, non ci troviamo più, e ancora una volta mi ritrovo Lele in mezzo alle scatole! Pensavo origliasse, ma a quanto pare l'ho giudicato male ancora una volta.
Lo vedo frustrato, solo, e con una gran matta voglia di piangere! Ma i suoi occhi non erano lucidi, né tristi, né altro. Traspariva indifferenza, rabbia e fragilità. Mi sono sentita in colpa, ma dopo le mie scuse se n'è andato...Non è come gli altri, è educato ma non si lascia condizionare. Sembra ferito. E il suo atteggiamento mi fa capire che forse non lo è casualmente, forse ho sbagliato a parlare a sproposito! Ma è un libro chiuso, non sono mica una vegente che può capire cosa prova!!

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