7 Mesi dopo

14 1 0
                                    

Dopo sette mesi di scuola stavo una merda é successo di tutto e di più, la più grave e che mia madre mi ha testualmente detto

Madre"dove vanno a finire tutti i soldi che ti do?, perché rubi i soldi in casa?, spiegamelo! non sarà che ti droghi Vero?"

che nervoso, cosa poteva capire lei? Niente!,
per questo gli urlavo sempre contro

"Mamma non rompere quei soldi mi servono!"

Ma lei ovviamente smise di darmeli e quindi ogni giorno "lui" mi picchiava di brutto, la tortura proseguiva anche dopo la scuola, i pugni iniziarono ad arrivare in faccia e con la mia fortuna mi ha frantumato gli occhiali in faccia, e le scheggia di vetro sono finita nel mio occhio,proprio fantastico non desideravo alto e per ciliegina su questa torta, "LUI" mi ha mollato li sanguinante,da solo, e se le data a gambe, come un fifone, ho dovuto chiamato i soccorsi, per poi sottoporsi ad un intervento,la morale "lui" e un coniglio e potrò almeno vedere ancora, ma per due mesi devo tenere una benda e tutti mi prendono in giro chiamandomi piratello, per lo stress ho iniziato anche a fumare ,i voti però non sono mai calati anzi o il massimo in tutte le materie, sopratutto in disegno(faccio l'artistico infatti), a una cosa positiva c'è, sono riuscito a scoprire il nome del ragazzo,quello bello più del sole, si chiama Kevin, è un super palestrato (vedessi i suoi muscoli e non parliamo del suo viso perfetto)ha un innata bravura nello sporto .Ho iniziato a parlare con lui su ask, gli ho fatto solo tre domande :
1-nome
2-cognome
3-nome Instagram

Dopo lo contattato li e ci siamo parlati per molto, lui non sembra un ragazzo superficiale,dai suoi discorsi mi fa capire che a scuola si uniforma alla massa, che non riesce a capire quello che esce fuori dai loro tre principi:

*tutti devono essere omogeneo
*tutti devono essere bello
*tutti devono essere in forma

Principi di merda, una persona e bella perché é diversa, una copia uguale non la vuole nessuno sei solo una copia verrai scartata Prima o poi,comunque nella nostra scuola nell'ultimo mese vogliono fare un ballo, il tema é "800" dovevamo trovare vestiti eleganti,simili all'Ottocento e vorrei invitare Kevin a venire con me,ma il problema é che non è gay e che non sa chi sono, l'unica cosa di cui è a conoscenza é che frequentiamo lo stesso liceo, se scoprisse chi sono di sicuro mi umiglierebbe e questo non lo posso sopportare e sopratutto se qualcuno scoprisse che sono gay potrei morire, speriamo che arriva in fretta la fine della scuola, sono così stanco che non voglio fare più nulla, ho voglia di andare su istagram per parlare con Kevin così entro e gli scrivo
M"hey.."

K"hey"

M"come va? "

K"sono un po' nervoso ma sto bene"

M"per i tornei scolastici sei nervoso?"

K"già domani é il primo,scusa devo andare ci si sente più tardi ok? "

M"ma certo a dopo "

Che palle é occupato ma qualcosa mi distoglie dai miei pensieri, qualcuno bussa alla porta,Mia Madre

M"amore scendi che é pronto"

"NoN scendo!"

M"perché ?"

"HO detto non scendo"

M"OK se poi ti venisse fame ti lascio qualcosa in frigo"

La sento scendere le scale e io esco fuori per accendermi quella fonte di morte che riusciva a darmi sollievo, ultimamente tutto era cambiato,mia madre nei miei confronti era diversa e mio padre,per lui sono sempre stato una delusione,lui vorrebbe che abbandonassí la scuola per entrare in esercito, qualsiasi cosa faccio non va mai bene , per lui sono un rifiuto della società e se mai scoprisse che sono gey non mi considererebbe nemmeno suo figlio, ultimamente questo mi da fastidio sopratutto quando gli senti dire che quelli come me sono solo finocchi , brutto sentirselo dire da una persona che dovrebbe essere tuo padre,ultimamente nella azienda dove lui fa l'impiegato hanno iniziato i licenziamenti e forse lui sarà uno dei tanti licenziati, ha iniziato a bere molto , e mi ha tirato un pugno proprio ieri per questo non voglio vederlo,mi fa schifo in quelle condizioni ,quando lo guardo provo solo disgusto, non dovevo più pensarci, faccio un tiro e mi siedo sulla finestra aperta che si affacciava sull'asfalto di un vicolo, se cado da qui ci rimanerei secco, non mi importava molto di cadere, ma più di buttarmi due volte ho pensato di farlo e se ci penso aro lo farei ,questa poca considerazione della mia vita mi fa paura , fuori e tutto buio solo una piccola luce un po soffocata dalle tenebre si notava all'entrata, il puntino rosso della mia sigaretta viaggiava nel vuoto,tutto era calmo, buttai il mozzicone della sigaretta, rientrai in camera e mi sdraia sul letto prendendo subito sonno, un rumore insolito mi sveglia, era la mia porta che si era aperta e mio padre era li in piedi a fissarmi, finsi di dormire ma lo vidi avanzare barcollando e chiudersi la porta alle spalle,mi decido e alzo la testa, quasi in un bisbiglio gli chiedo

"Che ci fai qui papà?"

P"Ti insegneró qualcosa che in esercito é fondamentale...ugh..."

"Ma papà e mezzanotte cosa mi dovresti insegnare?domani ho scuola non posso stare sveglio fino a tardi"

Mi strofinati gli occhi e lo senti ridere,avevo davvero sonno e lui era davvero ubriaco,cosa cazzo voleva? Mi scappò uno sbadiglio,ma non appoggiai la mano alla bocca tanto non cera nessuno a rimproverarmi, all'improvviso Mio padre afferra il Mio mento e mi mette la Sua lingua in bocca o dio CHE SCHIFO!

Non Pensare...ViviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora