Capitolo 4 ~Dream~

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E così, non si sa come, si erano ritrovati abbracciati a guardare la tv.
Simone si era addormentato sulla pancia di Claudia, la quale nel frattempo provava dolore allo stomaco perché Simone si era appoggiato proprio dove c'erano i fili per i macchinari collegati al corpo.
Tutto sommato per Claudia quel dolore era sopportabile, lei stava bene finalmente.
Lei lo fissò per un po' accarezzandogli i capelli, sorridendo notando che aveva la bocca leggermente socchiusa che formava un sorriso.
Dalla bocca di Simone uscirono dei piccoli lamenti.
"Buongiorno" disse Claudia ridendo
"Che ore sono?" Chiese Simone
"Le 21:00"
"Cosa?!" Simone scattò in piedi
"Che succede?" Chiese Claudia essendo confusa
"Si è fatto tardi, devo i..io devo... devo andare" disse Simone raccogliendo le sue cose
"Ma.."
"Senti. Ci vediamo domani" disse Simone con un pizzico di cattiveria
"Ok ciao" lo salutò Claudia senza ricevere risposta

Dopo un po' entrò Grimilde.

"Allora? Come è andata?" chiese
"Se ne è andato all'improvviso"
"Forse avrà avuto qualche appuntamento"
"Già" disse Claudia guardando il vuoto
"Ora ti porto la cena" disse Grimilde alzandosi
Claudia aveva talmente tanta fame che divorò quella disgustosa minestra.
"Avevi proprio fame eh?"
"Direi di si Grimilde"
"Sicura che fosse per la fame? Mangi così solo quando sei in ansia, che succede? Ti conosco bene, a me puoi dirlo"
"No ho niente tranquilla"
Grimilde continuò a fissare Claudia con fare interrogatorio, tanto che a Claudia uscì un urletto di frustrazione
"È che, non sono gelosa ma.. ecco"
"È per Simone?"
"Beh... si"
"Guarda che non è sicuro che sia andato ad un appuntamento con qualcuna"
"Oh andiamo ha 19 anni, se non esce per andare ad un appuntamento allora dove va?"
"Vuoi che lo pedini?" Disse Grimilde
"Oh no ci mancherebbe" disse Claudia ridendo con le lacrime agli occhi.
"Non ci pensare più e rilassati, io vado"
"Grimilde... grazie" disse Claudia che come risposta ottenne un sorriso materno

"Hey come sta la mia bimba?"
"Mamma?"
"Proprio io" disse Margaret abbracciando la figlia.
"Come va con quel Simone?"
"È l'unica cosa che mi chiedi dopo così tanto tempo?"
"Ti prego voglio sapere" disse la madre
"Beh... bene, almeno fino a ieri"
Claudia raccontò alla madre tutto ciò che aveva fatto con Simone e cosa era successo il giorno prima.
"Non preoccuparti, lui ti vorrà comunque bene sempre"
"Questo non lo metto in dubbio, ma quello che mi fa stare male è che se ne sia andato senza darmi spiegazioni, ora non dico che deve dirmi persino quando respira, però almeno dirmi ciao"
"Tesoro vedrai che.."
In quel momento entrarono Marco e Simone nella stanza.

"Ciao" disse Simone guardando Claudia negli occhi
"Cara, hanno bisogno di parlare" disse Marco a Margaret
"No, rimanete" disse Claudia
"Claudia" disse Simone con sguardo supplichevole
"Veniamo subito" assicurò Margaret
"Devi dirmi ancora un bel po' di cose" continuò Margaret

"Claudia" iniziò Simone
"Senti stavo parlando con mia madre, perché sei venuto?"
"Claudia non fare la bambina"
"Io bambina? Ma da che pulpito"
"Senti mi dispiace ok?" Disse Simone abbassando il tono di voce
"Cosa ti dispiace?"
"Di averti lasciato così senza nemmeno salutarti"
"Hai sentito quello che dicevo a mia madre?"
"Può darsi" disse Simone sorridendo
"Non mi piace che mi spii"
"Non ti spio" disse Simone con voce stridula e portando le braccia al petto
"Guarda chi si comporta da bambino ora" disse Claudia mettendosi nella stessa posizione di Simone.
Simone scoppiò a ridere
"Okay okay hai ragione, senti credo che tu debba avere delle spiegazioni"
"No guarda non ci tengo, non voglio sapere con quale bionda ossigenata tu sia uscito, perché le ragazze facili la maggior parte delle volte sono bionde con quarta di seno e minigonne, tacchi a spillo e cose del genere, e io che credevo che tu fossi diverso"
"Ehy frena" disse Simone
"Sei gelosa?" Chiese Simone con sorriso compiaciuto
"Io, gelosa? Di te? MAI"

"Allora non ti dispiacerà sapere che con quella bionda ossigenata di cui parlavi ci sono andato a letto" disse Simone avvicinandosi a Claudia

"Perché mi dici questo?"
"Per farti dire che sei gelosa"
"Ancora? Io non sarò mai gelosa di te e di quella troia biondina che ti sei fatto ok? E non guardarmi così il fatto che io sia malata non significa che debba essere una santarellina che non dice parolacce, cosa c'è? Le ragazze malate di cancro non sono abbastanza attraenti come quelle biondine tutto seno e niente cervello giusto?!"

"Claudia calma, respira hai l'affanno"

Claudia non riusciva a respirare più bene, tutto le girava. La camera era diventata ancora più grigia e opaca.
I suoi occhi erano diventati lucidi.
"Chiama Grimilde" disse Claudia ansimando portandosi la mano al petto. Grimilde entrò dopo poco,
Poi più niente...

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