Capitolo 1

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Vederlo andare via, prendere le sue cose e uscire da quella porta per Claudia era un dolore maggiore rispetto a quello della malattia. Le ritornarono in mente i momenti passati con lui, domandandosi se sarebbero stati gli ultimi ricordi della sua "patetica esistenza", come diceva sempre lei. Le lacrime non uscivano, anche se avesse voluto non sarebbe riuscita a piangere, lei era morta. Morta dentro. I sentimenti non esistevano più , tutto girava e lei non capiva perché, perché era stata così stupida, perché si era imbattuta in questa storia più grande di lei. Sapeva che era sbagliato eppure...
Oh giusto meglio partire dal principio....

19/01/2016
Era un gran giorno, il giorno che Claudia giurò di ricordare per tutta la vita.
C'era l'incontro del suo più grande idolo: Simone Paciello.
Lei ovviamente non poteva andarci. Era in ospedale, quando aveva 15
(Due anni prima)  le avevano diagnosticato un tumore ai polmoni, "che fortuna" pensó Claudia, così per buttarla sull' ironia, ma ben presto scoprì che non c'era niente di ironico.
La sua migliore amica Margherita le aveva promesso di fare un collegamento Skype durante l'incontro, ma non funzionò per tutto il tempo, c'erano sempre problemi di connessione tanto che fu la stessa Claudia a lasciar perdere salutando l'amica dicendole "goditelo almeno tu, anche per me". Nel frattempo lei decise di mangiare quella disgustosa minestra dell'ospedale altrimenti l'infermiera Grimilde le avrebbe somministrato altre schifosissime pillole per "tenersi in forze".
Arrivò la mezz'ora delle visite. Nella stanza di Claudia non entrava mai nessuno, se non Grimilde per dirle che i suoi genitori la salutavano ma non erano riusciti a venire. Inizialmente pensava "ma scherziamo? Mi salutano perché non possono venire? Non li ho mica invitati a cena ho una cazzo di malattia potrei morire" ma dopo un po'ci fece l'abitudine, i suoi genitori non erano interessati a lei erano sempre impegnati con il lavoro e a lei andava bene così.
Ma quel giorno entrò qualcuno: suo padre che entro tutto sorridente ma fu subito fermato dalla figlia. "Perché sorridi? Non sei venuto per due settimane, né tu né la mamma" "sono sorridente proprio perché ora ti vedo e perché ho una cosa bella da farti vedere" "no papà se è un altro video sul criceto che avete comprato grazie mille ma passo" il padre scoppio in una rumorosa risata "eddai Mr. sfliz fa morir dal ridere" "mister cosa? Gli avete dato persino un nome?" Risero entrambi, era vero il padre e la madre non venivano quasi mai, ma quando venivano Claudia era sempre sorridente, per quanto ci riuscisse, in quelle condizioni.
"Comunque no, niente di tutto questo" " allora cos'è?" "Guarda"
Claudia si sistemò meglio sedendosi sul lettino e il padre le porse il cellulare.
"Schiaccia play" e così fece.
"Ciao Claudietta sei la più forte che ci sta -rise- ti voglio bene" disse mandandole un bacio.
"Ma ma questo è.... È....." "È Simone" finì il padre.
"E mi ha appena salutata" "si, e ti ha anche mandato un bacio" sorrise il padre
"E mi ha chiamato "Claudietta" " disse Claudia lanciando un piccolo urlo tra le lacrime e abbracciando il padre. "grazie grazie grazie".
In quel momento Grimilde entrò, sempre per rovinare i momenti più belli e disse al padre di Claudia che doveva andare e che la mezz'ora di visita era finita.
Salutò la figlia "ci vediamo nell'ora di visita di oggi pomeriggio" le disse.
"Ok".
Il padre uscì dalla porta seguito da Grimilde "Grimilde Grimilde aspetta guarda"
Claudia fece vedere il video a Grimilde dal telefono che il padre le aveva lasciato. Gioirono insieme. Grimilde sapeva bene quanto Simone fosse importante per Claudia. Era l'unico che le strappava sempre un sorriso.
Nel periodo in cui era in ospedale Claudia non faceva altro che parlarne o vedere i suoi video con lei. Era praticamente la sua migliore amica.
"Accipicchia se è carino sto Simone" disse Grimilde. "Lo so hai visto, è troppo fregno"
"hey attenzione al linguaggio signorina" disse ridendo "okay, scusi capo" rispose.
"Ora riposati e dammi questo aggeggio" disse riferendosi al cellulare "ma come?" "Sai che non posso fartelo tenere"
"dai fa un'eccezione, solo per stavolta" disse facendo il labbruccio.
"E va bene, ma non farlo vedere a nessuno altrimenti mi licenziano"
"grazie mille" "però vai al letto lo stesso, oggi pomeriggio si fanno anche i prelievi"
"cosa? Ancora?" "Si. Caso chiuso, dormi ora" "okay"
Ovviamente Claudia non dormì affatto, rivide milioni e milioni di volte quel video. Pianse, rise, il suo era un miscuglio di sentimenti che non riusciva a controllare.
L'ultima cosa che vide prima di addormentarsi fu il volto di Simone.

Il pomeriggio come Grimilde aveva detto ci furono i prelievi, Claudia non sapeva bene perché facessero tutti quei prelievi almeno due volte a settimana, era una cosa che per lei non aveva senso ma, come ogni cosa, la faceva lo stesso. Come detto anche il padre venne nel pomeriggio e chiese di rimanere un po' di più con la figlia la quale aveva intenzione di fargli vedere tutti i video di Simone. "Buona fortuna, quando si tratta di Simone non capisce più nulla" disse Grimilde a Marco (il padre di Claudia)
"Oh lo so bene". I due passarono l'intera ora a guardare video di Simone..
"Papà" fece ad un certo punto Claudia "dimmi" "mi piacerebbe incontrarlo, un giorno"
"Lo incontrerai" rispose subito il padre.
"davvero?" Chiese con gli occhi lucidi Claudia, tirando su col naso.
"Te lo giuro sulla cosa più cara che ho al mondo TU LO INCONTRERAI"

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