Capitolo 2

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Gilda Sabertooth, anno X793

- Lucy -

Quella voce.... Non è possibile!

Girai la testa molto lentamente per vedere chi è anche se credo di saperlo.

Quando incrociai il suo sguardo persi un battito, lo vedo diverso di corporatura se non fosse per i suoi capelli non lo avrei riconosciuto.

Smisi di stringere i colli dei draghi gemelli che intanto era svenuti e lì buttai a terra.

Stavo per iniziare a parlare ma Natsu mi anticipò.

- Happy chiama la gilda!! Di che abbiamo trovato Lucy e che la stiamo portando a casa!! - Disse lui con entusiasmo anche se.... C'era qualcosa di stano nel suo tono.

Non mi resi conto che intanto Happy era volato via.

Quando mi ripresi dai miei pensieri fissai Natsu e lui fece lo stesso.

Anche se fin'ora non ha fatto altro.

Ci fu un gran silenzio, nessuno di noi due voleva parlare, ci furono solo sguardi.

Mi sta dando un po' fastidio questa situazione così decisi di rompere il ghiaccio e di parlare.

- Ciao Natsu! È da tempo che non ci si vede -

Non ricevetti nessuna risposta da lui, allora decisi di continuare.

- Hai raggiunto il tuo obbiettivo? -

Ancora nessuna risposta.

Perché non risponde? Perché se ne sta zitto li a fissarmi?

Mi sta facendo arrabbiare.

- Che c'è? Che hai da guardare cosi tanto da non parlare? -

- Lucy.... - lo senti sussurrare.

- Finalmente ti sei deciso a parlare, era ora! -

- Lucy.... - un altro sussurro.

Ok adesso basta! Prima non parlava e adesso e adesso ripeteva solo il mio nome !?

Se continua cosi mi farà diventare matta.

- Sai solo dire il mio vecchio nome Natsu? -

Lo vidi sgranare gli occhi.

- I-Il tuo vecchio.... Nome? -

Meno male a smesso di ripetere la stessa cosa.

- Si Natsu, il mio nome non è più Lucy! - gli sorrisi cattiva.

- Non è vero!! - ringhio lui.

- Invece è la verità Natsu, il mio nome adesso è Lucid l'imperatrice!! -

- No..tu..non.. - lo vidi abbassare lo sguardo e stringere i pugni.

Cercai di trattenermi a non ridargli in faccia.

È troppo divertente.

Vederlo cosi affranto e sofferente mi fa venire i brividi di piacere.

Però questi brividi durarono poco perché mi resi conto che lui intanto si stava avvicinando a me.

Non voglio che si avvicini, cosi lanciai i draghi gemelli addosso a lui.

Lui non prevedendo la mia mossa, non riuscì a schivarli e venne atterrato dai due corpi.

Non Posso Vedere Un Futuro Senza TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora