Capitolo 3 ~Shooting star~

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<Non andare, resta qui solo per due minuti o per i prossimi>

Claudia continuava a rigirarsi nel lettino ma non riusciva a prendere sonno.
Pensava alla giornata passata credendo stupidamente che se si fosse addormentata avrebbe scoperto che tutto quello che aveva vissuto fosse stato un sogno o frutto della sua fantasia.
Lei che per tanto tempo aveva seguito Simone ora lo aveva incontrato, ci aveva parlato constatando anche che da vicino fosse ancora più bello, per non parlare poi della sua mascella pensava Claudia.
Con lei era stato disponibilissimo e gentile le aveva chiesto di diventare per lei il suo unico motivo di gioia capendo la sua situazione anche non vivendola.
Visto che non riusciva a prendere sonno Claudia decise di andare davanti alla finestra e contemplare il cielo.
Si sedette sul pavimento portando le ginocchia al petto e iniziò a pensare.
Lo faceva sempre anche prima di andare all'ospedale con sua madre.
Quella notte pensò principalmente a sua madre.
Non la vedeva da tempo e le mancava. Poi pensò subito dopo a Simone e il modo in cui il suo sorriso e il suo profumo la facessero stare bene.
Ad un tratto dalla finestra vide una stella cadente. Strinse forte gli occhi e le braccia al petto e espresse un desiderio. Dopodiché sentì dei passi provenire dal corridoio e così si alzò di scatto e si rimise nel lettino.
Era Grimilde che era venuta per vedere se dormiva.
Quando Claudia riaprì gli occhi davanti a sé vide una sagoma.
"L'essere" davanti a lei era evidentemente alto, capelli scuri e occhi piccoli e un'evidente mascella quadrata.
"Principessa buongiorno" rise Simone
"Buongiorno" rispose Claudia stropicciando l'occhio destro
"Hai sognato qualcosa di bello?"
"Te" avrebbe voluto rispondere Claudia ma le sembrava un po' troppo fuori luogo e imbarazzante.
"No non ho sognato nulla" fu però la sua risposta.
"Hai fatto qualcosa di interessante ieri?"
"Ieri ho visto una stella cadente"
"Hai espresso un desiderio?" Chiese Simone sedendosi sul lettino di fianco a lei.
"Si"
"Ah e che desiderio hai espresso?"
"Non te lo dirò mai" disse Claudia con un sorriso furbo.
"Ma dai" disse Simone ridendo "voglio sapere" insistette
"Un giorno magari"
"Sei malvagia... Beh che vuoi fare?"
"In realtà ho fame" rispose Claudia toccandosi la pancia.
"Speravo lo dicessi, ora chiamo Grimilde"
Mentre stava per girarsi Claudia balzò e gli afferrò il braccio
"No no ti prego mi darà la minestrina schifosa anche per colazione" strinse il braccio di Simone e quel contatto le creò dei piccoli brividi incontrollati e così lasciò la presa.
"Non credo, Grimilde!!"
Mentre Claudia strangolava Simone con gli occhi, Grimilde entrò nella stanza portando un vassoio pieno zeppo di cibo ottimo, dal cappuccino ai cornetti al succo.
"Buon appetito, vi lascio soli così mangiate tranquilli" disse Grimilde notando che Claudia fissava Simone ''con gli occhi dell'amore"
"Ah e Claudia la mia minestra è buonissima" disse con un finto sguardo severo e aria di sufficienza prima di uscire.
"Buon appetito" disse Simone ridendo guardando la faccia di Claudia stupefatta davanti al cibo.
"No vabbe io ti amo" disse Claudia ma quando realizzò diventò rossa e addentò un cornetto per non farglielo notare.
"Cioè volevo dire..."
"Non preoccuparti ho capito, comunque ti amo anche io"
Claudia era nel panico, la sua faccia era seria, non sembrava scherzasse, non sapeva che fare e così gli sorrise semplicemente.
Simone dopo lunghi attimi di silenzio iniziò a ridere
"Che hai da ridere?" Chiese Claudia
"Hai i baffi di latte"
"Oddio dove?"
"Qui aspetta" disse Simone avvicinandosi.
Claudia prese il tovagliolo
"Faccio da sola" disse sorridendo.
Poi guardò Simone e si accorse che nel suo sguardo c'era un certo senso di delusione? Poteva essere possibile? Claudia fece finta di nulla e continuò a mangiare

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